Napoli femminile, una domenica da dimenticare
- Redazione
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Giornata da dimenticare per il Napoli femminile, non tanto per la sconfitta beffa maturata nell'ultimo secondo del recupero ma per l'atteggiamento inusuale di un suo dirigente e di una calciatrice che non è passato inosservato al Giudice Sportivo che ha sanzionato dirigenti e società.
I fatti
Domenica alle ore 14.30 si gioca l'attesa gara tra il Napoli femminile e la Sampdoria. Uno scontro diretto per la zona medio bassa della classifica. La partita si gioca con la giusta determinazione e agonismo da parte di entrambe le formazioni.
Il clima si infiamma sull'espulsione di Paola Di Marino (1 giornata), a mio avviso giusta perchè la capitana entra sulla palla di piatto e prende anche l'avversaria.
Successivamente, viene espulsa, giustamente, Marie Aurelle Awona per fallo da ultima donna. (1 giornata)
La beffa arriva al 96° quando il Napoli, in campo con 8 ragazze, in quanto Corrado era momentaneamente uscita con i sanitari partenopei, subisce la sconfitta.
Sconfitta che non è stata accettata dal passionale DG Nicolino Crisano (Inibizione fino al 02/01/2022), entrato sul "campo di giuoco - riporta il CU del GS - rivolgendo gravi espressioni offensive nei confronti del Direttore di gara, contestando l'operato arbitrale con accuse di parzialità; continuava in tale atteggiamento fino all'ingresso degli spogliatoi degli Ufficiali di gara, tentando l'aggressione fisica, evitata solo per l'intervento di altre persone, impedendo per alcuni minuti che gli Ufficiali di gara potessero accedere al loro spogliatoio. Per il clima determinatosi gli Ufficiali di gara lasciavano l'impianto sportivo sotto scorta".
Per questo deludente comportamento il Sig. Crisano è stato rimosso dal suo incarico.
Sceneggiata che, forse, ha indotto la calciatrice Jaimes Florencia Soledad a "rivolgersi al Direttore di gara con espressioni offensive, a distanza ravvicinata e senza rispettare le adeguate distanze da protocollo covid." (3 giornate di squalifica).
La società del presidente Carlino viene multata di 4.500 € per "Per aver introdotto e utilizzato prima dell'inizio della gara materiale pirotecnico (batteria cinese) non consentito e potenzialmente pericoloso.
Per aver inoltre il personale addetto, a fine gara, aperto il cancello che dalla tribuna permetteva l'accesso al terreno di giuoco consentendo così la grave aggressione di un Dirigente nei confronti del Direttore di gara
(vedi sanzione nei confronti del Dirigente). E per avere, a fine gara, propri sostenitori (circa una decina) colpito il Direttore di gara con getti d'acqua dalle bottiglie di plastica e con sputi che lo attingevano al volto e in varie parti del corpo; sputi venivano indirizzati anche nei confronti degli AA1 e AA2, fortunatamente senza attingerli. Tutto questo mentre rivolgevano alla terna arbitrale gravi espressioni intimidatorie, minacciose e offensive. Sanzione così determinata in ragione della manifesta violazione della misura di contenimento della pandemia da Covid-19."
La (piccola) tifoseria al seguito delle gare casalinghe del Napoli femminile non è facile da gestire e, anche in passato, si è resa protagonista di comportamenti antisportivi. Sono state provate diverse soluzioni ma senza esito. Non credo che la responsabilità oggettiva della società posso risolvere la questione, che invece dovrebbe essere assegnato alle Forze dell'Ordine. Comportamenti inaccettabili.
C'è chi invoca il ritorno utopico del mitico Italo Palmieri, fondatore e storico DG del Napoli calcio femminile. Uomo di sport, assertivo e capace di gestire ogni situazione. Il presidente Carlino ha scelto altre strade che hanno portato ad una gestione scellerata e senza fondamenti calcistici. Può però vantarsi di aver incrementato il turismo in Campania. In 4 anni sono state formate 4 formazioni diverse con un grande e inutile dispendio economico, visto i risultati.
L'anno prossimo, se in questo campionato la società riuscirà a galleggiare in serie A (io glielo auguro), dovrà ricostruire l'intera squadra e i relativi settori giovanili per riconquistare l'immagine e la credibilità locale che il vero calcio napoletano merita.
Walter Pettinati