Rissa con calci, schiaffi e spintoni ? No, grazie!
- Lorenzo Testai
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I fatti riportati nel Comunicato Ufficiale N° 90 del 15/05/2018 sono rari nel calcio femminile e per questo che non ci possiamo passar di sopra. Non pubblico le decisioni del Giudice Sportivo perchè fanno notizia (come qualcuno pensa) ma perchè sono fatti vergognosi per tutto il movimento che vanno esposti alla berlina, combattuti, contestati e debellati sul nascere.
La cosa che più mi rincresce è che nessuna delle 4 società interessate abbia fatto un comunicato ufficiale con tanto di scuse a tutto il movimento e sanzioni prese avverso queste calciatrici.
Forse, si tenta di nascondere o forse?... e si cerca pure di farsi delle ragioni che non esistono e che non vanno in alcun modo giustificate ma (auto) condannate.
Meno gravi i fatti del big match retrocessione tra Bari e Sassuolo, dove due ragazze, Quazzico e Tarenzi, al 70' sono state espulse per "aver colpito con uno schiaffo al volto una calciatrice avversaria". Pensate se la gara, del campionato di serie A, fosse stata trasmessa in diretta Rai?
Inverosimili invece i fatti di Trani (campionato serie B), dove, sembra, che una calciatrice della Virtus Partenope abbia "sputato" in viso ad una ragazza della squadra locale (così mi viene riportato). Un gesto che ha dato luogo ad una rissa, tra alcune calciatrici, con calci, schiaffi e spintoni e ha rovinato la festa a mister Mannatrizio che a fine gara ha chiesto al capitano delle tranesi Irene Spallucci di diventare sua sposa.
In tutto questo che ci rimette sono sempre le società (mi dice un dirigente) che si vedono (giustamente) affibbiare multe salate con perdita di immagine e che si vedono in un secondo, infrangere una vita di ottimo lavoro e sacrifici insieme alla loro buona intenzione di sviluppare il calcio femminile nelle loro città.
Queste società però possono sempre ricorrere ad un buon Avvocato per sanzionare le malecalciatrici del caso e allontanarle di fatto dalla loro società e non solo con provvedimenti interni alla società.
Non è altresì vero che non si può far nulla: la Novese, per un caso molto ben diverso si è mossa ricorrendo ad un legale. Sto aspettando con ansia la decisione della Giustizia Federale, alla quale è sempre possibile ricorrere da entrambe le parti. Fatti diversi che nulla hanno a vedere con il sopra citato CU 90 ma che sono di esempio per far capire alle ragazze che il tempo dove tutto le era permesso sta per scadere.
Non possiamo e non dobbiamo portare questi fatti in un campionato nazionale FIGC.
Ci sono i regolamenti ai quali bisogna far fede e ci sono i comportamenti civili e del buon senso che non bisogna mai dimenticare e che le società devono insegnare.
A tal riguardo vi segnalo un fatto accaduto nel calcio FIGC dove un'atleta è stato condannato civilmente e penalmente per aver commesso un FALLO NON DI GIOCO.
Il calcio è un gioco dove si compete lealmente, dove bisogna essere bravi a vincere e a perdere. Dove alla fine dei 90' ci si stringe la mano e si festeggia il terzo tempo.
Questo è il calcio femminile che io amo. E voi?
Lorenzo Testai
Per leggere Il comunicato Ufficiale n° 90: clicca qui