Giovedì, 21 Novembre 2024
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FONDAZIONE MELANDRI, DIRITTI TV E MILIONI DI EURO: ... MA AL CALCIO FEMMINILE NIENTE!?

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E' la domanda che mi sono posto dopo aver approfondito i fatti che hanno portato la Procura della Repubblica di Napoli a inviare la Digos (di Napoli) per accertamenti in LND e FIGC. L'inchiesta è scaturita dalla registrazione di una telefonata tra Lotito e Iodice che tra le altre cose dichiara: "di avere altri audio che attestano come Claudio Lotito mi abbia minacciato, in caso di mancato appoggio all'attuale governance, di togliere i finanziamenti che ci spettano".

I famosi "finanziamenti".. che toccano a tutti meno che al calcio femminile! ... provenienti da dove? ... forse dalla "fondazione Melandri"? dove il commercialista Stefano Bravo, arrestato nell'indagine Mafia Capitale, è un socio fondatore di “Human Foundation”, l’organizzazione di Giovanna Melandri, ex ministro dei Beni culturali e dello Sport del Pd e attuale presidente del Museo Maxxi di Roma.
Così ho rispolverato il decreto Melandri e la direttiva sui reinvestimenti dei diritti Tv del calcio professionistico e ho capito perchè i magistrati partenopei sono intenzionati a passare al setaccio i fondi ricevuti dalla Fondazione (ossia il 4 % dei diritti tv) e come questi sono stati distribuiti tra i progetti delle leghe. Per fare chiarezza, nell’ultima stagione 2013/2014, sono arrivati 37,3 milioni di euro. Di questi: 19,8 sono stati dati alla Lega B per una serie di interventi negli stadi come il rifacimento dei campi o la sicurezza interna. Altri 9 milioni di euro sono finiti alle Lega 

Nazionale Dilettanti; 3 alla Lega Pro, 4,6 ai progetti del Coni e 900 mila euro alla lega Basket.

 

Cercando sul web ho trovato due articoli della http://espresso.repubblica.it/ e http://espresso.repubblica.it/ dove viene spiegato molti aspetti della vicenda, tra i quali mi ha colpito la costituzione della "Federcalcio srl", società di capitali interamente controllata dalla FIGC con a capo il presidente Tavecchio che si trova ad essere il controllore di se stesso. Tra i consiglieri spicca il sindacalista Damiano Tommasi (come se Landini della FIOM entrasse in società con Berlusconi), lo squalificato presidente della Lega Pro Mario Maccalli, il dimissionario Felice Belloli, Claudio Lotito, indagato dalla Procura di
Napoli, il quale ha occupato il "Collegio sindacale" con la nomina del suo commercialista di fiducia Sergio Scibetta mentre la presidenza del Collegio è stata affidata a Luca Galea, in passato socio dello studio Gallavotti, presente anche nella governance di LND immobili, amministrata dall'onnipresente Tavecchio.

Tanto per citare un progetto, alla Federcalcio srl è stato affidato l'operazione del nuovo centro federale "La Coverciano sul Tevere" con uno spazio di 25/30 ettari dove saranno costruiti campi, sede e foresteria e un auditorium centro congresssi.

 

In poche parole, la fondazione Melandri finanzia dal 2009 i grandi progetti della FIGC / Federcalcio srl ma al calcio femminile nemmeno le briciole, o forse si! lo scorso campionato nazionale le società hanno usufruito di uno sconto sull'iscrizione proveniente dai diritti televisivi (ahahah mentre loro maneggiano milioni di euro a noi solo gli spiccioli).


In tutto questo giro di milioni di euro, perchè non è mai stato presentato un vero progetto di sostegno per il calcio femminile?


Chi ha avuto e ha la responsabilità di rappresentare il movimento dilettantistico femminile non è a conoscenza di queste opportunità? perchè le società non vengono informate e non si protesta duramente per i propri diritti?

Dalla Lega ci viene detto che non ci sono soldi e sono stati bloccati i miseri contributi assegnati lo scorso anno, sono sparite le dirette tv e non ci sono disponibilità da investire nel calcio femminile.
E invece.. guarda caso, si sono fatti una legge che obbliga le società professionistiche a fare la Under 12 femminile ?
forse si sono ricordati che attraverso la legge Melandri possono incassare milioni di euro con i progetti per il femminile?

Finalmente avrebbero trovato una maniera per guadagnare con il calcio delle donne e portare, forse, il movimento alla definitiva consacrazione. Ma in tutto questo, le società dilettantistiche femminili che fine faranno? non sarebbe il momento propizio per chiedere al Governo di intervenire e assegnare anche al calcio femminile il codice per prelevare dal grande bancomat della fondazione?

 

In tutto questo, il sito dell'AIC del socio "Federcalcio srl" riporta:

La presenza del calcio femminile all'interno dell'AIC, consentito grazie al Decreto Melandri, ha rappresentato una crescita importante per la figura della calciatrice. Nel corso degli anni, a livello sindacale sono state raggiunte conquiste importanti:
- L'assegno di liquidazione infortunio intestato direttamente alla calciatrice;

- L'abolizione graduale del vincolo a 25 anni;

- L'introduzione e la tutela dei rapporti economici, in base alla quale le società che non saldano le delibere della CAE riceveranno delle penalizzazioni a stagione in corso, o non verranno ammesse al campionato di competenza se la situazione di morosità persisterà oltre il 30 maggio di ciascuna stagione sportiva;
- Lo svincolo concordato di dicembre;
- La ripartizione dell'infortunio in nazionale al 50% tra giocatrice e club;
- La presenza a bordo campo dell'ambulanza durante le partite;
- Il gettone di presenza per le partite disputate con la maglia azzurra;

 

Questa è la prima puntata di un argomento vasto e scottante, ci sono grossi interessi di potere e soldi. Ho cercato di estrapolare alcune informazioni per mettere a conoscenza il nostro movimento di come funziona il gioco dei grandi che si nascondono dietro la facciata di uno sport maschilista... per i propri interessi personali.


Motivo in più per costituire la Lega femminile e farsi largo a spallate e prendere posto per partecipare al banchetto e dividersi la torta. Altro che scioperetti e conquiste dell'AIC..., su.. fuori i soldi e smettiamo di prenderci in giro!

 

Walter Pettinati

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Testata giornalistica registrata al Tribunale di Firenze il 15 settembre 2016  n. 6032.
Direttore Walter Pettinati - PROMOITALIA Editore.

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