Pontecagnano Femminile, il futuro è nelle mani di Saggese
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PONTECAGNANO – FAIANO (SA) – Tiene banco il futuro in casa Pontecagnano Femminile. Archiviato il pessimo campionato di serie C finito un mese fa, la società retta da Virginia Iannuzzo ha iniziato a programmare la stagione 2008/2009 per non ripetere la stagione passata a dir poco deludente per il club di via Pompei. E il primo tassello per il Pontecagnano che verrà è l’allenatrice Maria Rosaria Saggese. Bandiera della Salernitana Femminile per ben 26 anni Saggese, originaria di Battipaglia, si è calata bene nella realtà picentina portando una ventata di aria nuova. Chiamata da Iannuzzo alla fine dello scorso campionato l’ex trainer della Salernitana ha cercato di dare il suo apporto e cercare di salvare il salvabile. Ora, però, il discorso è diverso. Saggese, con le idee ben chiare, ha già presentato il suo progetto a Iannuzzo per il Pontecagnano edizione 2008/2009. Una squadra veloce, cinica e bella da vedere: questo l’obiettivo dell’allenatrice picentina che, già alla fine di questo campionato, si è messa a lavoro con la società per programmare ogni minimo dettaglio della sua avventura con il club nerazzurro.
«Sono molto contenta di essere qui a Pontecagnano – ha dichiarato Saggese. Anche se sono qui già da un po’ la mia avventura con la squadra nerazzurra inizia adesso. Quando ero in campo ero incontentabile, volevo vincere sempre, e anche da allenatrice la penso allo stesso modo. Spero di ripagare la fiducia avuta dalla dirigenza facendo un buon lavoro. Sin da ora, comunque, posso dire che farò del mio meglio per costruire qualcosa d’importante. Alle ragazze che avrò a disposizione spero di trasmettere qualcosa prima a livello umano e poi dal punto di vista sportivo. Essere qui a Pontecagnano è molto importante per me che, per 26 anni, ho vestito solo la maglia granata della Salernitana. E’ un’avventura stimolante perché ho visto che ci sono tanti modi di vedere e fare calcio e questo non può che arricchirmi personalmente. Da allenatrice vengo da un campionato duro e difficile come quello della serie B. Nella stagione 2006/2007 il torneo cadetto ha visto squadre importanti e la mia Salernitana si è comportata egregiamente conquistando un quarto posto al cospetto di squadre come Roma e Sezze che, quest’anno, hanno continuato a vincere. Ricominciare dalla serie C è la cosa più giusta che un’allenatrice emergente come me possa fare per maturare una certa esperienza. Io assicuro il massimo impegno alla società, poi i risultati parleranno per me».
Cosa serve al Pontecagnano per disputare un buon campionato?
«Servono dieci elementi. Scherzi a parte a questa squadra servono delle ragazze serie che s’impegnino per il progetto stilato dalla società. E’ impensabile fare allenamento in otto elementi quando poi la domenica si gioca in undici. Questa squadra ha tanta quantità, ora serve un po’ di qualità. Io lavoro con il materiale che mi metterà a disposizione la società, ma credo che i risultati vengano solo se si lavora seriamente e ognuno rispetta i ruoli prestabiliti».
Ha già chiesto qualche atleta in particolare alla società?
«Assolutamente no, non è mio costume farlo. Alla società ho indicato i ruoli in cui siamo scoperti e ho chiesto loro di cercare delle atlete che possano occupare quelle determinate zone del campo, ma non ho fatto nessun nome».
Le farebbe piacere allenare qualche calciatrice in forza alla Salernitana?
«Sicuramente si. Prima di tutto per una questione affettiva, visto che ho militato nel club granata per più di vent’anni, e poi perché sono delle ragazze serie che potrebbero fare al caso del Pontecagnano».
Qualche giocatrice granata l’ha chiamata per proporsi e fare parte del suo progetto con le delfine?
«Ora come ora non c’è nulla di definito. Salernitana e Pontecagnano per la prossima stagione hanno piani ambiziosi e, quindi, spetta alle società parlare di mercato e vedere se ci sono le possibilità di aprire qualche trattativa per portare in nerazzurro qualche giocatrice granata. Io posso dire soltanto che sarei molto onorata di avere qualcuna di loro qui alle mie dipendenze».
Anche se è arrivata a Pontecagnano due mesi fa la sua avventura con le delfine inizia realmente ora. Qualcuno l’ha già chiamata per farle i complimenti?
«Personalmente nella vita non mi aspetto mai nulla. Ho ricevuto le congratulazioni da chi m’interessava e questo non può che farmi felice. Ho ricevuto anche la chiamata della presidentessa della Salernitana Aida Rienzi, la quale si è detta felice ed orgogliosa della mia nuova avventura a Pontecagnano, visto che è lei, da quando avevo 16 anni, che mi ha insegnato il calcio. Spero che con il mio avvento sulla panchina delle delfine ci possa essere, sempre più, un confronto aperto e diretto tra Salernitana e Pontecagnano. Questo potrebbe fare solo del bene al calcio della nostra provincia».
Nel contempo, Antonio Garbellano è stato nominato dalla Figc Campania delegato provinciale del calcio femminile e, di conseguenza, si è dimesso dal ruolo di direttore sportivo della società picentina. «Nel rispetto del regolamento federale ho rassegnato le dimissioni da dirigente dell’Associazione Sportiva Dilettantistica Pontecagnano Femminile – ha affermato in un breve comunicato di commiato affidato al club di via Pompei. Nel contempo, ringrazio i vertici della Figc Campania per l’incarico affidatomi. Cercherò con la mia esperienza maturata nel calcio femminile di contribuire alla crescita del movimento nella provincia di Salerno. Naturalmente seguirò con maggiore attenzione e con occhio da dirigente federale il progetto scolastico “Prendiamolo a Calci”, ideato tre anni fa con i professori Quarta, Postiglione e Monetta e la dirigenza del Pontecagnano. Il progetto squadra sarà sostituito quindi dal progetto “federale” ed esteso a più istituti scolastici sempre nel rispetto delle regole della Federazione Italiana Giuoco Calcio. Saluto e ringrazio, infine, lo staff del Pontecagnano augurandogli le migliori fortune sportive».
A cura dell'ufficio stampa Pontecagnano C.F.