Ieri abbiamo affrontato il problema del calcio femminile e credo di tutto lo sport dilettantistico di supportare le trasferte sulle Isole e in particolare in Sardegna. Un problema che coinvolge anche le società isolane che devono affrontare le trasferte sulla penisola. Se è pur vero che le società sarde e siciliane godono dei contributi regionali, elargiti a fine stagione è anche vero che le società sarde che partecipano al campionato di serie B girone A sono chiamate a far fronte a 12 trasferte dall'isola verso la penisola contro le 2 trasferte sull'isola delle società avversarie. Ho affrontato questa problematica con Giovanni Nurchis, responsabile del settore femminile del Villacidro, storica società sarda che ha rinunciato ad iscriversi al campionato nazionale di serie B e che si è aperta al calcio maschile con una squadra che milita in 2° categoria, invertendo le tendenze del momento.

"Sono consapevole - dice Nurchis - che le società del continente sono gravate di costi esosi per venire in Sardegna, ma non vi dimenticate che pure noi abbiamo da sostenere dei costi eccessivi per poter far giocare le nostre ragazze a calcio femminile. A fine stagione abbiamo un contributo regionale che serve per coprire i costi delle trasferte che in media si aggirano sui 50.000€ ma non abbiamo sconti sulle spese dei viaggi che dobbiamo sostenere per fare attività. Quest'anno abbiamo organizzato un campionato di serie C a tre squadre: Villacidro, Torres e Arcidano in modo da fare attività e passare al campionato nazionale. Di ragazze tecnicamente promettenti in Sardegna ce ne sono, basta guardare le due Under 16 (Cocco Mayla Laura - villacidro - Ladu Maria Grazia - Torres -) convocate in Nazionale ma bisogna farle giocare. E' un problema - continua Nurchis - che coinvolge tutto lo sport. Dovremmo trovare una soluzione per tutti, così si penalizza la pratica dello sport e del turismo! La mia idea? dovrebbe intervenire il CONI... magari facendo una convenzione con le aziende di trasporto per agevolare i trasferimenti di tutte le società sportive sul territorio italiano."

L'idea del dirigente sardo mi è piaciuta particolarmente, le compagnie aeree fanno prezzi speciali per volare da una nazione all'altra perchè non accettare un convenzione nazionale a sostegno di tutto lo sport? le linee ferroviarie potrebbero avvicinare lo sport così come le aziende di autobus offrendo i loro servizi a prezzi speciali ma servono convenzioni stilate dall'alto e non dai singoli club.
Perchè non utilizzare questo suggerimento per collegare e avvicinare tutto lo sport e facilitare la pratica sportiva su tutto il territorio?

Walter Pettinati