Giovedì, 21 Novembre 2024
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MICHELA DE ANGELIS, EX CALCIATRICE, MISTER E ARTISTA

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Intervista a Michela De Angelis, giovane allenatrice, ex calciatrice e artista con tante passioni..
Vent’otto anni.. sei una ex calciatrice, a che età hai iniziato, dove hai giocato e come mai hai smesso?
Facendo un rapido calcolo, considerato che ho già ventott'anni, direi che ne saranno sicuramente passati minimo venti dai primi calci dati ad un pallone… e “primi calci” è il nome anche della squadra in cui ho esordito.
Nel mio modesto paesino in provincia dell'Aquila, Poggio Cinolfo alle alture di Carsoli. Sin da piccolissima trascorrevo ogni momento libero alle prese con quello che oserei definire il mio primo vero amore, semplice passione sarebbe riduttivo.

Un fratello di qualche anno più grande da prendere come esempio ed un padre allenatore di quello stesso sport, quasi ad averlo nei geni come predisposizione, hanno fatto il resto.
Quindi allenamenti anche individuali per affinare tecnica, visione di gioco e soprattutto mentalità calcistica erano per me all'ordine del giorno.
Ho militato nel Città di Avezzano in serie C, San Gregorio L'Aquila in serie C e successivamente B, nella Lazio Femminile in serie A2 e poi in A fino all'anno scorso dove ho deciso momentaneamente di smettere.
Ad oggi non mi sento ancora di dire di aver smesso i panni di giocatrice per indossare esclusivamente quelli di allenatrice, sicuramente sono due figure presenti in me a pari merito, solo con diverse motivazioni ed aspirazioni che poi inevitabilmente ti portano a fare anche scelte diverse e che non possono farle coesistere.
Quindi diciamo che la mia è stata una scelta dettata dagli eventi e che, ribadisco ad oggi, fa prevalere l'allenatrice che è in me a discapito della giocatrice che ho lasciato momentaneamente in panchina!

Ora alleni le esordienti della Lazio calcio femminile, hai il patentino Uefa B? Ti piacerebbe l’anno prossimo allenare la primavera?
Ho conseguito il patentino Uefa B qui a Roma, dove vivo ormai da qualche anno. E' stato un percorso di crescita che consiglio a chiunque voglia fare questo tipo di mestiere con serietà e capacità, anche a chi esercita sul rettangolo di gioco da ormai tanto tempo e pensa di saperne sicuramente abbastanza.
Mi sento di consigliarlo vivamente perché credo che non si sappia mai abbastanza, che serva una continua ricerca di informazioni e stimoli nuovi.
Aggiornarsi nel nostro lavoro è importante come in ogni altro mestiere che si tenga a realizzare con sempre maggior competenza, perché anche il calcio ed i calciatori stessi sono in continua evoluzione e movimento.
Se mi piacerebbe l'anno prossimo, o comunque un ipotetico domani, allenare la primavera? Non posso negare che sarebbe per me un'enorme soddisfazione, legata soprattutto al fattore campo e gioco, e non sicuramente a quello di un prestigio cui non ho mai aspirato in vita mia. Il passaggio da un campionato a sette o nove, ad uno ad undici, realizzerebbe uno dei miei sogni nel cassetto, lo confesso.
Poter mettere in atto il gioco del calcio a 360° mi porterebbe sia a ricevere di più che a dare ed esprimere di più, sempre calcisticamente parlando ovviamente.

Che risultati state ottenendo con le esordienti?
Se mi posso permettere di esprimerlo con una metafora azzarderei a dire che le mie aquilotte stanno pian piano spiccando il volo! Sono molto soddisfatta del lavoro svolto ed altrettanto fiera della loro costanza e crescita.
A prescindere dai risultati che comunque sono sempre stati buoni, ciò che più apprezzo allenando queste ragazze è il loro entusiasmo e la continua voglia di migliorarsi.
Riscontrare, quindi, giorno dopo giorno i progressi che ognuna di loro consegue è motivo per me di grande orgoglio.

Oltre alla passione per il calcio sei pure un’artista, hai mai provato a “disegnare” il mondo del calcio?
{media load=media,id=1089,width=200,align=left,display=modal}Più che definirmi artista direi che ho la passione dell'arte e del disegno, questo sì. Non ho mai provato a disegnare il mondo del calcio però, forse apparentemente e non so se volontariamente scindo le cose.
Posso dire con certezza comunque che la stessa attenzione e cura dei dettagli che metto nel disegnare è la medesima che adotto nell'allenare…in questo posso definirmi decisamente perfezionista.

Chi disegna e dipinge ha una sensibilità spesso più marcata, cosa dicono di te famigliari e amici?
Questa domanda dovrebbe rivolgerla a loro…ho appena tenuto una mostra ricevendo molti apprezzamenti che mi mettono anche in imbarazzo a volte… estrapolando qualche commento dalle dediche che mi hanno lasciato posso riassumere il pensiero di tanti che nel guardare le mie opere si meravigliano del modo in cui riesco a ritrarre soprattutto lo sguardo dei soggetti disegnati, come riuscire a coglierne davvero l'anima. Unico dettaglio questo, sempre a detta loro, che permette di distinguere il ritratto dalla foto originale. E forse è in questo che potrebbe anche la mia vera sensibilità.

Da allenatrice dove ti piacerebbe arrivare?
Da allenatrice non mi sono mai posta la domanda o prefissata obiettivi precisi, vivo la cosa come viene e quindi valuto giorno per giorno quello che mi si presenta davanti.
Forse per puro sfizio direi di voler provare a fare il corso da allenatore a Coverciano… ma senza pretese, semplice "cultura" personale.

Oltre ad allenare e disegnare fai qualche altro lavoro o hai qualche altra passione?
{media load=media,id=1100,width=200,align=left,display=modal}Da quasi due anni frequento una scuola di estetica qui a Roma, conseguendo nel frattempo anche un attestato per tatuatori. A testimonianza del fatto che quindi altre mie passioni possono essere definite queste: per i tatuaggi e l'estetica… ma solo professionalmente parlando.

Un volto giovane e pulito per il calcio femminile, ti sentiresti di farti promotrice anche grazie ai tuoi disegni di una campagna mediatica a favore del nostro movimento in rosa?
Se non è una minaccia potrei provarci, perché no! E soprattutto se con il mio operato potessi fare qualcosa di positivo lo farei sicuramente e volentieri.

Cosa il calcio ti ha dato e ti sta dando e come vorresti che questo sport al femminile fosse considerato in Italia?
Il calcio mi ha dato e mi continua a dare tanto…in un'unica parola potrei racchiudere tutti i concetti: EMOZIONI! E quindi VITA…perché tutto quello che riesce a farti provare il calcio non basterebbe un'enciclopedia intera per spiegarlo…bisogna viverlo.
Certo al pensiero di come sia poco considerato questo sport al femminile in Italia ci sarebbe da discutere e muovere critiche, ma che poi forse risulterebbe solo una battaglia contro i mulini a vento…per questo torno a ripeterlo: meglio viverlo.
Con la speranza che i giovani cresciuti con sani principi ed insegnamenti possano un domani cambiare e migliorare le cose.

Hai delle idee per rilanciare il calcio femminile nel nostro Paese?
Vere e proprie idee non saprei, forse rendere questo sport a livello professionistico anche al femminile potrebbe essere un buon inizio. Per il resto confido sempre nella speranza di un futuro migliore con giovani migliori.

 

Galleria Opere: http://www.calciodonne.it/fun-zone/photo-gallery/50-michela-de-angelis

 

Laura Pressi
#calciodonne.it

 

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Testata giornalistica registrata al Tribunale di Firenze il 15 settembre 2016  n. 6032.
Direttore Walter Pettinati - PROMOITALIA Editore.

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