Giovedì, 21 Novembre 2024
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Calcio Femminile: riforme e partecipazione

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tavecchio thumb_medium200_236Il presidente della LND Tavecchio ha incontrato a Milano i club del Dipartimento Calcio Femminile. Un tavolo di lavoro sui grandi temi del movimento.
L'altra metà del calcio ha voglia di partecipare, di essere protagonista del presente ed artefice del proprio futuro. Un futuro più roseo per il calcio femminile che, con un importante cambio di passo sta costruendo le basi di un progetto che porti la disciplina alla sua necessaria affermazione. La Lega Nazionale Dilettanti ha assunto la regia di questo progetto realizzando, sin dall'istituzione del Dipartimento Calcio Femminile, una serie di interventi utili alla creazione delle fondamenta di una nuova casa per il football in rosa italiano. Un progetto ed un piano che siano più aderenti alle realtà del movimento, senza per questo lasciare da parte iniziative che possano renderlo più moderno ed internazionale, osservando con attenzione le esperienze di altri paesi nei quali il calcio femminile ha trovato da tempo la sua strada nel panorama sportivo. Con questi presupposti, uniti ad uno spirito di grande coesione, si è svolto lunedì a Milano, un incontro tra i club di calcio femminile ed il presidente della Lega Nazionale Dilettanti, Carlo Tavecchio, ispiratore stesso della riunione, dopo aver intercettato il desiderio di partecipazione delle società ad un piano globale di ristrutturazione dei campionati. Insieme al numero uno della LND, hanno preso parte al workshop il vicepresidente Antonio Cosentino (delegato da Tavecchio al coordinamento delle attività del Dipartimento Calcio Femminile), il presidente del CR Lombardia Felice Belloli ed il segretario generale Massimo Ciaccolini. La riforma delle competizioni nazionali sarà uno dei punti strategici per realizzare contemporaneamente l'ottimizzazione dei costi ed un innalzamento del livello tecnico delle squadre. L'ipotesi condivisa durante il faccia a faccia con le società prevede la riduzione della Serie A, da portare per il 2014/2015 a 12 formazioni, ed il varo dal luglio prossimo di una Serie B (al posto dell'attuale A2) di stampo "interregionale", con gironi composti su criteri di opportunità geografica e di facilitazioni logistiche per gli spostamenti. Da affrontare in modo deciso anche il nodo cruciale dei costi d'iscrizione, inaugurando delle procedure di dilazione dei pagamenti. A tal proposito Tavecchio ha annunciato la sottoscrizione di un accordo tra la Lega Nazionale Dilettanti ed il Microcredito per la concessione di piccoli fidi con tasso agevolato alle società. A questo si deve aggiungere la disponibilità della stessa Lega e della FIGC a stanziare dei contributi destinati all'organizzazione dei campionati, con conseguente riduzione degli impegni economici da parte dei club. Infine, ma non di minore importanza, il completamento del quadro istituzionale con l'elezione del consiglio del Dipartimento Calcio Femminile e del suo coordinatore: un percorso che si concluderà dopo le iscrizioni ai campionati della stagione 2013/2014. "Il movimento italiano del calcio femminile esce rafforzato da questo confronto - ha commentato Tavecchio al termine dei lavori - l'unità d'intenti e la straordinaria coesione che ho avuto modo di constatare sono segnali di maturità per questa disciplina. La Lega Nazionale Dilettanti ha sposato in pieno questa causa, dimostrando ancora una volta di essere una colonna portante del sistema calcio del nostro Paese, che ha nel proprio dna la capacità di tradurre idee in azioni concrete".

fonte: www.lnd.it

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Testata giornalistica registrata al Tribunale di Firenze il 15 settembre 2016  n. 6032.
Direttore Walter Pettinati - PROMOITALIA Editore.

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