Velocità collettiva
- genta
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Di recente ho guardato alcune partite (campionato maschile) del passato ed in particolare incontri degli anni 70 e 80 ed ho notato come quel calcio fosse molto lento e macchinoso e per questo molto simile al calcio femminile attuale. Questa considerazione, non deve essere vista come negativa, anzi come soluzione ai nostri problemi, ed infatti se il calcio maschile è riuscito a velocizzarsi , anche il nostro movimento dovrà trovare delle strategie per aumentare la velocità di gioco. Con il termine velocità di gioco non si intende la corsa del singolo, ma una serie di questioni correlate capaci di velocizzare il gioco nel suo complesso e in tutte le sue componenti.
Personalmente ritengo che la velocità che maggiormente dovrà essere allenata dovrà essere quella legata alla capacità di lettura di una situazione di gioco. Se una formazione possiede nel proprio bagaglio tecnico -tattico una buona capacità di lettura della situazione e sarà in grado in tempi brevi di attuare una mossa o una contromossa , tale squadra risulterà automaticamente più veloce . Facciamo un esempio molto semplice per comprendere il concetto appena espresso.
Immaginiamo una giocatrice che dopo aver ricevuto palla dovrà eseguire un passaggio.
Se la ragazza (che riceve palla) possiede nel proprio bagaglio personale la capacità di leggere la situazione , sarà in grado di eseguire il passaggio in tempi brevi, avendo già valutato ancor prima della ricezione, le eventuali possibilità. Nel caso contrario , si assisterebbe, ad una ricezione seguita da un tempo più e meno lungo di valutazione prima di vedere eseguito il passaggio.
Naturalmente, il tutto risulterà ancora più veloce se anche le compagne avranno compreso la situazione e si saranno posizionate in modo da facilitare la trasmissione della palla da parte del possessore.
Per allenare la velocità collettiva dovremmo quindi essere in grado di migliorare la visione periferica della singola giocatrice, migliorare la capacità di lettura situazionale e diminuire i tempi di decisione sia in fase di possesso che di non possesso palla.
Lo studio dei movimenti senza palla risulta essere un ottimo elemento per creare degli automatismi al gruppo, che in determinate situazioni sarà in grado di posizionarsi correttamente rispetto alla posizione della palla , innescando un movimento preventivo capace di ridurre i tempi statici di gioco.
Esistono esercitazioni che stimolano la capacità chiamata "velocità collettiva" e ritengo che anche nelle esercitazioni di base possano essere inserite delle varianti capaci attuare i meccanismi sopra descritti.
Ad esempio, già in fase di riscaldamento, si potrà eseguire una conduzione palla tra giocatrici inserendo l'obbligo di pronunciare il nome della persona a cui il pallone sarà passato . Il gioco diventerà interessante quando lo scambio dovrà avvenire di prima intenzione ( riducendo i tempi di valutazione) . Ancor più stimolante sarà la variante che prevede il passaggio ( dopo aver chiamato per nome la compagna) alle sole giocatrici di casacca differente dalla propria.
Cosi come descritto, sembrerebbe che la maggior parte del lavoro fosse a carico del possessore, ed invece l'importanza assoluta deve ricadere su chi non ha palla e dovrà aiutare il possessore, posizionandosi in modo da facilitare la ricezione.
Come si può notare stiamo parlando di un calcio dinamico, dove tutte le componenti si muovono con lo scopo di attaccare o difendersi. Questa dinamicità organizzata e strutturata deve essere allenata con sedute specifiche che potranno dare un grande impulso al gioco sviluppato dalle nostre formazioni.
Naturalmente, in moltissime formazioni nei campionati nazionali questo avviene regolarmente, ed infatti la questione viene maggiormente proposta a tutte quelle squadre che attuano metodologie diverse e potrebbero trovare da queste a indicazioni uno spunto di riflessione.
Mister Roberto Genta