Buon anniversario, calcio femminile!
- Lucia Pirola
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Inghilterra, 1922: periodo post-prima guerra mondiale. In quegli anni, per sopperire alle assenze degli uomini impegnati al fronte, molte donne inglesi venivano impiegate in attività come lavorare nelle numerose fabbriche distribuite sul territorio. Una di queste fabbriche era la “Dick Kerr”, stabilimento che produceva munizioni, nella città di Preston.
É proprio all’interno di tale fabbrica che nacque la squadra di calcio femminile delle “Signore Kerr”: molte donne occupate nel lavoro operaio passavano il tempo durante le pause pranzo giocando a calcio, finendo così per sviluppare una passione e un’abilità tale da inaugurare le sorti di uno sport che, tra alti e bassi, lotta tutt’oggi per affermarsi nel panorama mondiale.
Si può dire che il calcio femminile attuale debba gran parte della sua fortuna proprio alla squadra delle “Dick, Kerr’s Ladies”, che nel 1922 esaltò le masse inglesi –e non solo-, portando il calcio femminile in sempre più stadi e sempre più stati, incontrando grandi entusiasmi e una quantità sorprendente di tifosi e spettatori.
Bisogna tuttavia aggiungere ulteriore precisione alla storia delle Signore Kerr. La fortuna della squadra di operaie di Preston trova conferma con l’apertura del tour in America: è il settembre 1922, più precisamente il 24, e la determinazione di queste donne, che continuavano ad allenarsi e a giocare “sottobanco”, a causa del divieto di utilizzare i campi da calcio per partite femminili, trova finalmente riconoscimento nell’organizzazione di un tour oltreoceano.
Il tour avrebbe dovuto avere inizio in Canada, ma pochi giorni prima dell’arrivo della squadra inglese fu emanata la notizia che non erano più ben accette nel paese che doveva ospitarle. La storia volle perciò che le Signore Kerr passarono il confine per raggiungere gli Stati Uniti, in New Jersey, dove disputarono il primo match con la FC Paterson, formidabile squadra maschile, contro cui conseguirono una delle uniche due sconfitte di tutto il tour americano. Le partite seguenti infatti, disputate contro i New Bedford Whalers, il New York Football Club, il Baltimore Soccer Club, e i J&P Coats, Washington Stars, e i Fall River Marksmen portarono unicamente vittorie e pareggi.
Dopo il match contro i Fall River, partita che finì in pareggio, un giornale locale riportò: “Il risultato non rende assolutamente quanto queste donne inglesi siano brave nel gioco della loro patria. E neanche i fan presenti alla partita possono esprimere precisamente quanto esperte fossero le giocatrici, che incontravano una squadra formata dai calciatori uomini più forti di tutto il paese”.
È quindi lecito celebrare questa ricorrenza come una sorta di anniversario, e ricordare le grandi imprese delle “Kerr Ladies” come iniziatrici della tradizione di calcio femminile europeo che tutt’oggi portiamo avanti con caparbietà e determinazione.
Lucia Pirola