Il calcio femminile, dalla Gran Bretagna di fine 800 alla conquista del mondo negli anni Duemila
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Nell’immaginario collettivo il Sessantotto è considerato l’anno delle rivoluzioni. Nel costume come in politica, nella musica come nello sport.
E proprio nel 1968 nasceva in Italia la Federazione Italiana Calcio Femminile e veniva disputato il primo campionato nazionale, con lo scudetto tricolore che sarebbe finito sulle casacche dell’Associazione Calcio Femminile Genova, vittoriosa nella finale disputata a Pisa sull’Associazione Sportiva Dilettantistica Roma Calcio Femminile.
Ma quelli di mezzo secolo fa non erano i primi calci che le donne davano al pallone.
Il primo club di calcio femminile in Italia possiamo farlo risalire agli anni Trenta e collocarlo nella città di Milano. Tuttavia già sul finire dell’Ottocento, in Inghilterra, la patria del football per antonomasia, c’è traccia di squadre di calcio composte unicamente da donne.
Anzi, una delle storie più belle legate al movimento si svolge proprio oltre La Manica, il giorno di Natale del 1917. Fu allora che un team formato dalle operaie della Dick, Kerr & Co. di Preston sfidò le lavoratrici della Arundel Courthard Foundry. A parte il risultato, le cronache raccontano di un 4-0 in favore delle ragazze di casa, a emergere e colpire dai racconti dell’epoca sono, difatti, gli oltre 10.000 spettatori che gremirono gli spalti dello stadio Deepdale, la casa del Preston North End, uno dei club fondatori della Football League.
Il Dick, Kerr Ladies Football Club avrebbe poi proseguito la propria attività stabilendo una serie di record da far impallidire i grandi club del calcio maschile europeo e mondiale: più di 50.000 spettatori in occasione di un’altra amichevole messa in scena negli anni Venti; prima squadra femminile a disputare un incontro internazionale (contro una selezione francese) e a svolgere una tournée in America (dove ben figurò anche contro formazioni maschili).
Unica nota di colore… la presenza di un cappellino nella tenuta da gioco ufficiale. Cosa che al giorno d’oggi, fra calciatori ricoperti di tatuaggi o con capelli dalle improbabili colorazioni, passerebbe certamente inosservata sui rettangoli verdi.
Il Dick, Kerr Ladies Football Club avrebbe proseguito la sua attività fino alla metà degli anni Sessanta dello scorso secolo, per interromperla definitivamente nel 1965, dopo una storia lunga 828 match e un incredibile score fatto di 758 vittorie, 46 pareggi e solo 24 sconfitte.
Dagli anni Settanta anche la UEFA ha riconosciuto il calcio femminile.
Mentre la FIFA organizza dal 1991, con cadenza quadriennale, il campionato del mondo.
E in Italia? Già scritto del primo scudetto, la Federazione Italia Giuoco Calcio Femminile fa parte della FIGC dal 1986.
A breve, nell’ultimo weekend del mese di settembre, scatterà il campionato di Serie A 2017/2018. Dodici squadre si sfideranno fino a maggio del 2018 per conquistare lo scudetto e succedere nell’albo d’oro alla Fiorentina Women’s Football Club.
Stando ai pronostici sono diversi i team favoriti per la vittoria finale.
Perché proprio a differenza di quello maschile, fin dai suoi primi passi il calcio femminile ha manifestato un maggiore grado di alternanza ai vertici. A riprova di tutto ciò elenchiamo un solo dato: nei 44 campionati con la formula del girone unico sono 113 le squadre che hanno militato nella Serie A femminile e nelle ultime 6 stagioni contiamo 4 squadre trionfatrici differenti; negli 86 campionati con la formula del girone unico sono 66 le squadre che hanno militato nella Serie A maschile, con una sola compagine che dai 6 anni domani incontrastata.
E i dati, in ambito maschile, avrebbero potuti essere ancora meno vari se negli ultimi anni non si fossero affacciate al massimo campionato squadre come Benevento, Carpi, Crotone, Frosinone e Sassuolo.
Insomma, c’è molta attesa per un torneo e un movimento che stanno crescendo per numeri e qualità.
E di tutto ciò potrà giovarsene anche la selezione nazionale. Perché fra due anni la competizione iridata si svolgerà vicino a casa nostra, di là dalle Alpi, in Francia.
Le detentrici del trofeo sono le giocatrici degli Stati Uniti d’America, che l’hanno conquistato in tre edizioni, facendo meglio delle tedesche, due titoli vinti, delle norvegesi, uno, e delle giapponesi, uno.
L’Italia ha preso parte alla competizione iridata in due edizioni: nel 1991, quando fu disputata in Cina, e nel 1999, quando fu giocata negli States. Il piazzamento migliore è rappresentato dal quarto di finale raggiunto in occasione della manifestazione d’esordio, quando le azzurre furono sconfitte per 2-3 (ai tempi supplementari) da quella Norvegia che avrebbe chinato la testa solo in finale contro gli USA.
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