Seguendo quelle che furono le orme dell’esploratore Cristoforo Colombo, anche la redazione di calciodonne.it ha deciso di sbarcare in America è di raccontarvi uno dei campionati più emozionanti e pieni di talenti nel panorama del calcio femminile: la National Women’s Soccer League. La nostra intenzione è quella di fornirvi i resoconti e le statistiche di tutte le partite e farvi gustare alcune delle migliori giocate delle campionesse militanti nella lega Americana, cercando inoltre, seppur con un po’ di amarezza, di evidenziare quelle che sono le differenze purtroppo abissali tra la nostra serie A e la NWSL, presentare le squadre e intervistare le calciatrici; ma andiamo con ordine, partendo dalla brevissima storia di questa lega.

Buon secondo compleanno!
Nonostante siano presenti club con un tasso qualitativo elevatissimo, questa lega compirà ad aprile appena due anni: infatti, la NWSL è nata dalle ceneri di quella che anni fa era conosciuta come WPS (Women’s Professional Soccer); a causa di contrasti interni tra i vari club, la WPS fu costretta a chiudere i battenti per poi essere, di fatto, riaperta l’anno passato con il nome appunto di NWSL. Composta in origine da 8 club, la lega Americana ha visto, da quest’anno, l’ingresso dei neonati Houston Dash, portando il totale dei club che si contenderanno il titolo a 9.
Caccia ai Portland Thorns.
Seppur alla nascita della NWSL furono creati ben 4 nuovi club su 8 rendendo quindi inizialmente difficile una previsione su chi partisse favorito, molti dopo il Draft (il “calcio mercato” americano, vedi paragrafo successivo) scommisero sui Portland, dove militavano attaccanti di grande talento come Alex Morgan e Christine Sinclair, senza dimenticare la classe di Tobin Heath a centrocampo. Alla fine furono proprio i Thorns ad aggiudicarsi la vittoria finale, seppur con diverse difficoltà, la maggiore delle quali portata dai Western New York Flash , i quali però uscirono sconfitti dalla finale dei play off con un netto 2-0. E quest’anno? Sicuramente i Portland Thorns e i Western New York Flash partiranno favoriti ma occhio ai vari Boston Breaker o Sky Blue e, perché no, ai neonati Houston Dash.
College Draft.
Come ogni sport americano che si rispetti, anche nel calcio femminile esiste il Draft. Per chi non conoscesse questa particolare forma di “mercato”, basti pensare a quando da piccoli al parco si faceva la conta per decidere i giocatori che avrebbero formato le due squadre, le modalità sono simili; infatti le squadre hanno turni di “pesca” delle giocatrici (i club possono decidere anche di scambiarsi questi turni) e così, una alla volta, le squadre decidono chi prendere per poi ricominciare da capo. Quest’anno, al contrario del 2013, solamente le ragazze del college potevano essere scelte nel draft; Crystal Dunn è stata quella ad avere il privilegio di essere la “first pick” da parte dei Washington Spirt. Ragazza che in patria viene considerata un “enfant prodige”, ma che in realtà in nazionale ha dimostrato ben poco di quello che dovrebbe essere questo presunto talento; a seguire sono state scelte Keali Ohai e Julie Johnston, rispettivamente da parte dei Houston Dash e dei Chicago Red Stars, entrambe ottime protagoniste dell’ultima edizione dei mondiali con le nazionali minori. Vedremo cosa queste ragazze, insieme a tutte le altre 33 “pescate” nel draft, potranno dare ai rispettivi club.
Ultime Informazioni.
Per chi volesse informarsi fin da subito in modo più approfondito sulla NWSL, questo è il sito ufficiale http://nwslsoccer.com/ ; per il resto bisogna solamente aspettare il 12 Aprile , quando gli Houston Dash e i Portland Thorns apriranno ufficialmente le ostilità.
Non resta che dire “che vinca il migliore”!

Mattia Gianessi
(calciodonne.it)
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