Intervista a Valeria Catania
- Mario Merati
- Stagione 2010/2011
- Interviste
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piccola, strutturalmente parlando, ma GRANDE sotto l'aspetto umano e sociale, che ha, sin dalle sue origini nell'ormai lontano 1994, contemplato nel suo DNA alcuni importanti e meravigliosi valori come il coraggio, la forza, la moralità, il carattere e, non ultimo, l'amore per la gioventù, pregi che hanno accompagnato tutte le componenti della Società, giocatrici in primis, in un percorso sportivo che, anno dopo anno, ha dato i suoi buoni frutti e condotto questo gruppo, che la Presidente Catania definisce amorevolmente FAMIGLIA, al prestigioso traguardo della serie A.
Un sogno coltivato per tantissimi anni, trasformato in una realtà che ha portato in alto il nome della Sicilia e di tutto il Sud d'Italia.
Ho posto alla Presidente Valeria Catania alcune domande che credo possano illustrare meglio questo cammino, percorso "mano nella mano" con suo marito, ora General Manager e allenatore della squadra, le sue speranze, le sue emozioni, la sua infinita passione verso uno sport che ha dato a lei e a tante ragazze un motivo di speranza per un futuro di vita migliore.
Seguono domande e risposte.....
Mario Merati
1. Come è nata l'idea di fondare una Società di Calcio femminile e quali sono stati i vostri obiettivi?Nel 1996 mio marito faceva parte della dirigenza di una squadra di calcio di serie D maschile. Un giorno si presentarono un gruppo di ragazze e chiesero se la Società fosse stata disponibile creare un settore femminile.
Erano ragazzine alle quali non si poteva dire di no! Nei loro occhi si leggeva una grande voglia di riscatto sociale (alcune provenivano da ceti meno abbienti o frequentavano centri sociali), e per ottenerlo avevano scelto ciò che sapevano fare meglio: GIOCARE A CALCIO.
D'altronde era un progetto che ci balenava in testa da qualche tempo, coniugare sport e sociale ci sembrò la cosa giusta.
L'anno successivo fondammo l'Orlandia 97, partecipando ai campionati di calcio a 5. Nel 2002/2003 la Società decise di partecipare al Campionato regionale di Serie C.
2. Quali sono state le iniziali difficoltà..di carattere economico, sociale, di mentalità....
Inizialmente le difficoltà maggiori furono quelle di cercare di far capire, soprattutto alle famiglie, che il calcio femminile è uno sport come tanti altri, e che non è prettamente maschile. Luoghi comuni che col tempo si sono in parte attenuati. Oggi contiamo, oltre che sulla 1^ squadra, anche su un gruppo di circa 30 ragazzine che partecipano al Campionato Primavera ed al campionato serie C riserve.
3. Pensi che sia più difficile CREARE una Società sportiva al femminile nel meridione nei confronti delle regioni centro-settentrionali..ed eventualmente quali sono le cause?
Sicuramente al centro nord la mentalità è diversa! Forse anche lì inizialmente non fu facile, ma quella "non cultura" è stata sicuramente superata qualche anno prima che da noi al Sud. Lo dimostra il fatto che su un campionato di serie A a 14 squadre, ben 13 sono localizzate da Roma in su. Mi auguro che sulla scia dell'entusiasmo che l'Orlandia 97 può portare, nascano tante Società di calcio femminile che sappiano trasmettere sani valori.
4. Cosa ne pensi di questa avventura nel massimo campionato di serie A, quali le difficoltà incontrate sul campo e fuori?
E' una avventura straordinaria, il confronto con le migliori atlete italiane è, per le nostre ragazze, motivo d'orgoglio. Un sogno che si è avverato! Le difficoltà maggiori sono state quelle dell'impatto con il massimo campionato. Ritmi più alti, livello tecnico ottimo e difficoltà iniziali di adattamento.
5. Quali pensi siano in generale i problemi che assillano il Calcio Femminile in Italia e quali siano le eventuali soluzioni?
Credo che i problemi maggiori siano determinati dalla poca professionalità ad ogni livello! La LND ci considera l'ultima ruota del carro. Inoltre mancano iniziative per far si che si possa vendere un prodotto sano ed originale, manca pubblicità. Infine, ho la netta sensazione che molti addetti ai lavori siano contenti di volare basso!
6. Quali sono per te i più importanti VALORI che devono essere presenti nello SPORT...in riferimento anche a quelli della vita comune..quali correlazioni possono esistere?
Sana moralità, lo sport è vita ed in quanto tale contempla sia per chi lo pratica, sia per chi lo gestisce rispetto verso le singole individualità .
7. Ci racconti un aneddoto simpatico?
Un episodio che ci diede una spinta d'orgoglio per raggiungere i risultati di oggi:
Nel primo campionato di serie C fummo, nostro malgrado, vittime di un errore del Comitato Regionale che ci sanzionò con la sconfitta a tavolino per aver schierato due calciatrici squalificate. Nessuno sapeva della squalifica in quanto l'arbitro aveva preso una decisione a fine gara senza notificare alcun provvedimento, ed inoltre, a causa di un problema tecnico, il Comunicato Ufficiale non fu pubblicato se non 15 giorni dopo.
Contro questa ingiustizia mettemmo in atto una forma di protesta che ci fece conoscere dai media di tutto il mondo. Decidemmo di entrare nel Guinness dei Primati come la squadra di calcio femminile ad aver subito più goal.
La gara successiva contro l'ultima in classifica finì con il punteggio di 127 a 0 con le ragazze dell'Orlandia che realizzarono ben 110 autoreti. Fu una notizia ripresa dall'Ansa e qualche tempo dopo ci ritrovammo anche sui cruciverba della settimana enigmistica.
Valeria Catania
Presidente dell'Orlandia 97