Il Brescia, con l'intento di tutelare la sua calciatrice Daniela Sabatino, invia una lettera alla DCF per spiegare le giuste motivazioni atte a rivedere l'assegnazione del titolo di capocannoniere della Serie A stagione 2010-2012. Non mi prolungo ed evito di fare una nuova premessa personale sulla vicenda e publico la lettera redatta dalla Società Brescia e inviata per email PEC alla DCF. Speriamo che il Commissario Straordinario Dott. Tavecchio prenda nota di quanto segue e si adoperi per fare chiarezza e giustizia.

Dopo aver consultato vari esperti e appurato che da parte della Divisione CalcioFemminile, non c'è l'intenzione di rimediare al grave errore commesso nel premiaresoltanto Patrizia Panico con il titolo di capocannoniere 2010/11 con 26 gol, siamo achiedervi la revisione della decisione, nonché l'assegnazione "ufficiale" del premio"anche" alla calciatrice Daniela Sabatino.Tutto ciò considerando che:-L'arbitro sui referti non è tenuto a annotare l'autore del gol, ma soltanto lasquadra. Dunque il referto in nostro possesso parla di gol della Torres, noncapiamo come sia possibile dopo aver visto il video del gol assegnare la retealla Panico-Il video del gol in possesso della società Mozzanica documenta palesementeche Patrizia Panico in quel match ha messo a segno soltanto due reti e nontre.-Il sito football.it ha cambiato la classifica marcatrici dopo aver appurato chela Patrizia Panico aveva messo a segno 25 e non 26 reti-La calciatrice Marianna Rota ha in più occasioni dichiarato di aver messo asegno quella rete-La decisione è revocabile e il premio si può assegnare anche in un secondomomento ad entrambe le calciatriciVisti i motivi di cui sopra, siamo a chiedervi:- la revisione dell'assegnazione del premio, e la conseguente comunicazioneufficiale di assegnazione del premio a Sabatino e Panico a pari merito con 25reti.-la modifica sull'albo d'oro che viene consegnato annualmente alle società.-la consegna di un'ulteriore coppa alla calciatrice Daniela Sabatino.Tutto ciò lo chiediamo non per motivi futili di protagonismo o manie digrandezza, ma perché per un errore dell'ufficio stampa della divisione, si vaa sottrarre alla legittima vincitrice, un premio. E considerando i sacrifici e ilsudore che queste ragazze versano sui campi, un errore banale e futile di unimpiegato della divisione non può vanificare tali sforzi. Per onestàintellettuale e morale il premio è da dividere.Attendiamo una risposta positiva, altrimenti saremo costretti come BresciaFemminile a ricorrere presso gli uffici giudiziari competenti.

Cordiali saluti
Giuseppe Cesari