DROGA e ALCOL spengono la VITA!
- Mario Merati
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Una normale serata fra amici, una bella cena in un ristorante e poi via, verso casa. Quante volte noi, i nostri figli, abbiamo fatto la stessa cosa e siamo tornati alle nostre case contenti di aver passato una serata serena, coricandosi…, facendo progetti per il giorno dopo. Questi sono gli stessi pensieri che, forse, saranno passati l’altra sera nella mente di Marina mentre era seduta in auto accanto alla sua amica Antonella che stava alla guida.
Ma come spesso accade, due destini si sono tragicamente uniti in quella strada, in quel preciso momento! Uno schianto ha messo fine alla vita di Marina, un incidente come può capitare a chiunque di noi, ma pare che il tasso alcolemico del giovane guidatore di 22 anni fosse oltre i limiti consentiti.
ALCOL E DROGA sono purtroppo spesso la causa di incidenti mortali e molti giovani a volte non ne sono consapevoli nonostante i tantissimi PROCLAMI che sentiamo alle radio e alla Tv o leggiamo su INTERNET.
Questa volta lo schianto fatale ci ha tolto Marina, una giovane calciatrice di 20 anni, attaccante dell’Asd Real Torino. Come dicono le sue compagne Marina era una ragazza amante dello sport, in campo era sempre una della giocatrici più tenaci e anche fra le attaccanti più forti, una vera promessa del calcio giovanile torinese. Quando succedono queste tragedie a tutti noi prende una GRANDE RABBIA, sempre ci si domanda perché un giovane o una giovane ricorra a questi “aiuti” come l’alcol e, ancor peggio, la droga per risolvere i problemi personali che la vita riserva ad ognuno di noi. Questo vale ancor di più quando queste “brutte abitudini” coinvolgono il mondo sportivo, gli atleti e le atlete di qualsiasi sport si tratti.
Ieri ci ha lasciato un’atleta che amava la vita e che come sua personale “droga” aveva la corsa su un campo verde, aveva la fatica dell’allenamento, aveva il PALLONE da calciare in porta e il sorriso per un GOAL segnato!
Ripeto, fa tanta rabbia pensare che una VITA svanisce per qualche bicchiere di troppo di ALCOL o per qualche pastiglia di quella “porcata” che si chiama ecstasy, come è successo qualche settimana fa ad una giovane di 15 anni!
Da genitore, mi metto nei panni dei genitori di Marina, ma anche di tutti gli altri genitori di giovani UCCISI, da persone, molti sono giovani purtroppo, che NON conoscono i loro LIMITI MENTALI E FISICI e si mettono alla guida di un’auto magari alle 3 di notte dopo una nottata in discoteca già rintronati dalla musica e dal sonno! Ciao Marina, un abbraccio ai genitori e uno a tutte le sue compagne di squadra; noi di Calciodonne ci uniamo al vostro dolore con la speranza che quanto ho scritto sia di MONITO a chi questa sera passerà una bella serata in un ristorante o in discoteca tra i sorrisi e la gioia di chi sta vivendo uno dei periodi più belli della VITA.
Divertitevi, ballate…ma prima scegliete uno di voi che “non si avvicini quella sera” ad un bicchiere, mettetelo alla guida e vedrete che vi porterà tranquillamente a casa tra il sollievo vostro e dei vostri genitori.
Mario Merati