Italia chiude in bellezza: 8; Svezia perde ma passa: 6.
- Marco Bedin
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Ultima partita del girone, con la Svezia con un piede nei quarti e l’Italia già eliminata.
Le azzurre partono fortissimo con la doppietta di Sabatino e chiudono il match sul finale con il gol di Girelli; i momentanei pareggi svedesi portano le firme di Schelin su rigore e Blackstenius.
Il 2-0 della Germania sulla Russia qualifica comunque la Svezia che affronterà nella fase a eliminazione diretta l’Olanda padrona di casa; l’Italia trova una vittoria inaspettata utile purtroppo solo per il morale.
Ultima partita in carriera per Melania Gabbiadini, che a 33 anni lascia il calcio giocato dopo una carriera piena di soddisfazioni.
Italia 8: esce a testa altissima da questo Europeo, che per come era cominciato, era difficile immaginare una fine così. A differenza della partita con la Germania, oggi l’Italia ha condotto il gioco e ha trovato all’ultimo una vittoria che alla vigilia era praticamente impossibile; brave le ragazze a sfruttare i punti deboli della Svezia. Rimane comunque un po’ di sfortuna, con Tucceri che è la 4a giocatrice infortunata in 3 partite…
• Giuliani 6: pochi interventi oggi. Sul rigore di Schelin è brava a intuire l’angolo ma non riesce ad evitare l’1-1
• Tucceri 7: in fascia si fa valere e si propone qualche volta in avanti. Da rivedere e rivedere l’assist splendido per il raddoppio di Sabatino, con il pallone servito con il contagiri. È costretta ad uscire dal campo al 60’ per infortunio muscolare, l’ennesimo per l’Italia in questo Europeo…(dal 60’ Giugliano 6: non era facile contro le possenti giocatrici svedesi, ma si guadagna la sufficienza in pagella)
• Di Criscio 6: saltata in velocità, atterra un po’ ingenuamente Blackstenius causando il rigore e in occasione del raddoppio della n.11, la sua marcatura non è perfetta. Non sarebbe una sufficienza piena, però si fa perdonare deviando in angolo il possibile 2-3 di Rolfö e con altri interventi decisivi è brava a limitare i danni
• Linari 6,5: va in difficoltà solo poche volte, nonostante il fisico più possente delle avversarie
• Guagni 7: la migliore Guagni vista all’Europeo. In fascia è un treno e la fermano poche volte quando parte. Favorisce l’1-0 di Sabatino crossando in mezzo la palla che poi la n.18 insacca sfruttando l’errore di Sembrant
• Rosucci 6: veniva da un periodo in cui la forma fisica non era molto buona, ma riesce comunque a rendersi utile per la squadra partendo da titolare in quest’ultima partita del girone (dall’84’ Carissimi S.V.: ultimi minuti per lei, che aggiunge forze fresche per mettere ancora di più alle corde la Svezia)
• Stracchi 7,5: partitone per la centrocampista del Mozzanica, che riceve anche il premio di “Player of the match”. Rispetto alle svedesi, corre il doppio e recupera moltissimi palloni
• Galli 6: giocatrice molto duttile, parte come laterale del centrocampo a 3 dell’Italia, per poi vestire senza problemi i panni del difensore centrale dopo l’infortunio di Tucceri
• Bonansea 8: strepitosa. Prestazione eccellente anche oggi, con Rubenson che non riesce mai a contenerla (come anche le altre giocatrici avversarie nei paraggi). Serve l’assist del 3-2 a Girelli e prova la conclusione un paio di volte senza però riuscire a trovare la gioia personale
• Sabatino 7,5: una doppietta alla Svezia che già al 37’ mette in chiaro che l’Italia vuole più che onorare l’impegno. Il primo è un gol da rapace d’area, il secondo è un tocco al volo fantastico che supera Lindahl e si insacca sul secondo palo (dal 77’ Girelli 7: le bastano 8’ per far esplodere di gioia i tifosi italiani, regalando a pochi minuti dal termine una vittoria meritata e sudata. È brava a trovare il tempo giusto per inserirsi e insaccare il 3-2 finale)
• Gabbiadini 17: dopo 17 anni, 5 scudetti, 3 Coppe Italia, 3 Supercoppe e 1 Pallone Azzurro, Melania Gabbiadini dice addio al calcio. Oggi è mancato solo il gol per rendere il giusto tributo a una delle migliori calciatrici italiane di sempre, inserita anche nella Hall of Fame, che ha sempre dato molto sia al Verona che alla Nazionale. Di Melania ce n’è solamente una, ma speriamo vivamente che un giorno troveremo altre giocatrici come lei
Svezia 6: inaspettatamente, viene sorpresa da un’ottima Italia. Trova due gol e diverse occasioni per chiudere la partita a suo favore, ma la fragilità difensiva incanala il match verso un unico risultato. Sabato è già ora di quarti di finale contro l’Olanda, una sfida tosta in cui non dovrà ripetere gli errori di oggi
• Lindahl 6: la difesa non la protegge abbastanza dagli attacchi italiani e si vede infilare tre volte senza poter fare nulla. È brava a negare il gol a Gabbiadini e Bonansea, entrambe a pochi metri dalla porta
• Andersson 6: la migliore del pacchetto difensivo, nel senso che è quella che soffre meno anche se perde Girelli in occasione del 3-2
• Ericsson 5,5: non marca benissimo Sabatino in occasione del 2° gol nonostante la differenza di fisico dovrebbe aiutarla; si riscatta con qualche buon intervento su Bonansea
• Sembrant 5: sbaglia in occasione del 1° gol cercando di stoppare una palla che andava solo allontanata, perde miseramente il duello con Sabatino e la ferma solo commettendo fallo
• Rubensson 5: a ognuna il suo incubo. La terzina si trova ad affrontare in fascia Bonansea (in splendida forma anche stasera) e va in difficoltà sotto tutti i punti di vista
• Schough 6: non è un duello facile con Guagni in fascia, ma non si comporta malissimo (dal 79’ Spetsmark S.V.: dopo pochi minuti che è entrata, l’Italia trova il 3-2 e si chiude di più, così non ha molti spazi da sfruttare)
• Seger 5,5, Folkesson 6: bene ma non troppo. Il primo tempo non si vede una manovra organizzata a centrocampo e questo costa a Seger la sostituzione all’intervallo; anche grazie ai minuti giocati in più, leggermente meglio Folkesson (per Seger, dal 46’ Dahlkvist 6: entra e si rende pericolosa due volte sfiorando il gol, con la palla che esce poco distante dalla porta di Giuliani)
• Asllani 6: non si comporta male il primo tempo, ma lungo la fascia trova un’ottima Tucceri che le rende la vita difficile (dal 46’ Rolfö 6,5: il suo ingresso è devastante per le Azzurre: assist, corsa e gol sfiorato in ben due occasioni)
• Schelin 6,5: realizza il gol su rigore per il momentaneo 1-1 e offre molti spunti in attacco. Il secondo tempo è spostata in fascia per l’ingresso di Rolfö e corre molto anche lì
• Blackstenius 7: la migliore della Svezia, è la giocatrice che mette più in difficoltà l’Italia; guadagna il rigore, pareggia insaccando i 2-2 e colpisce anche un palo clamoroso che poteva ribaltare il risultato.
Terna arbitralev • Esther Staubli (Svizzera) 6: qualche sbavatura, ma non troppe. Giusta la chiamata sul rigore perché è netta la trattenuta di Di Criscio
• Belinda Brem (Svizzera), Sanja Rodjak Karšić (Croazia) 6
TOP 11 (3-4-3)
• Giuliani 6: pochi interventi oggi. Sul rigore di Schelin è brava a intuire l’angolo ma non riesce ad evitare l’1-1
• Tucceri 7: in fascia si fa valere e si propone qualche volta in avanti. Da rivedere e rivedere l’assist splendido per il raddoppio di Sabatino, con il pallone servito con il contagiri. È costretta ad uscire dal campo al 60’ per infortunio muscolare, l’ennesimo per l’Italia in questo Europeo…
• Linari 6,5: va in difficoltà solo poche volte, nonostante il fisico più possente delle avversarie
• Guagni 7: la migliore Guagni vista all’Europeo. In fascia è un treno e la fermano poche volte quando parte. Favorisce l’1-0 di Sabatino crossando in mezzo la palla che poi la n.18 insacca sfruttando l’errore di Sembrant
• Bonansea 8: strepitosa. Prestazione eccellente anche oggi, con Rubenson che non riesce mai a contenerla (come anche le altre giocatrici avversarie nei paraggi). Serve l’assist del 3-2 a Girelli e prova la conclusione un paio di volte senza però riuscire a trovare la gioia personale
• Stracchi 7,5: partitone per la centrocampista del Mozzanica, che riceve anche il premio di “Player of the match”. Rispetto alle svedesi, corre il doppio e recupera moltissimi palloni
• Dahlkvist 6: entra e si rende pericolosa due volte sfiorando il gol, con la palla che esce poco distante dalla porta di Giuliani
• Schelin 6,5: realizza il gol su rigore per il momentaneo 1-1 e offre molti spunti in attacco. Il secondo tempo è spostata in fascia per l’ingresso di Rolfö e corre molto anche lì
• Blackstenius 7: la migliore della Svezia, è la giocatrice che mette più in difficoltà l’Italia; guadagna il rigore, pareggia insaccando i 2-2 e colpisce anche un palo clamoroso che poteva ribaltare il risultato.
• Sabatino 7,5: una doppietta alla Svezia che già al 37’ mette in chiaro che l’Italia vuole più che onorare l’impegno. Il primo è un gol da rapace d’area, il secondo è un tocco al volo fantastico che supera Lindahl e si insacca sul secondo palo
• Rolfö 6,5: il suo ingresso è devastante per le Azzurre: assist, corsa e gol sfiorato in ben due occasioni
Marco Bedin