L'Italia cade ai calci di rigore, Cyprus Cup alla Corea del Nord
- Fabrizio Massi
- Nazionale
- Nazionale Italiana
- Posted On
- Visite: 2022
LARNACA - Termina anche l'edizione della Cyprus Cup 2019, bilancio positivo con 15 gol realizzati e 4 subiti per la nazionale di Milena Bertolini che raggiunge comunque un dignitosissimo secondo posto perdendo solo ai rigori: 10-9 il risultato finale dopo il 3-3 ottenuto in 120 minuti, una partita "maschia" caratterizzata anche da una condotta decisamente antisportiva delle coreane e da qualche decisione arbitrale da VAR ai danni delle nostre ragazze.
Le coreane hanno terminato la partita in 9 commettendo molti falli, a volte anche duri, uno dei più scorretti su Alia Guagni quando è stata visibilmente strattonata per i capelli durante una fuga sulla fascia, giocando sporco, gridando come indemoniate nelle orecchie delle avversarie per disorientarle, non restituendo la palla calciata in fallo laterale per permettere ai sanitari di soccorrere le nostre giocatrici e perdendo continuamente tempo nelle rimesse laterali e nelle punizioni in situazione di inferiorità numerica dovuta alle espulsioni.
L'Italia inizia con un 4-3-3 con Marchitelli tra i pali, in difesa Bartoli, Gama, Salvai e Guagni, a centrocampo Cernoia, Giuliano e Galli, in attacco il tridente composto da Mauro, Girelli e Bonansea. Dopo un inizio gara un po' in sofferenza l'Italia passa in vantaggio al 19' con Girelli che beffa il portiere con un sinistro ad incrociare grazie ad un assist di Giuliano, successivamente Mauro per poco non raddoppia colpendo con un gran destro la traversa. Giocano bene le nostre, tanto che la Corea ricorre già al doppio cambio a metà primo tempo e al 37' riprende vigore trovando il pareggio grazie agli sviluppi di un calcio d'angolo: Salvai e Girelli si disturbano a vicenda mancando entrambe il pallone, contrariamente a Kim Yun Mi che incorna per l'1-1. Al 42' Corea in 10 dopo l'espulsione di Capitan Nam Mi Kim ed è proprio qui che l'Italia dovrebbe affondare il colpo, ma di nuovo da palla inattiva la Corea piazza il 2-1: calcio d'angolo con Girelli a vuoto e Ju Hyo Sim batte Marchitelli con un diagonale. Fine primo tempo.
Alla ripresa l'Italia prova a reagire con un 4-2-4 con l'ingresso di Bergamaschi e Sabatino, rispettivamente per Bartoli e Galli mentre la Corea si chiude in un 4-4-1. L'attaccante milanista prova ad assaltare il fortino asiatico assieme a Bonansea, quando finalmente trova il pareggio con un colpo di testa su calcio d'angolo battuto da Cernoia. L'Italia ha le occasioni per chiudere il match prima con Cernoia, (brava comunque il portiere Yong Sun Kim), ma soprattutto con Bonansea che si divora due gol, si va quindi ai supplementari.
Si riparte con le azzurre in attacco con una chiara occasione per Serturini (subentrata a Mauro nel recupero) fallita, nel finale del primo tempo supplementare un errore di Salvai favorisce il colpo di testa di Yun Mi Kim, ma la stessa Salvai ripara con un salvataggio di testa sulla linea, poco dopo arriva il rigore su un contatto che andrebbe rivisto al Var tra Guagni, che riceve un giallo, e Kyong Mi Pak. Trasforma Yun So Jon per il 2-3.
Al secondo supplementare Corea in 9 per l'espulsione di Hyang Sim Ri a causa del fallo su Guagni raccontato in premessa, mentre al 111' un gol capolavoro di Cernoia, che sia voluto o meno non ci interessa, riaccende le speranze azzurre: la bianconera con un tiro-cross da sinistra da posizione molto decentrata scavalca il portiere. Finisce 3-3.
Si va ai rigori ad oltranza, Marchitelli spesso intuisce la direzione delle conclusioni avversarie, calciate comunque molto bene, ma purtroppo senza mai neutralizzarle, anche le nostre sono brave dal dischetto fino al 7-6, quando Bonansea oggi in giornata decisamente no, consegna la Cyprus Cup alle asiatiche sparando il rigore sopra alla traversa, scoppierà in lacrime a fine gara.
L'Italia dunque anche quest'anno sfiora la vittoria in una competizione che sembra stregata, esprimendo spesso un bel gioco, ma oggi al di là delle recriminazioni arbitrali non ha avuto la giusta concentrazione in fase realizzativa e soprattutto non ha sfruttato la superiorità numerica, subendo addirittura a tratti l'azione coreana, da rivedere anche la difesa su palla inattiva. Oggi sicuramente l'avversario era più ostico, ma in sostanza considerando la prestazione complessiva del torneo possiamo dedurre che la coach Bertolini può considerarsi abbastanza soddisfatta della prestazione delle sue ragazze.
Al di la della delusione per il mancato trofeo conquistato abbiamo tuttavia assistito ad un incontro davvero spettacolare, nulla da invidiare al calcio dei maschi ed è tuttavia incomprensibile che tale spettacolo sia visibile solo in streaming, quando ad esempio oggi molte persone, soprattutto quelle poco pratiche con la tecnologia, avrebbero potuto accendere comodamente la TV e godersi un bel match.
Fabrizio Massi