CESARI RISPONDE A TAVECCHIO
- Walter Pettinati
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Dopo la lettera pubblicata dal commissario Tavecchio sul sito della lnd (CLICCA QUI PER LEGGERLA) e' arrivata puntuale la risposta del presidente Cesari. ecco la lettera.
Egr. Rag. Tavecchio, ho letto le sue considerazioni sullo scambio di corrispondenza fa associati, e tengo a precisare che: -la mia lettera aperta è stata scritta in risposta al Pres. Aquilini, per esprimere il mio dissenso su alcune affermazioni e ribadire che non poteva in alcun modo arrogarsi il diritto di parlare a nome di tutti (visto che per ora non mi ritengo incapace di intendere e volere). A proposito di pubblicazioni e riservatezza, faccio notare che la mia lettera aveva come destinatari solo gli addetti ai lavori (presidenti, Società) mentre la sua comunicazione è stata pubblicata pure su siti della LND ed altri.
- Nessuno tantomeno io le ha chiesto di assolvere a gestioni straordinarie nella sua veste di Commissario Straordinario, ma visto che ero presente alle due riunioni precedenti, le ricordo che dopo aver espresso la necessità di creare un Dipartimento aveva anche fatto delle proposte verbali. Su mia richiesta di verbalizzare tali proposte, lei aveva risposto che dato che aveva portato con se il suo addetto stampa personale della LND, lo stesso avrebbe poi provveduto a pubblicare un comunicato stampa dove riportava tutte le sue proposte, promessa puntualmente disattesa.
-Il comunicato stampa non doveva essere fatto in veste di Commissario Straordinario, ma come proposta concreta di un programma messo nero su bianco, insomma un impegno di programma per permettere a tutti di poter finalmente votare non solo una persona o un progetto ma finalmente anche un programma.
-Per quanto riguarda la sede nella quale lei afferma dovrà avvenire il consesso alla sua richiesta di Dipartimento, è sicuramente il Consiglio Federale, ma non vedo ragioni che non permettano a tutti di poter partecipare (mi risulta che viviamo in uno stato di democrazia) al fine di sentire le varie rappresentanze e conoscere tutte le eventuali mozioni pro e contro a tale decisione. A tal proposito non ho ancora capito perché nell'ultimo incontro non ha confermato l'invito ai rappresentanti delle associazioni calciatori e allenatori che avevano votato contro la mozione del Dipartimento. Avremmo voluto conoscere anche le loro motivazioni.
-Per quanto riguarda le mie vaghe opinioni amministrative, mi permetto di farle rilevare che nella sua lettera afferma che con una "semplice gestione ordinaria" riuscirà a chiudere il bilancio di questa stagione con un modesto disavanzo e che il passivo riportato dalle precedenti stagioni è rimasto invariato ad € 500.000,00. Ora questa mi porta a due considerazioni, la prima è che se con una semplice gestione ordinaria abbiamo praticamente chiuso in pareggio, cosa succederebbe se fosse gestita come si deve la DCF? Questo conferma i mie dubbi su una cattiva gestione precedente basata su sprechi e scelte a dir poco opinabili? Altra considerazione, nell'ultimo incontro il disavanzo delle gestioni precedenti come da lei affermato ammontava ad € 750.000,00 ora mi pare che la differenza sia piuttosto "vaga" tra le due cifre da lei esposte. Mi permetto inoltre di ricordarle che come prima azione di risanamento, è stato imposto alle varie società un aumento delle quota di iscrizione, (quindi lei come commissario straordinario ha già iniziato a chiedere alle società di coprire il disavanzo altro che sperare di non farlo) creando grosse difficoltà a molte società se non addirittura il ritiro di alcune, quando lo stesso risultato di poteva ottenere mantenendo o addirittura diminuendo le quote ottenendo un maggior numero di iscrizioni con conseguente aumento dei praticanti . Il risvolto ovvio è che aumentando gli iscritti aumenterebbe anche il peso e la forza del calcio femminile in seno alla Federazione. Ma forse le mie sono solo proiezioni troppo ottimiste. Tutto ciò comunque mi fa sempre più pensare che se la DCF fosse stata gestita in modo diverso non ci troveremmo oggi in questa situazione, che, per come le vedo io, con una oculata gestione permetterebbe al calcio femminile di autofinanziarsi o alla meno peggio chiudere i bilanci in pareggio, tutto questo senza dimenticare l'obiettivo principale che deve essere perseguito, la crescita del nostro movimento.
Non ho la pretesa di risolvere da solo i problemi del calcio femminile, ma sono sicuro che se sapremo lavorare tutti insieme per il bene comune del nostro movimento, tralasciando interessi personali e con un programma ben definito e ponendoci obbiettivi chiari e fattibili, potremo sperare di uscire da questa situazione.
Chiedo scusa a tutti i Presidente se ultimamente li ho vessati con queste mie e-mail, e per quel che mi riguarda non intendo scriverne altre, continuerò (se ci saranno le condizioni per farlo) a seguire la mia squadra e a rimettermi alle decisioni della maggioranza.
Una sola cosa chiedo però a tutti, smettiamola di prenderci in giro.
Cesari Giuseppe
A.C.F. Brescia Femminile
Associazione sportiva Dilettantistica
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