L’Italia s’è desta!
- franzbaresi
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Quest’Italia cresce giorno dopo giorno. Sembra lontana anni luce la gestione Cabrini, dove una squadra senza idee, non riusciva a rivaleggiare contro le formazioni più organizzate del panorama femminile. Certo fare proclami al termine di una gara amichevole non avrebbe senso, ma è innegabile che Milena Bertolini ha trasformato questo gruppo, dandole gioco, stimoli e soprattutto un’identità.
La qualificazione mondiale raggiunta con una gara d’anticipo prima e ora questa vittoria, al termine di un match giocato alla pari con una delle più forti nazionali del mondo non arrivano a caso. L’Italia c’è e comunque vada in Francia saprà farsi valere.
Solo qualche anno fa, la partita di stasera sarebbe finita con risultato ampio e scontato a favore delle ospiti ed invece ecco nel primo tempo una bellissima Italia, che attacca ad alta intensità sfiorando la rete già al primo affondo di Guagni, con Girelli anticipata all’ultimo istante in area. Priva di Gama e Rosucci in tribuna e con Parisi a bordo campo, Bertolini schiera un 4-4-2 con a sinistra un’ispiratissima Bonansea, brava nel creare spesso la superiorità numerica dal suo lato, mentre al centro della mediana Galli copre e Giugliano inventa.
Per bloccare Nuvola Rossa e la dottoressa Girelli le svedesi ricorrono spesso alle maniere forti e ne sa qualcosa Asllani che deve rientrare velocemente su Giugliano e beccarsi un giallo, per impedire il contropiede alla piccola fantasista rossonera, imitata poco dopo da Adolfsson, rea in flagrante sulla Cristiana nazionale. Il vertice dell’offensiva scandinava è affidato a Blackstenius, supportata di volta in volta da Asllani e Jakobsson che però si fanno veramente pericolose solo alla mezzora, quando la n. 10 in maglia gialla viene prima fermata a tu per tu con Giugliano dal prodigioso recupero di Bartoli e sul successivo angolo manda alle stelle da ottima posizione. Ma è un fuoco di paglia, poiché le azzurre, ordinate e per nulla intimorite, controllano le improvvise ostili folate vichinghe e ribattono colpo su colpo, tenendo sul chi va là la retroguardia ospite.
Nella ripresa ecco però la musica cambiare, poiché le scandinave capiscono che da calcio piazzato e soprattutto dalla bandierina possono far male, sfruttando una serata non delle migliori della nostra Laura Giuliani, spesso troppo indecisa sulle palle alte. In pochi minuti le ospiti vanno vicinissime al goal, prima con Blackstenius che da un metro non impatta in mischia e poco dopo con Jakobsson lanciata verso la porta, ma murata dal portiere azzurro, con azione che prosegue e Asllani che coglie una clamorosa traversa, anticipando la stessa Giuliani.
Le grandi squadre sanno soffrire e colpire quando meno te l’aspetti. Questa è l’ennesima prova che l’Italia di oggi è una grande squadra: nel momento migliore delle scandinave ecco Bonansea fuggire sul fondo e calciare sul primo palo dove Musovic si distende, ma non trattiene, dando la possibilità a Daniela Sabatino, rapida e letale come un falco, di raccogliere e indirizzare nella rete avversaria.
E’ la svolta dell’incontro, un attimo dopo B.B. ha nei piedi la sfera del raddoppio dopo la bella azione personale di Galli, ma calcia in orbita un rigore in movimento. Le ospiti tentano di riagguantare il pari sfruttando i centimetri e per due volte vanno vicine all’obbiettivo, ma la mira delle torri svedesi non è delle migliori.
E’ Musovic dall’altra parte alla mezzora che invece deve distendersi per sventare in angolo sulla botta da fuori di Girelli. Il CT Gerhardsson fa sei cambi per dare spazio alle varie frecce nella sua faretra, Milena Bertolini inserisce invece prima Iannella, per Cernoia, poi Adami per Galli ed infine Giacinti per Sabatino. E’ proprio l’ex Mozzanica che cerca di sfruttare l’ultima occasione disponibile, ma la sua conclusione non impensierisce Musovic. Il risultato non cambierà più. L’Italia vince e convince. Questa squadra merita davvero di giocarsi le sue chance al mondiale.
ITALIA-SVEZIA-1-0
Rete: Sabatino all'11' s.t.
Italia (4-4-2): 1 GIULIANI; 7 GUAGNI, 5 LINARI, 23 SALVAI, 2 BARTOLI; 21 CERNOIA (dal 20' s.t. 8 IANNELLA), 6 GIUGLIANO, 19 GALLI (dal 27' s.t. 4 ADAMI), 18 BONANSEA; 10 GIRELLI, 9 SABATINO (dal 34' st. 15 GIACINTI). All. Milena Bertolini. A disposizione: Pipitone, Schroffenegger, Durante, Mauro, Tucceri Cimini, Parisi, Fusetti, Boattin e Alborghetti.
Svezia (3-4-3): 21 MUSOVIC; 16 ADOLFSSON (dal 20' s.t 6 ERIKSSON), 3 SEMBRANT, 13 BJORN; 2 J. ANDERSSON (dal 33' s.t. 24 ZIGIOTTI), 14 RODDAR (dal 20' s.t. 17 SEGER), 23 RUBENSSON, 15 OSKARSSON (dal 33' s.t 4 GLAS); 11 BLACKSTENIUS (dal 40' s.t. LARSSON), ASLLANI, S. JAKOBSSON (dal 33' s.t. M. JAKOBSSON). All. P. Gerhardsson. A disposizione: Lindhall,Karlenas, C. Andersson, Anvegard e Scough.
Note: Stadio Zini gremito nella zona della tribuna e in parte dei distinti centrali. Campo in ottime condizioni. Serata calda e piacevole. Recupero: 1'+5'. Ammonite: Asllani e Adolfsson (S).