Una vicenda sessista e tracotante
- Walter Pettinati
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Durante il Consiglio Comunale del 27 giugno l’Amministrazione Comunale consegnava una pergamena alla USD Saviglianese FBC 1919 Femminile per “l’impegno profuso a favore della promozione dello sport e per l’importante traguardo raggiunto con la promozione al campionato regionale di serie C”. Da quel giorno sono trascorsi soli tre mesi e la Civica Amministrazione preclude, dopo due stagioni calcistiche, alle ragazze l’allenamento del venerdì sera nell’Antistadio per concedere, bontà sua, l’allenamento ad una squadra maschile del paese.
Motivo di questa assurda decisione? la Prima Squadra Femminile è nata nella stagione calcistica 2016-2017 e quindi ha una anzianità inferiore rispetto alla squadra (non società) che ha chiesto ed ottenuto di allenarsi al venerdì sera nell’Antistadio.
Nel “Regolamento dell’utilizzo impianti” si parla esclusivamente di “Società con maggiore anzianità” e non di squadra e non fa assolutamente alcun distinguo, nella stessa Società, tra una squadra piuttosto che un altra!
E’ chiaro che per l'Amministrazione Comunale la Prima Squadra Femminile non ha gli stessi diritti della squadra Maschile!
A Savigliano, la società che annovera con orgoglio la squadra maschile e quella femminile, gridano indignati ad un interpretazione del Regolamento sessista e tracotante: non si può escludere la nostra squadra femminile per far posto ad una squadra maschile che appartiene ad una società molto più giovane della nostra.
La cosa che lascia di più l’amaro in bocca è questa malsana ipocrisia che ruota intorno al calcio femminile.
In questo paese, dove finalmente si fanno leggi per la parità dei diritti dei sessi, dove le coppie arcobaleno possono finalmente sposarsi liberamente, dove la maggior parte del popolo è per la non discriminazione a qualsiasi livello, le donne, innamorate di questo sport che non può essere solo maschile, sono penalizzate da una sottocultura vecchia e fastidiosa se non addirittura da meri giochi di potere.
Noi di calciodonne.it ci appelliamo all'amministrazione comunale affinché venga ripristinata l'organizzazione degli allenamenti in base al regolamento, senza discriminazioni di genere e di alcun genere.
Walter Pettinati