Giovedì, 21 Novembre 2024
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IL CALCIO FINLANDESE DI MISTER LUCIANO POSILLIPO

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Luciano Posillipo
Il 1 aprile la sua squadra ha dato vita al derby italiano del calcio femminile finlandese, perdendo la sfida contro l'Aland, ma nella seconda giornata di campionato l'Honka guidato dal tecnico di origini italiane Luciano Posillipo ha saputo riscattarsi andando a vincere per 4-0 sul campo del Tips. Il trentasettenne allenatore originario di Reggio Calabria da sempre vive in Finlandia, ma grazie a contatti con uno degli assistenti di Mario Beretta nelle sue visite italiane ha potuto vedere da vicino al lavoro Chievo e Siena. "Abbiamo perso la prima partita della stagione - spiega -, ma è stato molto interessante trovare nell'altra squadra un collega italiano (Giovanni Costantino, nda) con il quale parlare in italiano. Nell'ultima partita abbiamo vinto 4-0 giocando bene. Le mie giocatrici hanno un buono spirito di gruppo e lavorano tutte insieme come una squadra ogni volta e per questo sono state tutte molto contente di aver ottenuto i primi punti".


Lo scorso hanno l'Honka arrivò quinto in campionato, ma riuscì a vincere la Coppa Finlandese. "È stato un grande successo per tutti noi - spiega Posillipo -, perché per alcune delle nostre giocatrici è stata la loro prima vittoria in carriera. In campionato invece le cose non sono andate così bene come speravamo perché pur giocando delle buone partite non siamo riusciti ad ottenere abbastanza punti. Anche per questo l'obiettivo che ci siamo dati quest'anno è di ottenere qualcosa in più rispetto all'ultimo campionato".


La storia sportiva di Luciano Posillipo è praticamente iniziata da subito fuori dal campo, dopo l'esperienza come giocatore nelle giovanili. "Ho iniziato ad allenare nel 1999 partendo dai bambini più piccoli fino ai campionati principali. Dal 2007 al 2011 sono stato preparatore atletico e fisioterapista della Juniores dell'Honka e tra il 2010 e il 2012 l'ho fatto anche per la prima squadra".


Una vita sportiva vissuta interamente in Finlandia con ragazze e ragazzi ha permesso a Posillipo di farsi un'idea ben precisa su quello che caratterizza il calcio da quelle parti e su come impostare il lavoro con la sua squadra. "Negli anni passati gli allenatori finlandesi hanno sempre cercato di insegnare gli aspetti fisici del gioco, ma credo che negli ultimi cinque o dieci anni nel calcio femminile in particolare si sia iniziato a dare importanza anche all'aspetto tecnico e tattico. Per quanto mi riguarda cerco sempre di insegnare alle mie giocatrici come risolvere le situazioni che possono capitare durante la partita ed imparare il nostro modello di gioco".

 

Il metodo di allenamento di Posillipo, effettivamente, è incentrato molto sull'atleta e nell'offrire alle giocatrici non un modello unico e restrittivo, ma più soluzioni. "Il nostro modello di gioco è ben chiaro, ma non sono mai troppo rigoroso con le mie giocatrici. Questa via potrebbe forse dare risultati più veloci ad un allenatore, ma credo che una giocatrice e la squadra possano essere migliori se le ragazze sentono che giocano sia per loro stesse sia per tutta la squadra e non perché un allenatore dice a loro di fare qualcosa. In questo modo possono usare le loro migliori abilità da giocatrici per migliorare il nostro gioco".


Tra le difficoltà della Finlandia c'è ovviamente il tempo, con cui Posillipo e i suoi colleghi devono fare i conti. A questo, poi si aggiunge la complicazione del dover far coesistere le fatiche degli allenamenti e quelle della vita di tutti i giorni che le ragazze di Posillipo devono affrontare. "Calcio maschile e femminile non sono due mondi opposti. Forse quello femminile è meno veloce di quello maschile e questo favorisce uno sviluppo tattico migliore. Per questo credo che le donne vogliano regole e istruzioni specifiche ed anche una buona condizione mentale sia importante per loro. Questo probabilmente perché la maggior parte delle ragazze affrontano dai quattro ai sette allenamenti settimanali dopo aver lavorato dalle sei alle otto ore giornaliere. Devono recuperare dal lavoro e dagli allenamenti. Organizzare gli allenamenti non è semplice nemmeno dal punto di vista del clima specialmente in inverno, quando ci alleniamo al chiuso e sull'erba sintetica".


Tra un allenamento e l'altro ed in vista della prossima gara di campionato che l'Honka disputerà il 30 aprile tra le mura amiche contro il Nice Futis, per Posillipo c'è tempo anche per parlare del proprio futuro e dei suoi sogni, in particolare quello di poter allenare in Italia. "In Finlandia non ci sono molte possibilità di fare questo lavoro a tempo pieno perché altri sport come l'hockey su ghiaccio hanno una professionalità maggiore. Alcune squadre femminili però hanno allenatori a tempo pieno, mentre nel maschile tutti gli allenatori sono a tempo pieno. Sarebbe bello per me avere successo in campionato, ma anche fare altre esperienze all'estero, come ad esempio in Italia. Credo che l'Italia abbia una forte identità calcistica e per un allenatore sarebbe bello imparare e provare a unire i differenti modi e culture di allenare".

 

Daniele Pompignoli
Twitter: @dpompignoli

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Testata giornalistica registrata al Tribunale di Firenze il 15 settembre 2016  n. 6032.
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