Ravenna-Juventus, cori sessisti in tribuna? condannare i singoli e non le società
- Walter Pettinati
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Non si può condannare una società per i comportamenti delle singole persone anche se associate ad una fede calcistica. Questi fatti non appartengono allo sport femminile e vanno estirpati sul nascere altrimenti tutte le società cadranno in mano ai delinquenti sotto sembianze di tifosi così come accade in molte realtà nel calcio maschile.
Questa è la mia posizione nei confronti del fattaccio accaduto durante la gara Ravenna - Juventus vinta dalle bianconere per 5 a 0 dove, per quanto riportato dal comunicato Ufficiale 47 a seguito del referto arbitrale e degli assistenti, dalle tribuna di fede bianconera per tutto il secondo tempo "venivano proferite gravi frasi ingiuriose nonché dal contenuto di grave discriminazione sessuale e religiosa nei confronti delle calciatrici locali in particolare del portiere e del capitano Tucceri della Società San Zaccaria."
considerato - continua la decisione del Giudice Sportivo - che in base alla relazione suddetta emergono comportamenti rilevanti per dimensioni e percezione reale (circa 15 tifosi su un totale di trenta che occupavano la tribuna di provenienza delle frasi) a norma dell'art.11 n. 3 CGS ai fini della punibilità degli stessi; considerato che sussistono le condizioni per la concessione del beneficio di cui all'art.16 n. 2 bis CGS - PQM -delibera di sanzionare la società Juventus SPA con l'obbligo di disputare una gara con il settore denominato tribuna (unico settore dove sono collocati tifosi nelle gare giocate in casa) privo di spettatori, disponendo che l'esecuzione di tale sanzione sia sospesa per un periodo di 1 (uno) anno con l'avvertenza che, se durante tale periodo sarà commessa analoga violazione, la
sospensione sarà revocata e la sanzione sarà aggiunta a quella inflitta per la nuova violenza.
Se il Dipartimento calcio femminile e le società non si opporranno a questo Regolamento e non si opporranno tutte unite avverso la decisione del Giudice Sportivo anche il calcio femminile finirà in mano ai teppisti come è successo nel calcio maschile.
I "quindici" hanno commesso un palese reato e per tale devono essere giudicati e condannati dalle leggi civili e penali.
Non siate comprensivi e diplomatici, c'è in ballo il futuro di uno sport pulito. Non rovinatelo!
Walter Pettinati