VOGLIAMO SCOMMETTERE su ALICE DE VAL?
- Walter Pettinati
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La leadership della Graphistudio Pordenone nel girone B del campionato di serie A2, mi ha portato a intervistare una delle protagoniste della società friulana che punta, dalla scorsa stagione, al gran salto di categoria. L'organico annovera atlete di valore, ben suddivise tra calciatrici d'esperienza, conosciute da tutti, e giovani dal futuro certo. Scegliere una di quest'ultime, per un'intervista, sarebbe stato un compito arduo, facilitato, però, dalle parole di un mister avversario, con il quale mi stavo confrontando sulle tante atlete Italiane di buone speranze, che mi ha sorpreso e incuriosito, esclamando: "Vuoi scommettere su Alice De Val?!" ... e così ho contattato la bionda nero-verde per conoscerla meglio.
Alice De Val è una ventenne universitaria, gentilissisma, semplice e riservata, che ama giocare a calcio e riesce a combinare la sua attività sportiva con lo studio, il divertimento e i suoi hobby. Nel calendario Graphistudio oscura i trentun giorni di Luglio con eleganza e fascino. Gli faccio i miei complimenti per la foto del calendario, lei ringrazia con semplicità e passiamo all'intervista. Alice, presentati ai lettori di calciodonne, quando hai iniziato a giocare a calcio? Ho iniziato a giocare a dieci anni, con il Condor, che è la squadra di Azzano Decimo (Provincia di Pordenone) il paese in cui abito. Avrei sicuramento iniziato prima, ma i miei genitori non volevano assolutamente farmi giocare a calcio. Ho provato tanti sport fra cui ginnastica artistica, nuoto, tennis ma nessuno mi piaceva, e quindi, alla fine si sono convinti a farmi provare, con la certezza che prima o poi mi sarei stufata...ma si sbagliavano....
Quale ruolo hai ricoperto nei primi anni di "calciatrice"? Ho sempre fatto l'attaccante centrale... sia con il Condor sia con il Pasiano con il quale ho disputato il campionato di serie C e serie B.
Quando sono arrivate le prime Vittorie e soddisfazioni personali? Con il Pasiano, abbiamo vinto il campionato di serie C e conquistato la promozione in serie B e la Coppa Regione. In quell'anno ho segnato 25 reti contribuendo alla promozione.
Hai avuto esperienze con la Nazionale? Sono stata convocata una volta, con l'under 17 per uno stage. Diciamo che è stata una bella esperienza, però io provenivo dal campionato di serie C, e in ritiro ho trovato giocatrici che avevano già esordito in serie A o che comunque già si allenavano con la prima squadra ed erano molto più preparate di me, quindi, ho incontrato parecchie difficolta, soprattutto nel ritmo di gioco. Penso che la nazionale e il sogno di ogni calciatrice, mi piacerebbe un giorno tornarci.
Il tuo arrivo a Pordenone? Lo scorso campionato e ho trovato spazio nel ruolo di esterno destro con il modulo (4-2-3-1) mentre in questa stagione gioco esterno basso e a volte di fascia.
Cosa ti ha portato a cambiare squadra? Decidere di cambiare squadra non è stato facile, erano quattro anni che giocavo a Pasiano, mi trovavo benissimo con tutto lo spogliatoio, eravamo molto unite; poi siamo retrocesse dalla serie B alla serie C ... e li ho deciso che forse era arrivato il momento di mettermi in discussione e confrontarmi con altre realtà, anche per farmi un po' di esperienza.
Il cambio squadra è sempre un'incognita? Una delle mie paure era quella di non essere subito accettata dallo spogliatoio, perché fra Pasiano e Pordenone c'è da sempre stata un po' di rivalità (è il derby). Invece, sono stata subito accolta bene, ho trovato ottime compagne che mi hanno aiutato a inserirmi. Adesso devo dire che sono felicissima della scelta che ho fatto, qui mi trovo benissimo sia con la società sia con le compagne.
Come ti stai trovando in questo nuovo compito? Devo dire che inizialmente non è stato facile adattarmi al ruolo di terzino, perchè, insomma, ho sempre fatto l'attaccante, mi piace fare gol, inserirmi negli spazi, cosa che facendo il terzino devo limitare. Poi con il passare del tempo e delle partite, mi sono abituata, ho preso '' confidenza'' con il nuovo ruolo e riesco comunque ad attaccare, sovrapponendomi molte volte alla fascia.
Che cosa vorresti migliorare delle tue doti tecnico/atletiche? Beh, sicuramente dal punto di vista tattico devo cercare di essere più disciplinata (soprattutto nel nuovo ruolo) e dal punto di vista tecnico, devo migliorare la precisione, sia negli scambi brevi sia in un lancio lungo.
Nuovo ruolo ma il vizio del gol... rimane? In questa stagione ho segnato quattro gol in campionato e uno in Coppa Italia contro il Tavagnacco. In fondo in fondo, sono sempre un attaccante... quindi, se il vizio del gol rimane... non sento la mancanza di fare l'attaccante!
Lo scorso campionato avete mancato la promozione, adesso siete in testa con un punto di vantaggio sul Sudtirol. E' la volta buona? ...preferisco, non dire niente, per scaramanzia, ma sono molto fiduciosa; Siamo una bella squadra, compatta, ormai ci conosciamo tutte molto bene e sappiamo che possiamo arrivare in alto.
Vuoi dire qualcosa alle tue compagne e al mister ? ... e al presidente? Dico solo che adesso dobbiamo essere ''compatti'' ... abbiamo un gran gruppo, una squadra forte, possiamo e soprattutto dobbiamo crederci.
Hai qualche hobby, studi, come passi il tuo tempo libero? Sono appassionata di videogiochi e giochi elettronici... mi piace ascoltare musica (soprattutto prima della partita, perché mi carica) ... e mi piace uscire con gli amici e fare festa... magari quando la domenica non si gioca. Studio, ho finito l'anno scorso il liceo scientifico e quest'anno ho tentato di entrare alla facoltà di fisioterapia ma non ci sono riuscita, ho, quindi, deciso di iscrivermi a Scienze Motorie per poi ritentare il prossimo anno Fisioterapia. L'università è a Gemona del Friuli...e appena finite le lezioni, devo scappare per andare agli allenamenti e il tempo libero è sempre meno.
Come riesci a combinare lo sport con lo studio? Tante volte ho messo il calcio prima dello studio o della scuola, scontrandomi spesso anche con i miei genitori. Quest'anno invece con l'università mi trovo meglio perche comunque mi permette di essere più autonoma, quindi riesco a conciliare bene calcio & studio.
Chi è Alice De Val? Ci sono "due" Alice... Fuori dal campo sono una ragazza molto timida, soprattutto se sono in una situazione nuova, tendo a chiudermi, poi man mano che prendo confidenza mi apro sempre di più. Sono molto introversa soprattutto per quanto riguarda le emozioni. In campo esce la timidezza ed entra spontanea la determinazione e voglia di lottare senza arrendermi mai!
Quali sono state le emozioni più forti che hai provato per il calcio? Mi è successo solo due volte di piangere per il calcio: la prima volta quando ho segnato il primo gol contro i maschi, e la seconda volta quando alla prima partita ufficiale col Pordenone in Coppa Italia ho segnato al 90esimo minuto il gol della vittoria.. è stata una liberazione, perché comunque quando ho deciso di venire a Pordenone l'ho fatto contro tutto e tutti. Come mai? Mi dicevano che lì non avrei mai giocato, che non saraei mai riuscita a conquistarmi il posto, perché loro puntavano alla serie A... quindi, per me, segnare quel gol alla presenza, in tribuna, delle persone che mi dicevano queste cose è stata davvero una grande rivincita.
Cosa non ti piace del calcio? Quando s'incontrano le avversarie che tentano di provocare. Penso che in campo ogni squadra debba disputare la sua partita, e non pensare a provocare l'avversario sperando che poi giochi male, perché allora questo non è più calcio.
Cosa ammiri del calcio femminile? Nel calcio femminile non ci sono i soldi che ci sono nel maschile, e la maggior parte delle ragazze gioca solo per passione! Questo, secondo me, è il bello del calcio femminile: le ragazze che giocano solo per il piacere di fare questo sport.
Ci sveli i tuoi due sogni più importanti? Quello della calciatrice e quella della donna? Come donna, spero un giorno di poter dire che sono soddisfatta di chi sono, di quello che faccio, spero di realizzarmi ed avere una famiglia. Come calciatrice, spero di arrivare più in alto possibile... io cerco di dare il massimo poi quello che verrà, spero che sarà il risultato del mio impegno!
Le tue riflessioni sul nostro movimento? Il calcio femminile in Italia non è promosso abbastanza, l'interesse e i soldi sono tutti nel maschile e il calcio femminile passa praticamente''inosservato''. Bisognerebbe prendere esempio da altre Nazioni Europee in cui le squadre femminile sono ''abbinate'' alle maschili (vedi Germania, Inghilterra, Francia, Spagna) e questo permette, sicuramente, di far crescere tutto il livello del movimento e la visibilità. In America è ritenuto più interessante il femminile, esistono addirittura Scuole e Università in cui si studia e si gioca a calcio e si possono praticare altri sport. Con quest'organizzazione, si assicura alle ragazze di studiare e anche di giocare a calcio. In Italia, per adesso, c'è un'altra mentalità.
La mia società, da anni, sta facendo un grosso lavoro di promozione e vantiamo un vasto settore giovanile, fiore all'occhiello per il futuro, del calcio e della Graphistudio Pordenone.
Questa è Alice De Val... la potrete ammirare lungo la fascia dello stadio "Bottecchia" di Pordenone...
Io la ringrazio per la sua disponibilità e gli auspico di raggiungere tutti gli obiettivi che si è prefissata! Un ringraziamento va anche alla società Graphistudio Pordenone per la condivisione e partecipazione alla nostra richiesta.
Walter Pettinati
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