Umea IK Svezia
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La fortissima formazione svedese vincitrice di 3 Champions traduzione a cura della Dott.ssa Giulia Rontani Laureata in Letteratura e lingue Scandinave [img]http://www.calciodonne.it/societa/umeaik/truppen2.JPG[/img]
Presidente, intanto grazie per la vostra disponibilit? a rilasciare questa intervista per il calcio italiano. [img]http://www.calciodonne.it/societa/umeaik/rolandar.JPG[/img](Roland Arnqvist) Il piacere ? tutto nostro. Che comporta gestire una societ? di calcio femminile cos? importante? Naturalmente ? una grande responsabilit?, nei confronti delle giocatrici, dei dirigenti, degli sponsor e dei tifosi, e, non meno importante, a livello economico. Allo stesso tempo per? credo che una grande responsabilit? sia molto stimolante, soprattutto quando i risultati sono buoni e rileviamo una crescita positiva. Ci parla del passato della sua societ?? L'Ume? IK ? una societ? polisportiva (calcio, pallamano, innebandy, bowling, pattinaggio artistico, lotta libera) fondata nel 1917. Il primo campionato di calcio femminile svedese ? stato disputato nell'autunno del 1985 e l'anno seguente l'Ume? IK ha giocato la sua prima stagione, in quarta divisione. Nel 1993 la squadra ha giocato per la prima volta in quello che in Svezia viene chiamato "calcio d'?lite", in seconda divisione. Tre anni dopo, nel 1996, l'Ume? IK ha debuttato in prima divisione ma ? retrocessa subito il primo anno. Nel 1998 siamo tornati e il risultato ? stato migliore: abbiamo terminato l'Allsvenskan (campionato svedese, ndt) al sesto posto. Nel 2000 l'Ume? ha vinto il suo primo campionato e fino ad oggi abbiamo vinto tre campionati, tre Coppe di Svezia e due Europacup. Da diversi anni l'Ume? ? la squadra di calcio femminile pi? blasonata d'Europa. [img]http://www.calciodonne.it/societa/umeaik/hannalju.JPG[/img] Che tipo di programmazione avete adottato per creare la vostra organizzazione societaria? I primi tempi, e per diversi anni a seguire, avevamo decisamente troppe poche persone che lavoravano per la societ? e ce ne siamo resi conto nel 1996 quando non siamo riusciti a raggiungere la salvezza nella massima serie. Dopo quell'anno abbiamo lavorato per migliorare la nostra organizzazione. Oggi abbiamo la migliore organizzazione di tutta la Svezia e forse di tutta Europa, con quattro impiegati a tempi pieno per la squadra femminile, medici, fisioterapisti, responsabili delle attrezzature, diversi gruppi di progetti e uno staff di volontari per nostre partite in casa. In tutto sono quasi 100 le persone che lavorano per la squadra. Cosa ne pensa della mentalit? del calcio femminile in Svezia? Per molti anni abbiamo lottato e remato controcorrente, ma oggi il calcio femminile ? non solo accettato ma anche rispettato. Il nostro pubblico conta in media 3500 spettatori ed una grande visibilit? fra i media, e molti sponsor vogliono lavorare con noi ed accostare il loro nome al nostro. Vendiamo le maglie da supporter non solo in Svezia ma anche in tutta Europa. Le nostre giocatrici pi? forti, ad esempio Hanna Ljungberg e Marta, sono degli idoli in tutta la Svezia. Per rendere l'idea della loro fama citiamo il fatto che Marta ? stata votata dagli svedesi come giocatore (in gara anche con i giocatori maschi) che ha realizzato la rete pi? bella in un campionato svedese nel 2004. Che importanza date al settore giovanile? Il nostro settore giovanile ? importante perch? per noi ? importante prenderci cura dei giovani che crescono nella nostra zona. Per il nostro investimento nel calcio di massima serie, lo ? in un altro senso, perch? dobbiamo prenderci cura di tutti i talenti e farli crescere. Per questo investiamo ogni anno in ragazze talentuose e ambiziose provenienti da Ume? e da tutto il Norrland (la regione della Svezia settentrionale in cui si trova la citt?, ndt). La nostra politica ? quella di non ingaggiare mai una giovane che non sia ancora pronta per muovere il primo passo nella nostra prima squadra, ma d'altra parte siamo felici di essere presenti e guidare il suo allenamento gi? dalla giovane et?. Abbiamo anche un sistema che permette di far fare esperienza alle pi? giovani, per cui ogni anno abbiamo due giocatrici che fanno pratica con noi per uno o due anni, che si allenano cio? con la nostra squadra ma che poi giocano le partite con un'altra societ?. Il nostro intento ? far salire una giovane giocatrice all'anno nella nostra squadra di serie A. Com'? composto il vostro staff tecnico? Io, Roland Arnqvist, sono il responsabile del settore calcio e decido l'impostazione della squadra, per quanto riguarda calciatrici, dirigenti e allenatori. Redigo i contratti e gestisco l'economia, sono responsabile per il campo di gioco e per la cooperazione con altre societ?. Mi occupo anche di tenere informato regolarmente il presidente. Poi abbiamo Susanne Garnberg, direttrice del marketing, che si occupa dei contatti con gli sponsor, della programmazione degli incontri e dell'organizzazione delle partite casalinghe. Poi c'? Tobias Sundstr?m, che ? un po' il mio braccio destro e che si occupa della vendita del materiale per i supporter e che ? perci? anche tesoriere. Anur?e Jeglertz ? il primo allenatore ed ? responsabile degli allenamenti, delle convocazioni e dei contatti con tutti gli altri allenatori e dirigenti della squadra. Tutti noi quattro lavoriamo a tempo pieno. Lavorano per noi anche un vice-allenatore, un allenatore per la parte fisica, due allenatori dei portieri, un direttore tecnico, un responsabile per le attrezzature, due medici, un fisioterapista e un naprapatico. Tutti loro lavorano per l'Ume? IK solo per parte del loro tempo. Molte delle nostre giocatrici sono calciatrici a tempo pieno e non hanno perci? bisogno di lavorare. Possiamo approfittare della vostra disponibilit? con qualche domanda? Certo. Mister complimenti per la squadra e i risultati, qual'? il vostro segreto? (Andr?e Jeglertz) Grazie mille. Abbiamo una buona organizzazione, sia sul campo che fuori. Inoltre abbiamo giocatrici di enorme talento per cui sia le giocatrici che i dirigenti che la societ? hanno motivi per essere molto determinati. Si pu? dire che il segreto sia lavorare sodo. Qual'? la caratteristica per essere un buon mister? Un buon allenatore deve essere attento, aperto a nuove idee, ma anche saper restare fermo sulle proprie opinioni. Quante volte alla settimana fate gli allenamenti e a quali orari? Durante la preparazione ci alleniamo 11 volte a settimana, una volta alle 10 di mattina e una alle 4 del pomeriggio. Quali metodologie di allenamento adottate?La vostra settimana tipo di allenamento? Durante la preparazione gli 11 allenamenti consistono in 7 di solo calcio, di cui il 40% ? allenamento individuale, 2 sessioni di corsa e 2 di potenziamento. Eseguite test di valutazione e lavorate su allenamenti personalizzati? Ogni giocatrice ha un programma di allenamento personalizzato. Facciamo test su piccola scala. Testiamo la condizione, la velocit? e facciamo un check-up sanitario. Come allenate la potenza aerobica? Con la palla o senza palla? Con la palla. Che valori medi e max riscontrate di VO2Max? Purtroppo non abbiamo eseguito questo test sulle giocatrici. Quanto tempo dedicate alla tattica? Ci dedichiamo alla tattica prima e dopo ogni partita. Oltre a questo, possiamo dire all'incirca una volta a settimana. Utilizzate un modulo fisso di gioco? Si, cerchiamo di giocare il nostro calcio indipendentemente dagli avversari. Una vostra giocatrice ci pu? raccontare la sua settimana tipo? (Frida ?stberg) Durante la preparazione, cio? da gennaio ad aprile, ci alleniamo 10-12 volte a settimana per cui non abbiamo molto tempo per fare altro se non allenarci, riposarci e mangiare. Inoltre per chi gioca in nazionale ci sono molte partite da giocare, fra club e nazionale. Una calciatrice gioca soprattutto durante l'inverno e la primavera e perci? ? spesso in viaggio. Durante il campionato, ogni settimana si allena 5-7 volte e gioca di regola una o due partite. Come vi organizzate il giorno della partita? Il giorno delle partite casalinghe, che si giocano di solito la domenica alle 5 del pomeriggio, le giocatrici dormono fino alle 9 o alle 10 e fanno una sostanziosa colazione, dopodich? hanno del tempo libero, e alcune fanno una passeggiata, altre si ritrovano o stanno a casa a riposarsi. Alle 13.30 pranzano, a volte tutte insieme e alle 15 c'? il ritrovo per parlare della partita. Poi si cambiano, si riscaldano e comincia la partita. Dopo la partita ? importante fare un bel pasto. Per le partite fuori casa spesso ci muoviamo il giorno prima, quasi sempre con l'aereo. Ci alleniamo il giorno prima nello stadio locale, mangiamo tutti insieme e ci riuniamo la sera per parlare della partita. Se l'incontro inizia alle 16, facciamo colazione alle 9.30, dopodich? facciamo una passeggiata collettiva e torniamo nelle camere a riposare. Alle 13 pranziamo, poi l'allenatore fa l'ultima chiacchierata con le ragazze prima che il pullman parta per lo stadio. Dopo la partita ceniamo e quindi riprendiamo l'aereo per Ume?. [img]http://www.calciodonne.it/societa/umeaik/marta200.JPG[/img] Le principali differenze che riscontrate fra le partite giocate in Champions e nel vostro campionato? La principale differenza ? che nella UEFA Women's Cup il divario fra le varie squadre ? grande: alcune sono di buon livello ma altre sono molto deboli. E questo vale anche per gli arbitri, il livello pu? variare molto. Sicuramente ci sono pi? casi di simulazioni e di trattenute di quando siamo abituati a vedere in Svezia. Il calcio in Europa ci ha insegnato a mostrare pi? umilt? e pazienza. Che evoluzione ha portato l'introduzione della Champions a livello organizzativo per la vostra societ?? [img]http://www.calciodonne.it/societa/umeaik/mister20.JPG[/img] (Roland Arnqvist) La nostra organizzazione non ? cambiata in modo particolare. Giocare in Europa ha comportato pi? lavoro in certi periodi e ci ha obbligato in casi rari a procuraci del personale extra per dare una mano. Questo ? accaduto in occasioni in cui abbiamo dovuto organizzare importanti partite casalinghe a cui hanno assistito fino a 10.000 spettatori. Ci sono stati sostanziali miglioramenti negli allenamenti e a livello dirigenziale? La partecipazione alla Champions ha portato un maggior interesse in Svezia? [img]http://www.calciodonne.it/societa/umeaik/friost20.JPG[/img] Dalla partecipazione al calcio europeo l'Ume? IK ha imparato a viaggiare tanto, a dormire in campeggio e a conoscere le molte differenze culturali che si sono in Europa. Credo che pi? che a livello di societ?, abbiamo imparato molto a livello individuale, parlo sia per le calciatrici che per i dirigenti. La televisione svedese ha trasmesso indiretta molte delle nostre partite di UEFA Womens' Cup, per cui la nostra popolarit? ? aumentata sensibilmente e questo ? stato molto importante per noi. In bocca al lupo per il futuro. Crepi il lupo