Alice Pignagnoli si racconta ...
- Enrico Ferranti
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"Il ruolo del portiere è - sicuramente - quello più difficile ma anche più affascinante. Un errore, quasi sempre, costa caro ma solo noi, che lo viviamo da dentro, possiamo davvero capirlo e soprattutto apprezzare a pieno le gioie che sa darti". Parola di Alice Pignagnoli, "numero uno" del Genoa Women. Atleta di grande spessore questa calciatrice, dotata tecnicamente e dalle qualità umane non indifferenti: "Mi reputo un portiere moderno", le sue parole, "mi piace molto giocare con i piedi e toccare tanti palloni;
credo che quello che faccio tra i pali sia il minore dei contributi che do alla squadra".
La grandezza di questa ragazza si evince da tanti aspetti che emergono dalle sue stesse parole: "Lo sport in generale è una palestra di vita, il calcio (e il ruolo del portiere), lo sono ancora di più. In quei 90 minuti, e in tutta la settimana di preparazione alla gara, nelle dinamiche di gruppo e nel lavoro sul campo, sono condensati i valori della vita vera. Per me è un momento di sfogo, ma anche un modo per lavorare su me stessa e non sentirmi mai appagata, ma sempre con un obiettivo da raggiungere".
"Le emozioni che si alternano sono infinite", prosegue la Pignagnoli, "dal senso di onnipotenza, all'inadeguatezza, dalla gioia alla tristezza, ma tutte sono fondamentali per la crescita di un giocatore". Una passione innata, la sua.... nonostante in famiglia nessuno praticasse questo sport: "Ho iniziato correndo dietro a mio zio Aldo, a cui sono molto legata, nel cortile di casa. Successivamente nel cortile della scuola, per poi iniziare giocando veramente, nel settore giovanile della Reggiana Femminile (ora Sassuolo)".
Una carriera davvero strepitosa: "Ho girato l'Italia e diverse squadre, sempre alla ricerca di nuovi stimoli e nuovi obiettivi. Ora mi piacerebbe trovare un posto dove mettere le radici". Per questa stagione una nuova esperienza: "Sono arrivata a Genova con aspettative molto alte, sia nei confronti del campionato che della squadra.
Il torneo è molto competitivo ed essendo al primo anno di organizzazione, non tutti eravamo coscienti di quello a cui andavamo incontro. Piano piano stiamo diventando un gruppo vero e credo che questo porterà i risultati che tutti si aspettano, sul campo. Se ho fatto la scelta giusta lo dirà il tempo, ma al momento sono contenta".
Concludiamo con il motto a cui si ispira Alice Pignagnoli e che rispecchia tutta la sua classe e tutta la sua determinazione: "Work hard, play harder".
Enrico Ferranti.
Foto di Ramella Fazzari Fotografia.