Transizioni e Psicocinetica
- genta
- Rubriche
- Tattica / tecnica
- Posted On
- Visite: 3940
Nel calcio tutti noi conosciamo le 2 fasi principali che compongono un incontro: il possesso e il non possesso palla, ma molto spesso trascuriamo un “momento” che risulta determinante al fine di un risultato.
La transizione è quel tempo che intercorre tra la fase di possesso e quella di non possesso palla (e viceversa), situazione spesso trascurata e ancor più spesso non allenata. La maggior difficoltà che si incontra nel gestire questa terza “fase” di gioco, sta nell’insegnare al gruppo un atteggiamento elastico, cioè la capacità di passare da una situazione positiva (possesso) ad una situazione negativa (non possesso). Ogni giocatore durante la partita dovrà valutare la possibilità di una transizione (positiva o negativa che sia) e ancor prima che la stessa si verifichi, dovrà analizzare le possibili mosse o contromosse.
• FASI PRINCIPALI IN UN INCONTRO DI CALCIO…. POSSESSO E NON POSSESSO
• FASE 3 = TRANSIZIONE
• TRANSIZIONI POSSONO ESSERE NEGATIVE O POSITIVE
• LA 3 FASE NON VIENE CONSIDERATA MOLTO DAGLI ALLENATORI MA RISULTA DETERMINANTE AI FINI DEL RISULTATO
• 70% DEI GOL DERIVA DA UNA TRANSIZIONE
• TRANSIZIONE POSITIVA = RIPARTENZE TRANSIZIONE NAGATIVA = RIPOSIZIONAMENTO
Una formazione che riesce a gestire tempestivamente questi passaggi (possesso/non possesso) risulterà estremamente pericolosa in fase offensiva dopo una transizione positiva e molto coperta in fase difensiva in seguito a transizione negativa.
• I GIOCATORI NON RISULTANO PRONTI ALLE FASI DI TRANSIZIONE
• TRA LE DUE FASI LA PIU VELOCE DA INNESCARE RISULTA QUELLA OFFENSIVA
• IN CASO DI TRANSIZIONE POSITIVA LA VELOCITA’ DI SVOLGIMENTO D’ATTACCO DEVE ESSERE INFERIORE AL TEMPO DI RIORGANIZZAZIONE DELLA DIFESA AVVERSARIA
• OGNI GIOCATORE IN CONDIZIONE DI FASE DI POSSESSO, DOVRA’ SEMPRE ESSERE IN GRADO DI VALUTARE IL RISCHIO PER UNA POSSIBILE TRANSIZIONE NEGATIVA, ADOTTANDO EVENTUALMENTE DELLE CONTROMISURE ADEGUATE
• LA CAPACITA’ MENTALE DI REAGIRE VELOCEMENTE ALLA PERDITA DEL POSSESSO E DI RECUPERARE UNA CORRETTA POSIZIONE IN FASE DIFENSIVA, RAPPRESENTANO QUINDI UNA QUALITA’ FONDAMENTALE PER RIDURRE I RISCHI DERIVANTI DALLE RIPARTENZE.
Con avversari ben organizzati in fase difensiva , spesso risulta quasi impossibile effettuare gol e per questo, in questa situazione, sfruttare il momento dove l’avversario perde palla, può essere la giusta soluzione al problema... logico che se la transizione positiva non sarà repentina e collettiva, questo non avrà effetto..
• PASSAGGIO ORIZZONTALE PUO’ INNESCARE TRANSIZIONE NEGATIVA/POSITIVA
• 1 CONTRO 1 PUO’ INNESCARE TRANSIZIONE NEGATIVA/POSITIVA
• LO SCAGLIONAMENTO RISULTA UN OTTIMO RIMEDIO PER RIDURRE LA POSSIBILITA’ DI TRANSIZIONI
Un esempio pratico e molto intuitivo legato alla difficoltà di reagire ad una transizione negativa lo si può spesso osservare dopo una parata del portiere, dove la formazione avversaria molto spesso non si preoccupa di rientrare velocemente.
SITUAZIONE POSSESSO PALLA
PASSAGGIO PERICOLOSO
INTERCETTO E LATERALE DESTRO PREPARATO AD UNA TRANSIZIONE POSITIVA
DIFESA COMPLETAMENTE SPIAZZATA DALLA TRANSIZIONE
FIGURA 1 Situazione prettamente offensiva senza consapevolezza di una possibile transizione negativa. La formazione in caso di transizione non sarebbe pronta a difendersi.
FIGURA 2 Situazione offensiva, ma con consapevolezza di poter ripiegare in caso di transizione negativa (giuste coperture).
In caso di transizione negativa nel primo caso ci si trova con 3 attaccanti contro 2 difensori, mentre nel secondo caso ci si troverebbe in una situazione di 4 difensori contro 3 attaccanti.
ALCUNE ESERCITAZIONI BASE PER ALLENARE LE TRANSIZIONI
In un campo con parecchie porte ogni formazione può segnare solamente se il pallone transita nella porta e viene toccato da un compagno. Come si vede nella figura.
Come si può notare il portatore palla ha puntato la porta sulla sinistra ed i giocatori avversari si sono posizionati per evitare il gol in quella porta, ma hanno trascurato la porta più lontana, dove verrà poi eseguito il gol.
I blu avrebbero dovuto immaginare questa possibilità e cercare di posizionarsi in modo da arginare il problema.
I blu poi se fossero riusciti a conquistare palla, avrebbero dovuto innescare una manovra “d’attacco” cercando il gol nelle modalità descritte ed obbligando i gialli a posizionarsi in modo da cercare di evitare il gol avversario.
In questo caso assistiamo ad una normale partitella tra 2 formazioni… ma la formazione in possesso palla potrà segnare in entrambe le porte, cosi come la gialla se arriverà in possesso palla, porta puntare la porta di destra o di sinistra. Questa esercitazione risulta essere molto adatta all’allenamento delle transizioni, perchè le squadre dovranno in ogni istante pensare al possibile ribaltamento della situazione.
GIOCATORI MENTALMENTE DOTATI
Definiamo psicocinetica ciò che mette in contatto un ragionamento con un movimento.
La consapevolezza di possibili transizioni fa nascere un nuovo concetto di dinamica collettiva.
La psicocinetica applicata in allenamento risulta essere un ottimo strumento per allenare le transizioni.
La psicocinetica viene utilizzata per modificare un comportamento nel minor tempo possibile.
Un giocatore dovrà allenare la mente e rispondere agli stimoli nel minor tempo possibile trovando poi la soluzione ideale.
La psicocinetica allena la capacità di lettura di una situazione.
Per allenare il connubio ragionamento e movimento esistono moltissime esercitazioni, le quali dovranno essere in grado di stimolare il giocatore o il gruppo ad effettuare delle esercitazioni fisiche assieme a ragionamenti su più livelli.
Per esempio, in un quadrato inseriamo 3 formazioni da 5 giocatori. Ogni formazione avrà una casacca colorata e il numero di palloni totali sarà pari a 5. Si chiederà ai giocatori di passarsi la palla, ma inseriremo delle regole precise su come effettuare questi passaggi…
Ecco alcuni esempi di regole (solitamente regole facili all’inizio poi più complicate):
• il giallo può passare solo al blu;
• il blu per passare al rosso deve prima dire il nome del compagno;
• il giallo può passare al rosso, ma solo con palla sulla corsa;
• il rosso se passa al giallo dovrà poi ricevere palla dallo stesso;
• Ecc.. (a discrezione del mister).
ESERCITAZIONE RISCALDAMENTO PSCICOCINETICA
ESERCITAZIONE RISCALDAMENTO CON LE MANI PSICOCINETICA
La partitella con le mani risulta essere un ottima esercitazione di riscaldamento, ma se aggiungiamo degli elementi di psicomimetica l’esercizio diventa molto allenante ed in linea con i principi espressi in questo breve trattato.
Vediamo ora come potrà essere gestita questa esercitazione. La formazione gialla per arrivare al gol (solo di testa) dovrà prima eseguire le seguenti cose (anche in ordine sparso):
• fare il giro palla in difesa (come da figura);
• fare un passaggio ad un giocatore posto al centro del campo;
• fare un passaggio ad un compagno che dovrà colpire di testa;
• fare un passaggio ad un avversario che dovrà ridare palla solo se il giocatore in possesso avrà chiaramente detto il nome del ricevente (nel caso contrario transizione).
Naturalmente il mister, potrà aggiungere regole o modificarle durante la partita.
Finita la sequenza, la formazione in possesso potrà cercare la marcatura.
Nel mio modo di vedere il calcio, gli allenamenti tendo a non cambiarli troppo spesso, ma utilizzo il metodo che definirei “incrementale” cercando di modificare l’esercizio base con l’aggiunta di innovazioni, difficoltà crescenti, elementi di psicocinetica e aumento progressivo del ritmo.
IL CALCIOTENNIS
RISCALDAMENTO* TECNICA DI BASE* PSICOCINETICA*TECNICA COLLETTIVA*TATTICA COLLETTIVA
Questo tipo di esercitazione durante i miei allenamenti non manca mai… ritengo il calcio tennis un elemento indispensabile e uno strumento utilissimo per allenare contemporaneamente più aspetti nello stesso tempo.
Inizialmente, propongo un’esercitazione molto semplice senza particolari regole.
Gli allenatori che si avvicinano al calcio tennis, tendono ad abbandonarlo prestissimo, perchè l’esercitazione risulta essere più difficile del previsto. Per questo motivo vi consiglio di inserirla a piccole dosi, cercando obbiettivi semplici e raggiungibili.
Il movimento sbagliato, la mancanza di mobilità dei giocatori e la poca capacità tecnica rendono questa esercitazione difficile da gestire, ma dopo poche settimane il tutto risulterà molto fluido e le capacità sopra descritte aumenteranno in maniera esponenziale.
Vediamo alcune regole:
• la palla può essere toccata con ogni parte del corpo (escluse mani);
• la palla non può toccare terra (punto avversario);
• numero passaggi illimitati.
PRIMA VARIAZIONE POSSIBILE:
• La palla per poter transitare nell’altro campo dovrà essere toccata da tutti i giocatori.
SECONDA VARIAZIONE POSSIBILE:
• I giocatori in prima linea non possono giocare di testa.
TERZA VARIAZIONE POSSIBILE
• Il giocatore che dopo aver ricevuto palla, la passa al compagno, dovrà dire contemporaneamente il nome del compagno ricevente. Nel caso il nome non venga detto o il nome venga sbagliato… punto avversario.
Naturalmente, il mister in base a queste indicazioni, potrà inserire regole diverse, rendendo l’esercitazione sempre più complessa e soprattutto “PSICOCINETICA”.
ESERCITAZIONE CALCIOTENNIS CON PORTE
Il calcio tennis come visto, può essere usato in fase di riscaldamento o per migliorare aspetti tecnico-tattici. L’esercitazione che vi propongo ora, ritengo che possa essere considerata come il punto di arrivo alla fine del ciclo di allenamenti legati a questa proposta .
Come si può notare, sono state inserite 2 porte e soprattutto 1 giocatore avversario all’interno del terreno di gioco di entrambe le squadre... lo scopo di questi giocatori è quello di fare gol.
Il punteggio quindi, potrà essere incrementato sia per via del gol eseguito, sia nel caso che la palla tocchi terra.
“Movimenti collegati al ragionamento… questa esercitazione è un esempio palese del concetto di psicocinetica.”
Genta Roberto
20/10/2017