Il Derby contro il Castelfranco, aldilà del fatto del "campanile" è molto importante: per noi per continuare a sperare e rincorrere il vertice della classifica e per loro per allontanarsi dalla zona retrocessione.
Dopo il maltempo che abbiamo avuto fra venerdì e sabato il campo Martini, eccetto una pozza di acqua al centro, è perfetto. La Scalese scende in campo con il solito 4-2-4 con Casini fra i pali, Baldini e Spagna difensori centrali, sugli esterni Lucente a destra e a sinistra Ceci.
Centrocampo con Cavicchi e Cacciatori sorretti lateralmente Bachi e Baldi. In avanti veniamo supportate da Fenili panni Panicucci Il Valdarno ci rispondo con un 4-3-3. La gara inizia con molto pressing a centrocampo e per 15 minuti non rileviamo azioni importanti.
Poco dopo su calcio d'angolo in Castelfranco passa in vantaggio. Ora dobbiamo fare gioco ma non ci riusciamo per demerito nostro e un po' per merito degli avversari, le uniche occasioni del primo tempo le abbiamo anche noi su calcio d'angolo che la Fenili gira bene facendo la barba al palo e Ceci che a porta vuota non riesce tirare dentro.
Nel secondo tempo la musica cambia; il Castelfranco a difendersi cercando di ripartire in contropiede e noi che cerchiamo di fare la partita. In diverse occasioni ci riusciamo creando delle situazioni molto pericolose. Mi ricordo due occasioni clamorose Con Panicucci e poi con Ceci che non riescono a mettere la palla in goal.
Penso che la migliore del Castelfranco sia stato il portiere e questo spiega un po' tutto. E comunque io sono convinto che chi vince ha sempre dei meriti e noi non cerchiamo scusanti di nessun tipo. Fino a che la matematica non ci condanna siamo obbligati a lottare e onorare la maglia azzurra. E se non ce la faremo ci riproveremo l'anno prossimo.

CF Scalese