ITALIAN WOMEN'S FOOTBALL HOUSE BY OROBICA
- Walter Pettinati
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In Italia le società di calcio femminile devono, troppo spesso, svolgere le proprie attività sportive all'interno di impianti gestiti unicamente da società maschili, con tutte le complicazioni del caso e i costi ingenti da sopperire. Le nuove linee guida delineano anche principi chiave dello sviluppo del calcio femminile, che sono stati definiti dalla task force FIFA per il calcio femminile e approvati nel 64 ° Congresso FIFA dell'11 giugno 2014.
La FIFA ha dunque stabilito le linee guida che forniscono a tutte le 209 federazioni aderenti (AG) le informazioni necessarie per richiedere e beneficiare di programmi di sviluppo del calcio femminile per il periodo 2015-2018. Fino al 2018 per il calcio femminile la FIFA mette a disposizione delle federazione i nuovi programmi di sviluppo che consistono nel finanziamento di progetti di ristrutturazione e costruzione impianti sportivi.
I programmi sono stati sviluppati sulla base di feedback delle federazioni e confederazioni. Le federazioni possono presentare le domande su base annua entro la metà di ottobre di ogni anno.
Le aree tematiche su cui si devono muovere i programmi erano già contenute nella campagna "Goals" lanciata nel 2011.
Il "Goal Programme" istituito dalla FIFA consente alle federazioni invece di ricevere finanziamenti per progetti di sviluppo per il calcio.
Lanciato nel 1999 dal presidente della FIFA Joseph S. Blatter, il programma ha finora fornito il supporto ad oltre 500 progetti di sviluppo in tutto il Mondo, per un totale di 200 milioni di dollari. Con questo contributo la FIFA ha contribuito e continua a costruire accademie, centri sportivi e campi sintetici e in erba.
Dall’anno del suo esordio il “Goal Programme” si è evoluto ad esempio attualmente si può usufruire per tre anni di un finanziamento per costruire centri di avviamento al calcio giovanile.
Una nuova casa per il calcio femminile italiano L’A.S.D. Orobica ora cerca una nuova casa, più adatta al suo ruolo attuale e agli sviluppi futuri, una struttura moderna e più agevole per partite e allenamenti destinata a diventare un riferimento sul territorio, grazie anche al fascino e ll’attrattiva che le serie maggiori (A e B) rappresentano. L’impianto individuato è quello di Comun Nuovo, ma per il nuovo ruolo si rende necessaria una riqualificazione dell'intero centro con il rifacimento in erba sintetica del campo a 11 e del campo di allenamento, l'ampliamento della tribuna esistente e l’adeguamento degli spogliatoi atleti e arbitri.
L’idea è quella di far diventare questo centro un punto di ritrovo per il calcio femminile a livello italiano, un luogo dove sia possibile fare ritiri e allenamenti, con strutture per ospitare atleti e tecnici per più giorni, una sorta di Centro di Coverciano in versione femminile.
“Il nuovo centro sportivo è importante per il suo posizionamento, è vicino all’autostrada e all’aeroporto, oltre che a numerose scuole private e pubbliche. Di centri gestiti da società femminili ne esistono solo tre o quattro in Italia e questo andrebbe ad ospitare anche altri sport, oltre a delle manifestazioni e servirebbe per rendere più coeso il territorio”. Ma non è finita qui secondo i progetti dell’A.S.D Orobica: “una volta
ristrutturato vorremmo proporre l’impianto come Centro federale femminile, farlo diventare non solo un posto dove allenarsi, ma anche un luogo in cui le squadre possano mangiare e dormire, per ospitare degli stage al femminile o partite internazionali.
Una nuova casa per il calcio femminile italiano
L’A.S.D. Orobica ora cerca una nuova casa, più adatta al suo ruolo attuale e agli sviluppi futuri, una struttura moderna e più agevole per partite e allenamenti destinata a diventare un riferimento sul territorio, grazie anche al fascino e all’attrattiva che le serie maggiori (A e B) rappresentano. L’impianto individuato è quello di Comun Nuovo, ma per il nuovo ruolo si rende necessaria una riqualificazione dell'intero centro con il rifacimento in erba sintetica del campo a 11 e del campo di allenamento, l'ampliamento della tribuna esistente e l’adeguamento degli spogliatoi atleti e arbitri.
L’idea è quella di far diventare questo centro un punto di ritrovo per il calcio femminile a livello italiano, un luogo dove sia possibile fare ritiri e allenamenti, con strutture per ospitare atleti e tecnici per più giorni, una sorta di Centro di Coverciano in versione femminile. “Il nuovo centro sportivo è importante per il suo posizionamento, è vicino all’autostrada e all’aeroporto, oltre che a numerose scuole private e pubbliche. Di centri gestiti da società femminili ne esistono solo tre o quattro in Italia e questo andrebbe ad ospitare anche altri sport, oltre a delle manifestazioni e servirebbe per rendere più coeso il territorio”. Ma non è finita qui secondo i progetti dell’A.S.D Orobica: “una volta ristrutturato vorremmo proporre l’impianto come Centro tecnico e di formazione federale per il calcio femminile, farlo diventare non solo un posto dove allenarsi, ma anche un luogo in cui le squadre possano mangiare e dormire, per ospitare degli stage al femminile o partite internazionali. In questo modo, il calcio femminile in Italia e in Lombardia farebbe un vero e proprio salto di qualità”.
Conclude la Marini: “Un progetto così ambizioso per poter essere realizzato necessita di concretezza, da qui la convinzione che l’idea d’impresa o business idea è il punto da cui partire, ed è stata una delle motivazioni che hanno spinto il Comune di Comun Nuovo, l’Orobica CF, l’AC Comun Nuovo 2003 e il pool di specialisti ad elaborare questo progetto tanto ambizioso quanto studiato in ogni sua parte in modo da verificarne oggettivamente la coerenza con l’ambiente/settore in cui si andrà ad operare. E’ stato fondamentale cercare di progettare l’ottimizzazione e l’impiego delle risorse umane e finanziarie disponibili per aumentare le probabilità di successo e limitare il rischio. Abbiamo ritenuto fondamentale investire tempo e denaro nella fase di progettazione per partire con il piede giusto, piuttosto che improvvisare e avere sorprese non gradite una volta avviata l’attività”.
La consegna del progetto e il sostegno della FIFA
Il progetto completo è stato presentato e consegnato nei giorni scorsi al Presidente Federale Carlo Tavecchio e alle componenti tecniche della Task Force che governa il Calcio Femminile in Italia oltre che ai responsabili FIGC dei progetti e delle relazioni con la FIFA.
Per la realizzazione del progetto, infatti, la FIGC potrebbe contare su vari finanziatori e sponsor reperiti dall’Orobica Calcio Femminile e soprattutto dal Comune di Comun Nuovo, decisamente partecipe con i suoi attenti Amministratori, e soprattutto potrebbe chiedere supporto alle istituzioni di riferimento: la FIFA in particolar modo mette a disposizione delle somme a fondo perduto (FIFA Goal Programme – 600 mila dollari all’anno – e altre somme reperibili grazie ai 9 Programmi specifici per lo sviluppo del calcio femminile) per l’ottenimento delle quali le Associazioni Membro (FIGC) devono inviare domanda entro il 15 Ottobre di ogni anno.
Tutto è pronto, si resta in attesa del sì della FIGC per promuovere e sostenere il calcio femminile attraverso l’approvazione e la trasmissione alla FIFA del progetto che vuole essere un progetto di sistema che coinvolga tutte le componenti interessate.
L’idea di redigere un progetto che potesse essere fatto proprio dalla FIGC nasce dal momento storico in cui si trova il calcio femminile. Dare una “casa” alle Nazionali Femminili creando per la prima volta un punto di riferimento per il calcio femminile senza che questo comporti alcun onere di gestione da parte della FIGC sarebbe l’importante svolta che il movimento femminile attende da anni.
In questo modo, il calcio femminile in Italia e in Lombardia farebbe un vero e proprio salto di qualità”. La favola dell’Orobica potrebbe così continuare, verrebbe da aggiungere, e la realtà è molto meglio dei film.
Lino Garbellini e Antonio Castiglione
P.S. Ho ricevuto dalla società Orobica il progetto completo della loro idea e deve dire con estremo piacere di aver visto poche volte un progetto stilato con tanta professionalità e accuratezza.
Mesi fa altre due società tra cui il Marcon voleva mettere a punto, con la condivisione del proprio comune, un progetto simile.
Contattai personalmente l'ufficio stampa di Tavecchio per capire in che modo le società interessate potessero presentare alla FIGC i loro progetti di ristrutturazione degli impianti per usufruire dei fondi FIFA... che ogni anno ci sono, ma non ho avuto nessuna risposta concreta con la solita delusione di sempre!
Walter Pettinati