Calciodonne Hall of Fame: Melania Gabbiadini
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114 Presenze in nazionale e 45 goal segnati, un palmares che conta 5 scudetti vinti (tutti con la maglia del Verona), 2 coppe Italia e 3 supercoppe. Eletta per 4 anni di seguito miglior calciatrice del campionato dall’AIC, Pallone Azzurro 2016, Pallone d’Oro di Calciodonne per ben due volte e per non farsi mancar niente, l’entrata nella Hall of Fame della FIGC lo scorso anno.
Per tutto questo un solo nome: Melania Gabbiadini, una delle più forti giocatrici italiane degli ultimi 20 anni (se non la più forte).
Un simbolo per tutto il movimento che, purtroppo, dopo gli europei dell’estate scorsa ha deciso di dire basta con il calcio. Il richiamo di un pallone però è irresistibile per chi ha vissuto di calcio per tanto tempo ed ecco allora che la n. 8 di Verona e nazionale decide di ripartire dal futsal e vestire la maglia della Noalese, squadra che milita nel campionato di A2. Non poteva che essere lei la prescelta per diventare la prima calciatrice italiana ad entrare nella Hall of Fame di Calciodonne.it
“Ricevere qualsiasi premio fa sempre piacere perché vuol dire essere riuscita a fare qualcosa di buono e importante. Nella mia carriera di soddisfazioni ne ho avute per fortuna tante e ne sono felice. Probabilmente il premio che mi ha emozionata di più è stato entrare a far parte della hall of fame della federazione, un riconoscimento ancora più importante degli altri, perché è un qualcosa che resterà per sempre.”
Entrata infatti nella H.o.F. della Federazione dopo Carolina Morace e Patrizia Panico, anche ora che ha smesso gli scarpini da calcio, eccola ricevere il premio più ambito anche da www.calciodonne.it, il sito creato da Walter Pettinati per dare visibilità ad un movimento che solo ora, con l’arrivo nel campionato di Fiorentina e Juventus, sembra raccogliere le vetrine che merita.
Calciodonne in passato aveva già premiato due volte Melania Gabbiadini con il Pallone d’Oro del campionato italiano. Una carriera ricca di successi e soddisfazioni sia personali che con la maglia del Verona e della nazionale.
“soddisfazioni ne ho avute eccome, le vittorie che ricordo per un motivo o per l’altro sono tante. A Verona ho vinto tanto in tutti questi anni e non posso dimenticare nessuna vittoria, come del resto neppure le sconfitte, che magari hanno impedito in quel momento di raggiungere degli obbiettivi, ma anche questo è il bello del calcio. In nazionale poi ho vissuto tanti momenti emozionanti. Ho avuto la fortuna di giocare quattro europei, qualcuno di questi è andato bene, altri meno, tante partite, tanti ricordi. E’ bello esserci stata.”
Dopo 4 premi consecutivi come migliore giocatrice del campionato italiano, ricevuti al gran galà dell’AIC, nel suo ultimo anno di calcio ha passato ideologicamente lo scettro a Barbara Bonansea, ex Torino e Brescia e ora Juventus che, guarda caso, di Melania ricopre lo stesso ruolo (attaccante esterna) ed è la stessa Meli ad incoronarla come sua erede.
“Oggi vedo tante ragazze con grandi qualità, anche molto diverse tra loro. In questo momento forse Bonansea mi ricorda i miei primi anni, quelli della grandi sgroppate in fascia a tutta velocità. E’ forse tra tutte quella che ha più caratteristiche simili alle mie.”
Rudy Trolli