Olympique Lione – Barcellona 4 - 1: e’ triplete!
- Maurizio Stabile
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BUDAPEST- Al “Ferencvàros Stadium”, l’Olympique Lione del Presidente Aulas, guidato in panchina da Reynald Pedros, che non perde da 33 partite, conquista la sua sesta Champions League, dopo Campionato e Coppa (3-1 sul Lille):
qualcosa di leggendario per il club francese, con un palmarès che non ha eguali, né in campionato (17 titoli), né in Europa (quarta Champions consecutiva, sesta totale ed un mondiale per club), dove nessuno riesce a contrastare lo strapotere delle pluridecorate regine d’Europa che hanno tantissime fuoriclasse, dall’attaccante olandese e campione d’Europa Lieke Martens, ala centrocampista Henry, fino alla Hegerberg pallone d’Oro.
E’ un Barcellona tramortito (assenza pesante quella della ex Lione Hamraoui) già nella prima mezz’ora del primo tempo: tanto basta a Hegerberg e compagne per annichilire le spagnole.
L’ungherese Marozsan apre le danze su assist dell’olandese Van De Sanden (due assist) e poi sale in cattedra la norvegese Pallone d’Oro Ada Hegerberg (classe ’95), che col sinistro o col destro non fa differenza per colei che è infallibile cecchino d’area di rigore (prima tripletta nella storia di una finale di Champions League).
Per il Barcellona, la rete della bandiera è della stella nigeriana Oshoala al 44’ s.t. Il capitano Renard alza la Champions e i festeggiamenti possono iniziare per le cannibali francesi.
Maurizio Stabile