GRANDE ITALIA ALL'ESORDIO MONDIALE. AZZURRE PADRONE DEL PROPRIO DESTINO!
- franzbaresi
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Parte col botto il mondiale delle azzurre. Il risultato contro l'Australia è forse l'unica vera sorpresa di questo avvio del torneo intercontinentale, nel girone A infatti Francia e Norvegia superano senza troppa fatica Sud Corea e Nigeria. Nel girone B Germania e Spagna hanno la meglio come da pronostico su Cina e Sudafrica, ma le difficoltà non sono mancate alle due compagini europee. Bene le azzurre che con la vittoria sulle Matildas conquistano la vetta del girone C.
AUSTRALIA-ITALIA-1-2
Reti: Kerr al 22’ p.t.; Bonansea all’11’ e al 50’ s.t.
Australia (4-1-4-1): WILLIAMS; CARPENTER, POKINGHORNE, KENNEDY, CATLEY; VAN EGMOND; RASO (dal 23’ s.t. GORRY); FOORD, YALLOP (dal 37’ s.t. KELLOND-KNIGHT), LOGARZO (dal 15’ s.t. DE VANNA); KERR. All. Ante Milicic. A disposizione: Simon, Luik, Roestbakken, Micah, Gielik, Arnold, Harrison, Allen.
Italia (4-1-2-1-2): GIULIANI; BERGAMASCHI (dal 31’ s.t. GIACINTI), GAMA (cap.), LINARI, GUAGNI; GIUGLIANO; GALLI (dal 1’ s.t. BARTOLI), CERNOIA; GIRELLI; MAURO (dal 13’ s.t. SABATINO). All. Milena Bertolini. A disposizione: Parisi, Rosucci, Marchitelli, Tarenzi, Serturini, Tucceri Cimini, Pipitone.
Arbitro: Melissa Borjas (HON); assistenti: Shirley Perello (HON) e Felisha Mariscal (USA). Quarto ufficiale: Ekaterina Koroleva (USA).
Note: presenti 15380 spettatori. Ammonite Gama (I), Girelli (I), Cernoia (I), De Vanna (A).
Milena Bertolini inizia come meglio non poteva sperare questo primo mondiale sulla panchina delle azzurre. Barbara Bonansea con una doppietta ribalta il risultato e al fotofinish regala un successo strepitoso sulle Matildas, che consente alle nostre di guardare con fiducia alle prossime gare contro Giamaica e Brasile. Emozionata e incredula quasi la nostra CT ai microfoni della Rai che ringrazia tutti gli italiani che in questi giorni si sono stretti con grande affetto alle nostre ragazze, sospinte sulle ali dell’entusiasmo da questa nuova atmosfera di grande interesse, verso un movimento fino a pochi mesi fa nell’anonimato.
Non è stata per niente una gara facile. Le australiane sono una realtà importante del calcio rosa, sempre presenti agli ultimi 7 mondiali e da tutte indicate come una delle nazionali più forti di questo torneo. Ma se è vero che le subequatoriali sono molto cresciute negli ultimi anni, vero è anche che le azzurre di Milena Bertolini sono lontane anni luce dalle precedenti gestioni e in campo si vede sin dalle prime battute. Corta e pronta alle ripartenze la nostra squadra trova il goal dopo una manciata di minuti, ma la Var cancella la prodezza di Barbara Bonasea (che si rifarà eccome nella ripresa). L’honduregna Borjas imposta la direzione della gara su un metro di giudizio a dir poco severo, spezzettando molto e forse troppo il gioco. Ineccepibile la sua decisione al 20’ quando Gama trattiene ingenuamente Kerr in area di rigore. Per il primo ufficiale è rigore che la stessa Kerr trasforma, solo dopo la respinta di Giuliani, brava ad intuire l’angolo del tiro, ma sfortunata nel non riuscire a indirizzare la palla lontana dai piedi del capitano delle Matildas. Il goal pare impietrire le azzurre che rischiano di capitolare, ma la traversa aiuta la nostra n. 1 sullo spiovente di Van Egmond al 26’, mentre sono i riflessi felini di Giuliani a dire di no al 37’ al colpo di testa a botta sicura di Logarzo.
Negli spogliatoi Milena Bertolini scuote le sue e indovina la mossa inserendo Bartoli per Galli, avanzando Bergamaschi a dar più linfa alla spinta azzurra e difatti Gama e compagne tornano in campo con un altro spirito. Polkinghorne pecca di superficialità al 56’ e Bonansea indiavolata ne approfitta per rubarle la sfera e sparare alle spalle di Williams riportando il risultato in parità. L’Australia, scossa, prova a spingere, ma attente le nostre ripartono senza paura, con la forza di chi adesso ci crede. Sabatino entra per Mauro e le azzurre conquistano metri preziosi. Bonansea al 65’ ha un buon pallone, ma la nuova entrata è anticipata in extremis da un difensore avversario a pochi passi dalla porta. Nel quarto d’ora finale la nostra CT gioca la carta Giacinti che si rivelerà decisiva allo scadere. Sabatino trova la rete all’80’, ma precisa quanto impietosa la Var annulla ancora. Allo scoccare del 90’ le australiane tentano il forcing, ma la difesa azzurra tiene e la solita Giuliani è provvidenziale sulla punizione della 10. Al 94’ Giacinti conquista un prezioso calcio di punizione in zona d’attacco, Cernoia crossa in mezzo, Williams non ci arriva, ma ci arriva invece Bonansea che tocca quel tanto che basta per far carambolare la sfera nella porta avversaria. L’attaccante juventina viene sommersa dalle compagne, ma resta ancora un minuto da giocare. E Bonansea per nulla paga mette un’ulteriore ciliegina sulla sua bellissima prima volta mondiale stoppando l’ultimo affondo avversario, prima del triplice fischio della signora Borjas che decreta la vittoria delle nostre sulle Matildas. E’ una vittoria che vale oro. Tre punti che permettono alle azzurre di essere padrone del proprio destino.