RAVENNA - Ha scelto il modo più originale e speciale per siglare la sua prima indimenticabile rete in Serie A, Donata Pancaldi. Scoccava il minuto 28 della ripresa quando il capitano del San Zaccaria ha tirato fuori dal cilindro una meravigliosa rovesciata su azione da corner infilando la sfera nell’ angolino alla destra del portiere Penzo. Rete del pareggio 2 a 2 contro il Tavagnacco ed esplosione di gioia col travolgente abbraccio delle compagne per questo suo primo centro in massima serie: “Come sempre abbiamo provato lo schema su calcio d’ angolo ed è riuscito bene –racconta entusiasta Donata - ma mai al mondo pensavo di segnare un gol cosi, in acrobazia. Segnare porta sicurezza e convinzione: mi mancava il gol, mi ha caricata. Dopo aver segnato ho provato mille emozioni contrastanti: le compagne addosso, il pianto liberatorio e la felicità immensa per aver aiutato la squadra a portare a casa un risultato positivo”. Come nei tre precedenti confronti anche sabato scorso la sfida al cospetto delle friulane si è conclusa con un pari combattuto e pieno di emozioni: le biancorosse hanno consolidato il sesto posto con 16 punti a metà strada tra le 4 big fuggitive e la zona retrocessione, una posizione di relativa tranquillità: “ Finora la squadra sta andando bene, ci sono qualità e voglia di fare in gruppo. Stiamo lavorando molto sul gioco collettivo, c’è da crescere ancora molto, ma siamo sulla buona strada”. Nelle prossime due gare il San Zaccaria avrà occasione di incrementare il suo bottino davanti a Res Roma e Pink Bari, due avversarie dietro in classifica ma sempre toste da affrontare: “Queste prossime partite sono impegnative e sicuramente importanti – dichiara Pancaldi – dovremo cercare di ottenere più punti possibili, perché si tratta di scontri diretti”.

Questa per il capitano numero 6 biancorosso è la sesta stagione tra le fila del San Zaccaria, di cui è diventata una bandiera: “Ancora un bilancio vero e proprio di questo campionato non riesco a darlo. Quest’ anno mi sono ritrovata a rimboccarmi le maniche più di una volta. Ma si dice che i sacrifici prima o poi vengono ripagati e quindi sono pronta e determinata al punto giusto per portare la mia squadra più in alto possibile e per togliermi tante soddisfazioni –termina Donata, classe ’89- ormai sono in questa società da sei anni ed è come se in campo e al campo fossi a casa mia. Ciò mi dà comunque importanza, valore e dimostra ancora una volta che bisogna sempre credere in ciò che si fa”.

Ivan Zannoni
calciodonne.it