Zazzaroni su Panico..., niente di nuovo ... fa parte della nostra arretratezza
- Walter Pettinati
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Quando si parla di Patrizia Panico, la mente vola, senza esitazione, ai suoi oltre 500 gol, ai tocchi deliziosi e ai tanti trofei vinti ma anche al quel suo modo di fare fuori dal campo, che non me l'ha resa mai tanto simpatica. Come atleta però è indiscutibile, ha giocato da protagonista fino ai 40 anni, con grande serietà professionale (latente nelle nuove leve) che l'hanno portata ai risultati ottenuti. Non bastano le qualità per diventare grandi calciatrici come è stata lei.
Conclusa la sua carriera calcistica, la FIGC, per i suoi meriti sportivi, le ha voluto dare un riconoscimento inusuale, inserendola nella Nazionale Under 16 maschile come seconda di mister Zoratto. Una posizione di prestigio per mettersi alla prova come allenatore e sviluppare, strada facendo, le sue doti di tecnico. Una scelta sorprendente perchè di solito le ex calciatrici sono partite tutte dalla nazionale femminile, come per esempio la più grande Rita Guarino o prima di lei Carolina Morace.
C'è da chiedersi il motivo per cui le sia stato assegnato una posizione nel calcio maschile senza aver mai allenato nessuna squadra.
Scelta della FIGC o richiesta sua? In qualsiasi caso, non ho gradito che abbia accettato la categoria maschile e snobbato la categoria femminile che l'ha portata alla fama sportiva.
Le grandi occasioni della vita.
Come spesso accade nel calcio, sono le occasioni che fanno grandi le persone: mister Zorato è impegnato con la Under 19 e la guida della Under 16 passa a Panico in prima persona. una bella occasione, un invito al gol che la ns. ex bomber dovrà concretizzare. E qui arrivano gli inviti in TV con i soliti titoli "la prima donna CT ad allenare la Nazionale maschile U-16.." e "bla bla bla". Patrizia viene invitata alla Domenica Sportiva dove il giornalista Zazzaroni se ne esce con una sua dichiarazione che mi lascia allibito. Senza riportare le testuali parole, Zazzaroni dichiara la sua contrarietà alla scelta di una donna alla guida di una nazionale maschile perchè la sua esperienza, acquisita nel calcio femminile, non è appropriata al calcio dei maschietti, che non sanno più cosa significhi vincere qualcosa di importante. Zazzaroni cade proprio sul banale. O forse bisognadargli il merito di aver rappresentatato una grande parte degli Italiani? ... nel dare la sua opinione per cultura acquisita. Ma non tirar fuori la scusante ridicola del paragone calcio femminile vs calcio maschile.
Arrigo Sacchi e Maurizio Sarri tanto per citarne due, non sembra che abbiamo avuto un passato da calciatori eppure sono stati e sono due grandi tecnici, altri grandi calciatori hanno fallito clamorosamente come allenatori.
Per fare i tecnici, bisogna avere qualcosa dentro di speciale, di naturale e innaturale, di creativo. Un mix di passione, talento, carisma e personalità, umanità e professionalità, tutte doti che, al momento, non sappiamo se appartenere a Patrizia Panico, la quale, a mio avviso, ha scelto o forse evitato la strada più complicata per mettersi alla prova come allenatore. Vedremo. Ma non giudichiamo in anteprima le donne solo per una questione di genere.
Per me Patrizia Panico fallirà per il suo carattere non perchè donna. Carolina Morace ha fallito come tecnico, non come donna. Cabrini fallirà come tecnico non come uomo o ex calciatore.
Mi rincresce però che un noto giornalista sportivo come Zazzaroni, sensibile al calcio femminile (presentò il Golden Girls Awards all'Old Fashion di Milano) categorizzi le donne con tanta superficialità.
Walter Pettinati
Zazzaroni presenta il Golden Girls Awards 2008 - Discoteca Old Fashion http://www.goldengirls.it/