Giovedì, 21 Novembre 2024
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FIGLIE DI UN DIO MINORE...

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rosso-calciodonneDover trattare certi argomenti non l'avrei mai pensato...ma avendo vissuto certe situazioni in prima persona (ero in tribuna a S.Fior per l'evento Permac Vittorio Veneto - Gordige...) penso sia necessario rendere di dominio pubblico queste note con lo scopo che le cose per il calcio femminile possano andare meglio o meno peggio possibile.
Il movimento va supportato anche con queste iniziative sperando che un briciolo di positività alla fine rimanga e soprattutto che qualcuno si vergogni e nei prossimi campi di calcio venga additato con un sorriso di compatimento (anche qualche cartello ben strutturato servirebbe alla bisogna...)
Troppo facile e troppo semplice ricorrere al solito "non è sport per donne,lasciate perdere,pallavolo o danza sono gli sport adatti a voi,appendete gli scarpini al chiodo"... ho troppa stima dell'intelligenza femminile per etichettare il tutto con un cambiate sport, voltate pagina!Ho vissuto e vivo con due figlie in casa. Una apprendista avvocato l'altra invece calciatrice del Gordige che sta allestendo gli esami di stato da geometra.... l loro impegno e la loro dedizione in quello che fanno è ammirevole e incondizionato.
La più grande è stata costretta a malincuore a mollare danza classica a causa della complicanza degli studi, la più piccola nonostante una moltitudine di operazioni a crociati e menischi regge con unghie e con denti le complessità temporale dei campionati che si articolano normalmente in 30 ed oltre gare ufficiali...

Le altre giocatrici del Gordige.e lo dico con cognizione di causa,assistendo spesso ai loro allenamenti o accompagnandole nelle lunghe trasferte domenicali,sono fior di ragazze il cui impegno e serietà è ammirevole e spesso commovente (a parte la loro insopportabile e generalizzata fede bianconera...ma a guarire c'è sempre tempo.)
E la grande famiglia del Gordige da oltre un ventennio veleggia con alterne vicende ma a testa alta e con coraggio nella serie B Femminile e riesce ad allestire la Primavera ed altre squadre giovanili femminile calamitando attenzione ed interesse nelle zone viciniore.
I dirigenti del Gordige animano l'estate cavarzerana,Ilaria Andreasi discerne di calcio femminile nelle scuole.... l'anima di Chiara Fabian si subblima quando vede la ragazze indossare le magliette con il logo di Emergency. il dott.Cecchetto rattoppa come un buon padre di famiglia ferite e traumi di gioco...alcuni genitori sono pirotecnici protagonisti di commedie esilaranti i cui incassi vengono devoluti al rinforzo finanziario della causa pedatoria femminile locale.....
Ecco la terna arbitrale di domenica scorsa a San Fior ha violentato e calpestato tutto questo.
Il tutto viene innescato da un pretesto occasionale che un destino cinico e baro fa beffardamente rendere protagonista Laura Maniezzo ex di turno, praticamente amica di tutti autrice fra l'altro di un campionato disputato a livelli superiori...dopo circa mezz'ora e con il Vittorio Veneto in vantaggio per uno a zero, l'estremo del Gordige si rendeva protagonista di una papera non nuova sui campi da calcio lasciandosi passare un innocuo retropassaggio di testa di Bondesan,tra le gambe...un infortunio incredibile ma umanamente possibile.
Ma si sa le disgrazie non vengono mai da sole...
L'infelice,immediata,affermazione del direttore di gara verso il proprio collaboratore di linea(stai attento che qui occorre segnare anche i goal che si fanno da sole...)
accende lo spirito di Alessandra Cecchetto,altre schiumano rabbia ma reprimono l'onta dentro di loro.
Palla al centro riparte il Gordige e immediatamente il sinistro di Silvia Cerato realizza il più bel goal della giornata riportando il risultato sul 2 a 1 per le padrone di casa.
Il Gordige tornava in partita ma il carattere e la determinazione di alcune giocatrici ospite non si sopiva e Claudia Sacchetto visibilmente inviperita rivolgendosi al segnalinee lo apostrofava dicendo "non parli più adesso..!.".
L'arbitro assumeva le vesti di vendicatore dello scellerato"ridens" collaboratore e non trovava altra soluzione che espellere la giocatrice ospite.
Gordige in inferiorità numerica che accelerava così l'inevitabile tracollo.
Diciamo subito che fin dall'inizio le cavarzerane ci avevano messo di loro inscenando una gara sottotono ed incolore ma se il direttore di gara non si fosse lasciato andare ad una
sceneggiata indecorosa ed infelice coadiuvato scioccamente dal suo collaboratore in maniera ridanciana Claudia Sacchetto avrebbe avuto una tale reazione con le complicanze che poi ne sarebbero sortite?
"Rispetto"campeggia in campo Uefa ma è solo apparenza,è questione di stile e di educazione che certi arbitri non hanno.
Arbitrare le donne per loro è qualificante,non possono mettersi in mostra,è come fosse un turno di punizione,scarso pubblico,manca loro quella carica di adrenalina che li rende emuli dei fischietti principi delle serie maggiori...
Quindi dirigono le gare con sufficienza e si sentono fustigatori di tutti coloro che sono costretti a fischiare nelle cosidette serie inferiori specie femminili...
è una sensazione che si prova solo frequentando le gare femminile nel vedere la loro spocchia e capisci che sono la per farti un piacere.
E allora?
Gente come il sig. Perenzoni di Rovereto e il resto della cricca come i giudici di linea sigg. Bosei e Polloni come legge del contrappasso dovrebbero arbitrare vita natural durante partite delle serie femminile finchè stanchi e sfiduciati dovrebbero rassegnare le dimissioni ma soprattutto che il buon Dio faccia nascere come figlie delle future calciatrici e costretti ad assistere alle loro partite e deglutire amaro, quasi nascondendosi fra il pubblico come dei clandestini indesiderati..Sic.
Non è sufficiente....magari intervenisse la Federazione,l'Aia.i carrozzoni preposti al controllo del regolare funzionamento delle gare...E' un'utopia che tutto questo possa avvenire?
Nel frattempo giungono i tam tam tecnologici che altre squadre sono state maltrattate dalle terne arbitrali,vessate e sopportate.
La storia si ripete con cadenza cronometrica,ma allora ditelo che nulla mai cambierà!!!!
Ma in quale Italia sportiva(e non solo...) stiamo vivendo?


Angelo MELATO

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Testata giornalistica registrata al Tribunale di Firenze il 15 settembre 2016  n. 6032.
Direttore Walter Pettinati - PROMOITALIA Editore.

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