Europeo: esordio shock per le Azzurre contro la Francia, sosteniamole senza fare polemiche inutili!
- Walter Pettinati
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Alle francesi basta un tempo per mettere al tappeto le italiane. Il risultato, 5-0 al termine della prima frazione, è frutto di una allarmante superiorità in tutti i reparti, ad iniziare dalle fasce dove le due francesi Cascarino e Diani riescono a saltare la propria avversaria con facilità mettendo in difficoltà il reparto contrale difensivo che poco può se non limitare i danni. La superiorità atletico-tecnica delle francesi ha shoccato la brava formazione italiana.
Si sapeva che sarebbe stato un esordio complicato per le azzurre ma non che vi fosse un divario così evidente.
La ghiotta occasione sprecata da Bonansea non avrebbe mai potuto fermare le più forti avversarie che, nella ripresa, grazie anche ad un'identità ritrovata dalla ragazze di Bertolini, hanno abbassato il ritmo che ha permesso alle azzurre di presentarsi pericolosamente in avanti segnando il gol della bandiera. In realtà le italiane hanno avuto altre occasioni ma ormai la gara era segnata nei primi 45 minuti.
Ho trovato ridicole le critiche indirizzate a caldo a Milena Bertolini.
Carolina Morace ha capito da subito l'inferiorità delle nostre. Katia Serra ha esordito la sua disamina tecnica puntando il dito su Milena Bertolini.
Le nostre ragazze hanno sviluppato enormi miglioramenti agonistico-tecnico e tattico. Il tempo a disposizione non poteva permettere al nostro movimento di serie A di raggiungere le performance di altri paesi come Olanda, Francia, Germania e Inghilterra, culturalmente da sempre avanti a noi.
Le prossime due gare sono alla portata della nostra Nazionale dove, sicuramente, le azzurre sapranno riscattarsi di questa bruttissima figura. L'Europeo è ancora tutto da giocarsi, ogni nazionale con i propri obiettivi. Bisogna crescere strada facendo cercando di passare il girone per ottenere il miglior risultato possibile, senza tanti sogni di gloria.
Pensiamo a fare giocare le nostre ragazze, infondiamo incoraggiamento e fiducia, sosteniamole. Sono vittime di un sistema vecchio e arretrato. Le critiche costruttive facciamole alla fine, quando serviranno idee utili e necessarie per far crescere il movimento. Che finora non ci sono state.
Walter Pettinati