ALTRO CHE ... "CARI COLLEGHI PRESIDENTI"
- Walter Pettinati
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Si scalda l'aria di questo luglio soleggiato e insieme gli animi che ruotano intorno alla gestione del nostro movimento.
Come annunciato nel precedente articolo, martedì 30 giugno si è svolto a Roma l'incontro ufficiale tra la delegazione dei 40 presidenti che hanno sfiduciato LND-DCF con la dott.ssa Rosella Sensi, delegata per l'occasione a rappresentare il presidente Tavecchio.
Ritorno sull'argomento per spiegare che l'unica ragione che ha portato, finalmente, all'incontro di martedì è stata la richiesta da parte della maggioranza delle società che il 18 marzo hanno depositato in FIGC la sfiducia alla LND e al Dipartimento e chiesto un incontro con il presidente federale.
E' sottointeso che con questa richiesta i presidenti firmatari hanno disconosciuto il presidente della Lega Belloli, allora in carica, la LND-DCF con la coordinatrice e il suo consiglio.
Ma ricostruiamo i passi che hanno portato allo sviluppo di quando sta accadendo..
- Nonostante il deposito in FIGC e l'invio della richiesta ad alcuni componenti del consiglio di Dipartimento, le richieste vengono ignorate e disconosciute;
- la SS Lazio, società che ha depositato tutte le richieste, chiede più volte al presidente Tavecchio di ricevere una delegazione formata dai presidenti firmatari: la richiesta viene accettata ma la data dell'incontro viene più volte spostata per impegni dello stesso presidente federale;
- finalmente la volontà della maggioranza dei presidenti riceve soddisfazione con l'incontro del 30 giugno.
Nel frattempo si viene a conoscenza dell'esistenza, ignota a tutte le società, di un progetto denominato "Settore calcio femminile", stilato dall'AIC / AIAC con l'approvazione della Coordinatrice e del consiglio di Dipartimento e presentato al presidente Tavecchio per l'approvazione entro e non oltre il 30 giugno.
L'AIC, attraverso un'intervista rilasciata da Katia Serra, annuncia che in mancanza di approvazione del progetto sarà organizzato uno sciopero e/o addirittura il blocco dei campionati.
Società che vengono aggiornate dell'esistenza del progetto solo nell'incontro informare di Milano organizzato dalla coordinatrice Signorile e dalla consigliera Pessotto, solo dopo che il sottoscritto aveva svelato l'arcano e le società avevano ricevuto il progetto via mail.
Leggendo con attenzione il progetto emerge che:
- si tratta di un ottimo progetto di sviluppo che dovrebbe affiancare il DCF;
- i presidenti di calcio femminile hanno un solo potere di voto;
- le componenti tecniche (AIC-AIAC) hanno due rappresentanti...
(II Consiglio Direttivo è composto dal Presidente del Settore, da un rappresentante indicato da ciascuna Lega, da due rappresentanti indicati da ciascuna Componente Tecnica, da un rappresentante indicato dall’AIA, da un rappresentante designato dal Settore Tecnico, da un rappresentante designato dal Settore per l’attività Giovanile e Scolastica, da un rappresentante indicato dalla Divisione Calcio a 5 dal Coordinatore
–referente e dai componenti del Consiglio del Dipartimento Calcio Femminile della L.N.D.)
Pertanto, è chiaro che le componenti tecniche hanno più diritto di voto delle società.
Mi sorprendo e vi chiedo.. come la coordinatrice del Dipartimento:
- possa aver approvato questo progetto;
- non abbia informato del progetto i suoi colleghi presidenti;
- non abbia chiesto l'opinione dei suoi colleghi presidenti prima di approvarlo e presentarlo al presidente Tavecchio.
Nell'incontro informale tenutosi sabato a Milano, la Coordinatrice Signorile ha spiegato il contenuto del progetto e l'impossibilità di apportare più dignità per i presidenti, unici veri protagonisti dell'attività del calcio al femminile.
Ha anche motivato la mancanza d'informazione sul progetto dicendo che le varie modifiche non avevano permesso di inviarlo neppure come bozza.
Sta di fatto che ha approvato un progetto fondamentale per il futuro del movimento senza neanche informare i suoi colleghi.
Nella stessa riunione la Signorile ha trovato spazio per ironizzare alle spalle del sottoscritto e non solo ....., commentanto l'ultimo articolo, dicendo che per fortuna non avevo attaccato lei ma questa volta "ce l'avevo" con Katia Serra. Io non ce l'ho con nessuno, scrivo le mie opinioni alla lettura di tutti. In passato ho condiviso totalmente i pensieri di Katia Serra (AIC), al momento sono in pieno disaccordo e ne scrivo i motivi.
Non posso dire altrettanto della coordinatrice Signorile che non ha trovato in me nessun motivo di approvazione al suo lavoro, per questa ragione l'ho chiamata e le ho spiegato le mie motivazioni con una lunga telefonata. Quindi, invece di fare l'ironica quando l'interessato non può rispondere, cerchi di fare seriamente l'interesse delle società. Ma ritorniamo all'argomento protagonista...
La valutazione per l'approvazione del Progetto era programmato per martedì 30 giugno ma è stato rimandato a data da precisare per indisponibilità dell'Avvocato della FIGC.
Sempre Martedì 30 giugno viene concesso, in extremis, l'incontro con la delegazione dei presidenti che in primis motivano la loro sfiducia alla LND-DCF (sopra citata) e colgono l'occasione per avanzare la richiesta di assegnare più poteri ai Club nel progetto, oltre ad altre proposte specificate nel precedente articolo.
Nel pomeriggio dello stesso giorno le richieste consegnate alla delegata Rosella Sensi vengono consegnate nelle mani del presidente Tavecchio che le allega al progetto per la valutazione ed eventualmente, speriamo, la loro integrazione nel contenuto del "Settore calcio femminile".
Intanto l'AIC, non avedo ricevuto una risposta dalla FIGC alla scadenza pattuita, invia alle sue iscritte una circolare dove spiega l'accaduto e termina con...:
"Dopo i numerosi tentativi di dialogo riteniamo, dunque, che sia giunto il momento di adottare forme di protesta, anche drastiche come il blocco dei campionati e/o legata agli impegni delle nazionali, che costringano la Federazione a dare finalmente risposte chiare alle nostre legittime istanze"
Non posso condividere la protesta che l'AIC vuole mettere in atto perchè danneggia le società anche se il fine è ammirevole (bastava forse essere più riconoscenti verso le società perchè il progetto fosse subito approvato dalla FIGC) ma comprendo che il sindacato dove fare il proprio lavoro;
la sorpresa arriva con la mail che la Signorile invia alle società con il testo del messaggio molto simile al testo inviato dall'AIC alle calciatrici;
naturalmente disapprovo completamente che la medesima minaccia venga proposta dalla Coordinatrice alle società, indulgendo i presidenti a infrangere le NOIF.
Io credo che il comportamento della Coordinatrice, insieme ai suoi "altri" fidi consiglieri, debba finire sul tavolo della Procura Federale per le valutazioni del caso.
Altro che deferire i presidenti per dei puntini sospensivi ... e/o aver espresso ai colleghi le loro democratiche anche se colorite opinioni... ma di questo ne parleremo quando due presidenti, uno del Nord (sicuro) e uno del Sud, riceveranno il deferimento e con la richiesti degli atti uscirà fuori il nome del soggetto richiedente...!
Parleremo anche del regolamento che disciplina le cariche dei consiglieri e coordinatore del Dipartimento (alcuni in carica sono decaduti).
La Coordinatrice Signorile dovrebbe essere soddisfatta che "noi" abbiamo avuto il coraggio e la lealtà di pretendere più dignità per le società e dovrebbe attendere con speranza che le nostre richieste vengano integrate nel "Settore Calcio Femminile" invece che appoggiare gli interessi e le proteste dell'AIC.
A presto... a molto presto!
Walter Pettinati