Il calcio e’ anche politica? Razzismo al contrario?
- Maurizio Stabile
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Tiene banco in queste ore, la questione Afro-Napoli Femminile, club satellite, affiliato al maschile del Presidente Gargiulo che milita nel campionato di Eccellenza maschile. La calciatrice Titty Astarita, peraltro capitano dell’Afro-Napoli calcio a 11, che avrebbe dovuto disputare il campionato di Eccellenza, è stata obbligata, insieme alle altre compagne di squadra tesserate, a non giocare più a calcio, in quanto candidata al Consiglio di Marano, nella lista civica di centro-destra, alleata con Salvini.
Le ragazze hanno pagato le spese per affrontare il campionato (trasferte, kit), le stesse, a cui viene perentoriamente negato il diritto ed il piacere di giocare al calcio, sport per eccellenza che dovrebbe unire. Concetta Astarita ha 20 anni, è iscritta alla facoltà di Scienze Politiche, tesserata, almeno fino ad oggi, per l’Afro-Napoli, società che non nasconde i suoi orientamenti di sinistra, legata al centro sociale napoletano Insurgentia.
Una nota della società napoletana che tuona:
“L’Afro Napoli United non è una squadra come le altre: nasce come un progetto di inclusione ed integrazione. Che compatibilità può esistere, fra l’Italia dell’amministrazione leghista di Lodi che nega la mensa scolastica ai figli degli immigrati più poveri e l’Afro-Napoli?
Ci addolora la perseveranza nel rifiutare un passo indietro da noi richiesto, soprattutto perchè dopo un anno di partecipazione alle vicende dell’Afro-Napoli, in un ruolo chiave di rappresentanza, le dovrebbe essere stato chiaro che quella candidatura, la poneva automaticamente fuori dal perimetro delle idee-guida che sono alla base del nostro sodalizio. Noi saremo sempre intolleranti nei confronti degli intolleranti, senza un solo passo indietro nei confronti di chi sta provando a scaraventare di nuovo questo paese nell’incubo che credevamo aver consegnato alla storia e all’oblio del tempo nel secolo scorso.”
Di seguito, le dichiarazioni della ragazza, che replica al Presidente dell’Afro:
“Quando mi hanno detto che avrei dovuto scegliere, sono rimasta senza parole. Mi sono candidata con una lista civica, non sposo le politiche di Salvini e non mi farei un selfie con lui. Avrei capito se mi avessero chiesto di restituire la fascia da capitano ma, non condivido assolutamente, l’obbligo di ritirare la mia candidatura alla lista civica, per potere restare nel club. A noi interessa solo giocare e non vogliamo che questa vicenda, venga strumentalizzata per fini politici. Non sono razzista, la squadra è con me.”
Anche il vicepremier Matteo Salvini twittando, dichiara: “Gli unici razzisti sono i buonisti di sinistra. Tenete la politica fuori dallo sport.”
Maurizio Stabile