“Siamo nel paradiso del calcio, qui siamo professioniste” Giuliani e Salvai raccontano la nuova Juve
- Lucia Pirola
- Stagione 2017-2018
- Serie A news
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“Entrare a vinovo è come entrare in una bolla, siamo nel paradiso del calcio. Qui si respira un’aria diversa” dichiara Cecilia Salvai, difensore classe 1993, arruolata nella Juventus dopo un anno a Brescia e un passato a Torino. La accompagna Laura Giuliani, portiere ventiquattrenne reduce da 5 stagioni in Germania. La location è il verde prato del campo sportivo di Aymavilles, nei pressi di Aosta, dove le giocatrici della Juventus stanno trascorrendo i giorni di ritiro pre stagionale.
Si sentono in una dimensione tutta nuova, mai sperimentata, che profuma di consapevolezza e professionalità, in pieno stile Juventus. “La professionalità e le strutture fanno veramente la differenza, insieme allo staff: la società fa veramente tantissimo. Disponi delle basi per concentrarti e lavorare sulla partita, e fare bene il tuo lavoro” – conferma Giuliani. È proprio lei infatti a testimoniare quanto il nuovo progetto bianconero porti una rivoluzione nel calcio femminile, che aspettava da tempo un investimento così ingente come quello che sta mettendo in pratica la Juventus: “In questa società ho trovato molto più di quello che ho trovato all’estero in questi anni: ho giocato 5 anni in Germania e a livello di strutture, organizzazione e preparazione dello staff ritrovo molto di più di quello che ho lasciato. Qua siamo professioniste, solo non a livello ufficiale, perché a livello di trattamento e di società non ci manca proprio nulla.”
Modelli da seguire? Ad ognuno il suo: Cecilia nutre una stima infinita per l’ex compagna di reparto Roberta D’Adda, mentre vorrebbe rubare la grinta e la determinazione di Sara Gama, altra compagna a Brescia che ritrova al suo fianco alla Juventus. Laura Giuliani, forte delle sue esperienze all’estero, subisce invece di più il fascino internazionale: “una calciatrice che stimo a livello caratteriale è Ada Hegerberg: è molto grintosa, fisicamente è fortissima, molto formata. Hope Solo è il mio modello, per il modo di stare in porta, mentre mi piace molto la tranquillità della Lindahl, portiere del Chelsea e della nazionale svedese. Secondo me il portiere perfetto è un mix tra Hope Solo e Lindahl”.
Le speranze sono tante e grandi, da parte di ogni giocatrice con il proprio bagaglio di esperienze passate e sogni futuri. Cecilia Salvai viene da Brescia, squadra che può vantare una tifoseria tra le più appassionate di tutta la serie A, in grado di trasmettere calore e supporto creando cori per ogni singola giocatrice nell’arco di una partita: “Hanno subito inventato un coro ad hoc anche per me – dice Cecilia -, ogni giocatrice aveva il suo coro, e questo mi ha fatto molto piacere: nonostante fossi nuova me ne hanno subito trovato uno, hanno un sacco di fantasia! Posso solo dire grazie per il loro supporto, mi ha fatto davvero molto piacere”.
Hanno tutti le idee molto chiare, lì a : il lavoro non manca, i progetti nemmeno. Di lì a poco fa il suo ingresso in campo Rita Guarino, che prepara il campo per gli esercizi, ed entrambe le ragazze non hanno dubbi: “Il dettaglio fa la differenza –dichiarano-: lavorare nel particolare, come sta facendo anche Rita, può farti arrivare lontano”.
Lucia Pirola