Vi presento Rose Reilly ex grande bomber scozzese!
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Rose Reilly, ex calciatrice scozzese degli anni 70 e 80, è in questi giorni in Italia dove sta girando un servizio per la BBC sui suoi trascorsi calcistici nel nostro paese.
Presso un Hotel di Milano ha incontrato un’altra “bomber di razza” come Carolina Morace e altre sue ex compagne ed avversarie, a Reggio Emilia presso il Mapei Stadium: Betty Vignotto e Viola Langella e, presso lo Stadio Armando Picchi di Iesolo, l’ex arbitro Sante Zaza che ha diretto molte partite da lei disputate in Italia.
Rose Reilly è nata a Kilmarnock in Scozia nel 1955 e sin da piccola ha preferito giocare con il pallone piuttosto che con le bambole e un po’ più grandicella ha dimostrato subito, giocando con i compagni maschi, di avere delle grandi qualità a livello tecnico, una notevole velocità e una forza nel tiro non comune.
A 16 anni nelle file dello Stewarton &Thistle ha vinto la sua prima Coppa di Scozia femminile e, un anno dopo, ha esordito in Nazionale contro l’Inghilterra.
Da lì ha iniziato una lunghissima carriera calcistica che l’ha portata prima in Francia nello Stade Reims e poi in Italia nell’ACF Milan, successivamente al Jolly Catania, Alaska Lecce, e in altre squadre, sino a chiudere l’esperienza italiana nel 1994-95 nell’Agliana.
Il suo PALMARES è di notevolissima importanza: 9 Campionati Italiani con Milan, Jolly Catania, Alaska Lecce e Trani. Uno in Francia con Stade Reims, 5 Coppe Italia con Milan, Alaska Lecce e Trani ed un Mundialito con la Nazionale Italiana con la quale ha disputato, grazie ad una deroga dell’allora Federazione, 14 partite segnando 6 reti.
Tanti i successi sul campo e tanti riconoscimenti sportivi anche dopo aver lasciato l’attività agonistica: nel 2007 è stata ammessa nelle Hall of Fame del calcio scozzese ed il 1 Dicembre 2015 ha ricevuto una laurea Honoris causa dall’Università delle Scozia occidentale.
Ho chiesto ad una sua ex compagna di squadra, Viola Langella, ad un Dirigente di quell’epoca, Ambrogio Quintini, e ad un ex arbitro, Sante Zaza, che hanno condiviso con lei sul campo la sua lunga carriera in Italia, una loro opinione su Rose Reilly.
“Una grande atleta” mi ha detto Viola Langella “una vera professionista, forte, con un’ottima prestanza fisica, ma nel contempo anche una persona umile che ho avuto il piacere di conoscere in un periodo importante della mia vita calcistica insieme ad altre giocatrici come Morace, Vignotto e la danese Augustesen”. “Rose giocava in attacco in ogni posizione sia da esterno destro che sinistro, sia da centrale, era molto veloce, una gran precisione nel tiro, in quel periodo il meglio del calcio femminile.”
Ambrogio Quintini ha sottolineato il periodo in cui lei ha giocato nel Milan e nell’Alaska Lecce: “Rose è stata prima di tutto un’atleta di notevole caratura, un gran fisico e una grande potenza che esprimeva con conclusioni a rete sempre di rara precisione. Era un po’ l’incubo dei portieri di quell’epoca. Dal punto di vista caratteriale era molto determinata e volitiva durante la partita e durante gli allenamenti, ma nel contempo con un buon carattere e anche un’umiltà che la rendeva amica e simpatica anche alle giocatrici avversarie.”
Sante Zaza ha anche lui sottolineato: “La forza atletica di Rose, la sua corsa veloce accompagnata da una tecnica superiore, ma nel contempo con un’ ottima precisione nel concludere a rete, nei passaggi e nel “dialogo tecnico tattico” con le compagne. Ci tengo da ex arbitro evidenziare l’ottimo comportamento in campo verso la terna arbitrale, compagne ed avversarie.” “Sono contentissimo di averla rincontrata oggi dopo 35 anni. Tra di noi una stima reciproca che perdura nel suo e nel mio ricordo, sono onorato di averla arbitrata perché lei è sempre stata molto rispettosa ed educata in campo e per questo ha avuto la stima anche di tutti i miei colleghi di allora.”
Per Rose, quelle che sta trascorrendo in Italia, sono delle belle giornate costellate da tanti bellissimi ricordi, come bellissimo è stato l’abbraccio con chi ha vissuto con lei quegli straordinari anni vincenti! Arrivederci Rose …alla prossima…!
Mario Merati.