Giovedì, 21 Novembre 2024
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IDEE e PROPOSTE per “LO SVILUPPO del Calcio Femminile”

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Il 9 maggio si è tenuto a MEDA un convegno sullo “Sviluppo del Calcio Femminile in Lombardia partendo dall’attività di base”. La serata organizzata dall’A.S.D. Real MEDA c.f. che ha avuto il patrocinio del Comune di Meda e la collaborazione della F.I.G.C. settore giovanile scolastico Lombardia e di Calciodonne.it, ha visto la presenza di molti esperti del settore che hanno dibattuto sui problemi vissuti attualmente dal Movimento Calcio femminile cercando di offrire delle idee e dei suggerimenti che possano servire a portarlo ad un livello di crescita superiore a quello attuale.
Nell’occasione gli ospiti presenti sono stati: Diego Trombello, Responsabile attività di base settore giovanile scolastico F.I.G.C ., Giuseppe Terraneo, Coordinatore settore giovanile scolastico della Lombardia, Mario Merati per Calciodonne.it, Ivan Molteni, Executive Director-Dream Team Italy Sport s.r.l e Rita Guarino, ex calciatrice e attuale vice allenatrice della Nazionale Femminile Under 17.

La serata è iniziata con un filmato riassuntivo dell’impresa compiuta dall’Under 17 di Enrico Sbardella e Rita Guarino che ha conquistato una storica medaglia di bronzo ai recenti mondiali di categoria in Costa Rica. Rita Guarino e Marta Vergani, giocatrice del Meda e terzino di questa Nazionale, anch’essa presente in sala, hanno ricevuto una targa ricordo per questo meritato successo che speriamo sia un punto di partenza per favorire una decisa crescita del calcio femminile in Italia.
Nei loro interventi, tutti gli ospiti hanno dato una valutazione sull’attuale situazione del calcio in rosa, auspicandone per il futuro un cambiamento di rotta, in quanto dagli ultimi dati forniti dall’UEFA, le iscrizioni al calcio femminile in Italia hanno evidenziato negli ultimi anni una “pericolosa” curva discendente che ha allargato ancora di più il gap esistente con la maggior parte dei paesi europei ed extra europei.
Scarsa CULTURA sportiva nei confronti dello sport femminile in generale e del calcio in particolare, mancanza di promozione a livello scolastico, difficoltà di reperire strutture e campi da gioco, vincolo, poca visibilità a livello mediatico e una poco confortante situazione finanziaria delle Società, questi i motivi maggiormente citati per giustificare questi dati negativi. Le soluzioni per affrontare tutte queste problematiche che da sempre sono presenti in questo Movimento, non sono certo facili da trovare anche perché manca una VERA ed importante spinta proveniente dai vertici Federali che dovrebbero fare di più e meglio per il calcio giocato dalle donne. Dopo gli interventi di Diego Trombello e di Giuseppe Terraneo che hanno illustrato alcune interessanti iniziative messe in atto a livello regionale dalla Lombardia per favorire l’approccio al calcio femminile delle ragazze che lo desiderano praticare, specialmente quelle più giovani che si avvicinano allo sport per la prima volta, Rita Guarino ha voluto chiarire alcuni aspetti relativi al suo lavoro sul campo: “Le bambine e le ragazze che giocano al calcio, sino all’età di 15 anni sotto l’aspetto fisico atletico non sono differenti dai maschi, anzi sul campo dimostrano anche un impegno superiore in termini di volontà e partecipazione.” Quindi l’invito ai genitori di NON negare la pratica di questa passione sportiva alle loro figlie per colpa di inutili pregiudizi, che alla fine potrebbero poi interferire anche negativamente sulla loro personalità non solo a livello sportivo ma anche umano.
Enrico Sbardella, collegato in Skype dalla Sardegna dove sta svolgendo uno Stage per allenatori è stato accolto da un lungo applauso dalle persone presenti in sala, anche lui, che da tanti anni allena nei vari settori giovanili delle Nazionali, ha sollecitato un maggior coinvolgimento delle Istituzioni sportive e calcistiche in primis, per dare alle giocatrici, specialmente quelle più giovani, maggiori possibilità di crescita a tutti i livelli, iniziando dal lavoro svolto nelle proprie Società con tecnici professionalmente preparati, incrementando poi gli STAGE delle varie nazionali, per favorire la conoscenza delle atlete da parte dello Staff azzurro, ottimizzando il lavoro sul campo e integrando il tutto con delle riunioni tecniche a livello didattico per ampliare la loro cultura calcistica generale. Sbardella ha voluto poi sottolineare che il gruppo vincente che ha fatto i mondiali in Costa Rica è il frutto di un lungo lavoro nel tempo, dopo molti STAGE, nei quali sono state coinvolte moltissime atlete provenienti da tutte le regioni italiane.
Questo interessante convegno ha avuto lo scopo primario di coinvolgere i rappresentanti delle Società calcistiche lombarde maschili nel progetto d’inserire nel loro organigramma una squadra femminile o di creare una Scuola calcio allargata alle ragazze più giovani.
A questo proposito interessante è stato l’intervento di Viviana Schiavi giocatrice del Mozzanica, che in collaborazione con la Cremonese, aprirà una scuola calcio femminile promovendo alcuni Stage estivi. “E’ stata una mia iniziativa personale, perché amo da sempre questo sport e voglio seguirlo con passione anche in futuro aiutando le ragazze che vogliono praticarlo come anni fa altri hanno fatto nei miei confronti; ringrazio la Cremonese Calcio per aver accettato questa mia proposta che sono sicura porterà nel tempo dei positivi riscontri anche a livello societario e sociale.”
Questa è una via importante da percorrere per arrivare a coinvolgere maggiormente le ragazzine che con passione vogliono praticare questo sport e che trovano delle difficoltà iniziali nei confronti dei loro coetanei maschi. Valentina Velati giocatrice dell’Inter Femminile, ha sottolineato questo aspetto, mettendo in risalto il fatto che alcuni pregiudizi esternati anche esplicitamente nei suoi confronti dai suoi compagni maschi, sono stati poi da lei superati con la passione, la tenacia, l’esempio, ma soprattutto: “con la serenità che ho sempre esternato giocando con loro, sino ad essere infine accettata dal gruppo senza problemi.” Importante per lei è stato anche l’aiuto e il sostegno datole dai suoi genitori, cosa che non sempre avviene quando una ragazza sceglie di giocare a calcio!
La Lombardia e alcune regioni del nord Italia, in particolare Piemonte e Veneto, i Comitati regionali stanno creando dei progetti interessanti per far CRESCERE questo movimento calcistico ottenendo dei buoni risultati; purtroppo molte difficoltà sono presenti invece nel Centro e Sud Italia; occorrerebbero quindi sinergie globali a livello nazionale per evitare queste notevoli differenze che poi minano di fatto lo svolgimento di molte attività in primis quello dei campionati dove la maggior parte dei CLUB di serie A e B sono presenti al nord.
Alcuni dirigenti intervenuti in sala e io stesso nel mio intervento, abbiamo anche sottolineato il problema del VINCOLO presente nel settore dilettantistico nazionale che spesso è un aspetto che limita la possibilità, specialmente per le ragazzine più giovani di continuare a praticare questo sport. Sarebbe opportuno a questo proposito che, almeno per il Calcio Femminile che è solo dilettantistico e con scarse future prospettive economiche personali, gli organi Federali intervenissero cancellando questa normativa in quanto siamo l’unica nazione europea che ancora la applica!
L’UEFA negli ultimi anni ha invitato la nostra F.I.G.C. a “fare di più” per il calcio femminile in Italia…e per questo non siamo stati premiati con una nuova “Stella”: arrivare ad ottenerla dovrebbe essere l’obiettivo futuro per chi ha VERAMENTE a CUORE questo sport. Abbiamo sentito in questo convegno sottolineare da parte di Ivan Molteni, profondo conoscitore dello sport a livello internazionale, anche le notevoli differenze esistenti fra l’Italia e le altre nazioni nel mondo, non solo a livello culturale in generale verso la pratica di qualsiasi sport, ma anche a proposito dei notevoli investimenti finanziari e strutturali messi a disposizione in tutti i settori sportivi; di tutto ciò, in molti casi, ne ha beneficiato il calcio femminile, portando dei concreti benefici attraverso l’aumento del numero delle iscrizioni in tutte le Federazioni nazionali e di conseguenza si sono poi evidenziati anche progressi nei risultati sportivi!
Perché l’Italia non potrebbe fare altrettanto? La verità, a mio parere, ma anche per quello che ho sentito da più parti questa sera, è che manca la VOLONTA’ di far crescere questo settore di là dalle tante parole e dalle tante promesse sentite in questi anni. Fortunatamente esistono delle Società a livello locale e il Real Meda è una di queste, che dalla BASE stanno creando iniziative interessanti e mirate per coinvolgere il maggior numero di ragazze, per poi seguirle nel loro percorso calcistico, ma, questo non basta…, perché senza l’AIUTO materiale ed il sostegno delle Istituzioni sportive nazionali, più di tanto anche loro non possono fare. NON lasciamo cadere l’occasione che ci hanno regalato queste GRANDI giocatrici dell’UNDER 17, non dimentichiamo velocemente, (come già capitato in passato per l’UNDER 19), questo successo FRUTTO del LAVORO e della PASSIONE di queste ragazze e dei loro allenatori, partiamo dall’entusiasmo a dalle emozioni che ci hanno regalato per fare sempre meglio e di PIU’….Ricordiamoci sempre che “i grandi MOMENTI derivano da grandi OPPORTUNITA’”, lasciare passare questa opportunità di crescita in questo momento sarebbe un ENORME errore,…. non perdiamo altro tempo..già se ne è perso molto in passato!

 

Mario Merati

 

Le foto del Convegno e del Women's Football Day: http://www.calciodonne.it/fun-zone/photo-gallery/53-real-meda-convengo-e-wfd

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Testata giornalistica registrata al Tribunale di Firenze il 15 settembre 2016  n. 6032.
Direttore Walter Pettinati - PROMOITALIA Editore.

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