Il presidente Tavecchio rilancia sul calcio femminile e annuncia sostegno e sviluppo. Nessuna indiscrezione sulle minacce di sciopero dell'AIC.
Nell'incontro dell'Esecutivo FIGC di ieri, il presidente della FIGC, ha ribadito  l'importanza del neo partorito "Comitato esecutivo" che ha l'autorità di intervenire, deliberare e sviluppare le strategie per lo sviluppo del movimento femminile e annuncia l'arrivo di un rappresentante della LND (spero Rosella Sensi) che dovrà trattare direttamente con le società.

Si torna a parlare del famoso tesoretto che da anni è a disposizione del movimento, mai utilizzato per la mancanza di sintonia tra le parti che dovrebbero avere a cuore le sorti del femminile.
500.000 €/anno, dichiarati da Tavecchio, per iniziare a sviluppare il calcio femminile non sono molti ma se venissero impiegati (ho qualche dubbio) si potrebbe rendere il movimento più interessante e appetibile per nuovi investitori.
A tal proposito Tavecchio ha intenzione di coinvolgere la famosa Infront Sports & Media, gia partner FIGC, per la ricerca di sponsor per il calcio femminile.

Considerato che i finanziamenti UEFA vanno alle Nazionali, si potrebbero sfruttare i fondi della FIFA, ma di questo argomento ritornerò nei prossimi giorni.

Finalmente si è capito che le strategie della LND non fanno ne gioco ne gol! Tavecchio conclude dicendo: "Si è anche stabilito che dovrà essere rivista tutta la parte strategica della Lega dilettanti relativa ai territori: è inutile che lasciamo personaggi ormai obsoleti nella promozione del calcio femminile, vogliamo gente giovane, laureate, gente che faccia sport e vada a promuovere l’apparentamento con le società professionistiche“.

L'importante, aggiungo io, che si passi in fretta alla realizzazione di nuovi progetti accattivamenti, concreti e nell'interesse di tutti e soprattutto si pensi a tenere lontano quelle persone che vogliono solo trarre un interesse personale e politico/sportivo.

Non mi risulta che Tavecchio abbia preso in considerazione le richieste, fuori luogo, dell'AIC con la minaccia di blccare il campionato di serie A.
Se cosi fosse ma non sono sicuro, Tommasi e Serra, dovranno dimostrare di essere sindacalisti di parola attuando lo sciopero e il blocco dell'attività. In attesa di risposte e chiarimenti, dubito che siano in grado di concretizzare le loro minacce, vedremo cosa saranno capaci di fare almeno per tutelare la loro credibilità.

Walter Pettinati