EUROPEO FEMMINILE. ITALIA FUORI A TESTA ALTA!
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Svezia 2013: Nei quarti di finale Un gol in mischia condanna l'Italia contro la Germania campione in carica. Tre veronesi in campo, Gabbiadini sempre tra le migliori, staffetta difensiva Salvai - Di Criscio. Thomas Bertold in tv elogia Gabbiadini ( 7 milioni di tedeschi hanno seguito la diretta!) Un gol in mischia di Laudehr qualifica la Germania alla semifinale dell'Europeo di Svezia e manda a casa un'Italia generosa, ordinata e mai dominata dalla squadra che ha trionfato nelle ultime cinque edizioni del torneo continentale. Resta il rimpianto per il pareggio sfiorato da Camporese a fine primo tempo e per la rete subita sugli sviluppi di un calcio d'angolo concesso per una leggerezza. L'Italia ha comunque confermato di avere una delle più forti difese d'Europa, ha mostrato sprazzi di bel gioco e Antonio Cabrini non può che fare un plauso alla sua squadra: "Siamo venuti qui per fare bella figura – ha spiegato il tecnico - e le ragazze si sono comportate bene. Alla fine ha vinto la squadra con più esperienza internazionale, ma siamo arrivati tra le prime otto d'Europa. Mi auguro che anche in Italia, vedendo questi stadi pieni, tutti capiscano che il calcio femminile è paragonabile a quello maschile". Recuperata Camporese, assente dalla gara d'esordio con la Finlandia, Cabrini ha riproposto dal primo minuto in avanti Panico e Gabbiadini, entrate solo nel finale del match con la Svezia. Nei primi 25' le Azzurre non hanno sofferto più di tanto la manovra della Germania, pericolosa solo a cavallo del 7' con due colpi di testa di Mittag e Laudehr terminati a lato, ma, come accaduto con la Svezia, alla prima distrazione l'Italia è andata sotto: angolo regalato alle tedesche e in mischia il tocco vincente di Laudehr, complice una sfortunata deviazione di Bartoli. Uno a zero al primo tiro nello specchio della porta. Accusato per qualche minuto il colpo, la reazione è arrivata nel finale di tempo, quando le Azzurre sono riuscite ad affacciarsi dalle parti dell'area di rigore tedesca. E così, dopo un colpo di tacco spettacolare quanto debole di Patrizia Panico, la grande occasione per il pareggio è capitata al 36' sulla testa di Camporese, che da pochi metri ha girato alto un traversone di Gabbiadini. Con Iannella al posto proprio di Camporese l'Italia ha guadagnato campo, spaventando la Germania con un gran tiro al volo di Parisi alto sopra la traversa e con una bella combinazione tra Tuttino e Panico, con quest'ultima fermata per un fuorigioco inesistente. Azzurre in crescita, ma tedesche sempre pericolose, con Lotzen e la neoentrata Marozsan vicine al gol del 2-0. A un quarto d'ora dalla fine Cabrini ha giocato l'ultima carta con l'ingresso di un'altra punta, Mauro, al posto di Parisi, ma ad andare più vicina al raddoppio è stata la Germania, con uno splendido calcio di punizione di Marozsan, la più talentuosa tra le tedesche, respinto solo dalla traversa. L'Italia chiude tra le prime otto d'Europa, con la consapevolezza di aver spaventato una delle grandi favorite del torneo. Buona la prova offerta dalle atlete in forza al Verona: capitan Gabbiadini è risultata ancora una volta tra le migliori in campo e chiude l'Europeo con due reti in quattro partite. La giovane Cecilia Salvai è la sorpresa della Nazionale Azzurra ed ha retto bene in difesa la forza d'urto delle tedesche. La neo-gialloblù è stata rilevata nel finale dall'altra gialloblù Federica Di Criscio, buona anche la sua prova.
Fonti: U.E.F.A. , F.I.G.C.
L'Ufficio Stampa