VIOLENZA SULLE DONNE, LA PRES. CORTANI E PATRIZIA PANICO AMBASCIATRICI PER CHIARA
- Walter Pettinati
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Il capitano della nazionale e la numero uno biancoceleste si impegneranno in una campagna contro la violenza sulle donne, nel nome di Chiara Insidioso.
Saranno due laziali doc, la presidente Elisabetta Cortani e la leggenda Patrizia Panico, a rappresentare il volto del calcio femminile italiano nella petizione contro la violenza sulle donne lanciata da Maurizio Insidioso, papà della giovane Chiara, la tifosa biancoceleste malmenata e ridotta in fin di vita dal fidanzato lo scorso Febbraio a Casal Bernocchi. Da allora la vita di Chiara è rimasta flebilmente appesa ad un filo, in una lotta continua, con attorno a lei l'affetto dell'opinione pubblica che dal giorno in cui fu resa nota la notizia l'ha praticamente adottata, sperando e pregando perché riesca a riprendersi.
E' stato lo stesso Maurizio a pensare alla presidente della Lazio Femminile Elisabetta Cortani, da sempre impegnatissima nell'ambito della violenza sulle donne, come figura di spicco per la petizione. La società biancoceleste, in occasione degli eventi a maggior risalto in cui è stata coinvolta (da "Di padre in figlio" alla presentazione a Formello), ha sempre tenuto a sottolineare la vicinanza a Chiara e alla famiglia per questa assurda e struggente vicenda, che vede coinvolta la formazione biancoceleste nelle doppie vesti di squadra femminile e laziale.
Da qui un ruolo tira l'altro e, per aumentare la diffusione di un messaggio così importante, la presidente biancoceleste è subito riuscita a coinvolgere il simbolo del calcio femminile italiano nel mondo: Patrizia Panico, prima giocatrice azzurra per presenze e reti segnate, una bomber di razza che vanta un curriculum da far invidia a tanti colleghi maschi, con tredici primati da capocannoniere del nostro campionato e un palmarès ricchissimo di trofei. Ma la Panico non è solo numeri e cifre. Per il calcio italiano è molto di più: una vera e propria leggenda, una bandiera, l'immagine di chi ha detto 'no' ad esperienze oltralpe per scegliere di essere un'icona del Belpaese. Chi meglio di lei, dunque?
A caldo, direttamente dal ritiro di Novara dove le azzurre giocheranno le ultime due partite di qualificazione a Canada 2015, ecco le parole del capitano della nazionale di mister Cabrini: "Mi ha chiamata la presidente Elisabetta Cortani per propormi di diventare "ambasciatrice" per questa giusta causa e non ho esitato neanche un attimo – racconta all'ufficio stampa della Lazio femminile – Noi due abbiamo un ottimo rapporto da sempre, sono felice abbia pensato a me come altra rappresentante di questa campagna importantissima. Conosco la storia di Chiara da tempo, da quando qualche mese fa si è saputo ciò che era successo e quindi non potevo tirarmi indietro. La violenza sulle donne è un argomento delicatissimo per cui sarò sempre pronta a battermi in prima linea. In più, per me, l'impegno è anche doppio, dato che Chiara è una tifosa biancoceleste. Penseremo ad uno slogan e speriamo di dare ampia Femminile diffusione ad una questione di così fondamentale importanza".
Ufficio Stampa SS Lazio Femminile