Mercoledì, 04 Dicembre 2024
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Giovanissime Lombardia, 4° giornata

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MOZZANICA- continua male il 2008 per le giovanissime bianco azzurre che non riescono a vincere ormai da ben sette giornate. La vittoria manca infatti dal 16 novembre, data del 0-7 in casa del Milan, gara che è stata poi annullata per il ritiro dal campionato delle avversarie. La colpa certamente non è solo dei numerosi infortuni che hanno colpito la compagine bergamasca, né della sfortuna, ma forse anche della squadra. Le giovanissime comunque non vogliono mollare e continuano ancora a crederci, come dimostra la bella partita svoltasi domenica 24 febbraio nel paese della bassa contro il Como. La scorsa settimana era andata male per le ragazze di Sarsilli, nonostante la ritrovata bomber Gatti, infatti entrambe le partite col Manerbio Virtus (recupero della 1^ giornata del ritorno) e col Fiammamonza (2^ giornata del ritorno) erano andate sprecate. Comunque, ritornando a domenica 24, le bianco-azzurre erano decise ad entrare in campo cercando di dare il meglio non solo per dimostrare a se stesse, alla società e ai genitori di poter ancora fare una grande partita, ma anche perché proprio il giorno prima il vicepresidente si era fratturato il malleolo e non sarebbe potuto stare ad incitare e a riprendere le ragazze come sempre. Dovendo fare a meno di Meazza, infortunata, e di Recanati, reduce da una bronchite, Lunghi e Villani decidono di scendere in campo con un nuovo schema, una specie di 4-4-1-1, dove la vera rivoluzione avviene a centrocampo: sulla destra vediamo Pellegrini nel suo ruolo originale, come mediani la “strana coppia” Bellandi-Pagliari e sulla sinistra Gatti. Davanti ai mediani troviamo Inzoli e, da sola là davanti, Valentina Trevaini. A disposizione restano Leo, che non gioca da due giornate, Capoferri, Gallo e Stefania Trevaini. Parte subito bene il Mozzanica che non si fa intimorire dalla posizione in classifica delle altre ma anzi attacca e sembra contenerle bene. La difesa, composta da Gobbi, Pasquino, Uberti e Baffi, blocca benissimo le incursioni avversarie e Orlando riesce con diversi buoni interventi a salvare il risultato. Il primo tempo vede le due formazioni affrontarsi a viso aperto e solo verso la fine il Mozzanica rallenta un po’ il ritmo. Lunghi decide di buttare nella mischia Leo cambiando il centrocampo e riportando Pellegrini a fare il mediano, ma questa mossa non porta i risultati ottenuti. Il Como si rende pericoloso allo scadere dei 30’ su una punizione a circa dieci metri dall’area di rigore dove la brava numero sette avversaria riesce ad andare a colpire di testa. Dopo poco l’arbitro fischia la fine e le squadre vanno negli spogliatoi con due umori ben diversi: il Mozzanica fiducioso perché sta disputando una buona partita mentre il Como abbattuto perché non riesce ad imporre il proprio gioco alle orobiche. Si rientra in campo belle cariche e fra le file delle bergamasche non c’è nessun cambio. Si vede subito però che il secondo tempo è tutta un’altra storia: infatti le comasche, rientrate in campo molto più decise e nervose, iniziano a far falli molto più violenti del primo tempo (dove, intorno al 10’, su una chiara azione da gol due dei difensori ospiti bloccano l’incursione di Gatti fallosamente facendo picchiare violentemente la testa alla numero 3 avversaria) e si rendono molto più pericolose. Intorno al 5’ dopo una bella azione sulla destra un difensore del Como si scontra con Leo nella propria area, il direttore di gara fa proseguire e le azzurre approfittano del fatto che il Mozzanica sia tutto sbilanciato in avanti per segnare un gol decisamente mediocre. Ciò però non fa che aumentare il nervosismo fra le file del Como che sente il fiato delle giovani di Lunghi e Villani sul collo, così che prima una giocatrice minaccia di colpire Pasquino con un pugno rischiando di essere espulsa dall’arbitro, e poi un’altra giocatrice rifiuta il gesto di sportività di Leo che, dopo aver commesso fallo, le offre la mano, con grande sdegno del pubblico presente. La partita prosegue con questo ritmo, dove le bergamasche si distinguono per la freddezza con cui accolgono i falli avversari anche se ad un certo punto Gatti ha un simpatico battibecco prima con un’avversaria e poi con il proprio allenatore Lunghi. Le bianco-azzurre continuano ad attaccare per tutti gli ultimi dieci minuti ma purtroppo, un po’ per sfortuna, un po’ per la stanchezza accumulata nel corso della dura partita, non riesce mai ad inquadrare la porta. La gara termina quindi sul risultato di 0-1 ma il morale del Mozzanica può essere alto: dopo diverse gare in cui non era riuscito ad imporre la propria personalità domenica è riuscito a farsi vedere. Anche la conduzione arbitrale è stata buona, se si esclude il fatto che decisamente avrebbe dovuto usare i cartellini per alcuni falli, anche perché alla fine della partita Gatti è stata portata al pronto soccorso a causa del colpo preso nel primo tempo. Sembra non essere nulla di grave, ma dovrà rimanere in osservazione. Resta un po’ di amarezza perché quel brutto fallo non è stato neanche punito, ma viene soppiantata dalla preoccupazione che ha preso tutti, allenatori, giocatrici e soprattutto genitori, alla vista di Giulia Gatti che sta male. Un grande augurio di pronta guarigione arriva da parte di tutta la società e delle amiche, che sperano di poterla riavere presto in squadra. Torna presto, Giugi. Domenica prossima, in casa colla Benvenuta, noi lotteremo soprattutto per te. Elisa Leo

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Testata giornalistica registrata al Tribunale di Firenze il 15 settembre 2016  n. 6032.
Direttore Walter Pettinati - PROMOITALIA Editore.

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