La nuova sfida in Cina, la nazionale spagnola e il momento positivo del calcio femminile, intervista con Verónica Boquete
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Uno dei nomi più riconoscibili nell'ambiente del calcio femminile, Verónica Boquete, è riuscita a trovare del tempo nella sua agenda fitta di appuntamenti per rispondere alle domande di Women Soccer United sul suo nuovo club, il Beijing BG Pheonix, la sua nuova sfida in Cina, il suo punto di vista sulla nazionale spagnola e sul calcio in generale.
L'ultima volta che abbiamo parlato con Verónica per un'intervista è stato nel 2014, ai tempi, la talentuosa centrocampista stava giocando in Germania nella Allianz Frauen-Bundesliga con il club 1.FFC Frankfurt e faceva parte della storica nazionale spagnola che si era qualificata per la prima volta alla Coppa del Mondo femminile FIFA. Risentendoci oggi, ciò che mi colpisce è come la passione e la determinazione siano ancora radicate dentro di lei, nonostante alcuni ostacoli nella carriera, come l'esclusione dalla nazionale spagnola o l’ultimo periodo difficile al Paris Saint Germain. Nel frattempo, Verónica continua a cercare opportunità per ottenere il meglio dalla sua carriera calcistica, superare nuove sfide entusiasmanti ed essere in grado di continuare a fare ciò che ama: semplicemente giocare a calcio. La leggenda spagnola sta affrontando ora una nuova sfida dopo la sua firma con il club di calcio femminile cinese Beijing BG Pheonix. In questa esclusiva intervista, Verónica ci offre una visione affascinante del suo passaggio in Cina, le sue prime impressioni, l'inserimento con le sue compagne di squadra, le sue aspettative e molto altro ancora.
Recentemente hai firmato con il club cinese Beijing BG Phoenix, come vedi questa emozionante opportunità e cosa ti attrae di più in questa nuova sfida?
Il Beijing era alla ricerca di una centrocampista straniera che potesse aiutarli in questa nuova stagione, hanno contattato il mio agente ed è così che è arrivata l'offerta.
Per me è un progetto interessante soprattutto perché non stavo giocando molto negli ultimi mesi con il PSG, quindi ho colto l'occasione come un'opportunità per essere di nuovo una giocatrice importante, per tornare al mio livello più alto e godermi una nuova esperienza, in un nuovo continente, in una nuova lega ...
E' stata una decisione facile da prendere?
Ovviamente no! Stavo giocando in una delle migliori squadre in Europa con tutte le strutture e ottime condizioni ... ero nella mia "comfort zone"...Ma non stavo giocando molto, in questa stagione l'allenatore non contava su di me e penso che il calcio sia fatto per essere giocato, e se in quel momento Parigi non era il posto giusto, dovevo trovarne un altro.
Hai giocato in diversi campionati in tutto il mondo, tra cui Svezia, Germania, Stati Uniti e Francia. In quale paese è stato più facile adattarsi?
Ci sono due aspetti a cui ti devi adattare, il primo è il campo (stile di gioco, caratteristiche..) e il secondo è tutto quello che sta fuori (il paese, stile, cultura..). Io credo di essere una persona che si adatta facilmente, non è semplice, ma ci sono sempre riuscita. Ecco perché mi sono trovata bene in quasi tutti i paesi… devi andarci con una mentalità aperta. La Svezia e gli Stati Uniti ti accolgono molto bene e ti senti subito a casa tua. Germani e Francia ti pongono di fronte a delle grandi sfide per quanto riguarda lo stile di gioco, mentre Russia e Cina rappresentano un "importante shock culturale". Ogni paese, ogni lega, ogni squadra, ogni esperienza di vita.. sono stati diversi e mi hanno arricchito, sia sportivamente che personalmente.
Sei andata in Cina con qualche aspettativa?
So che sarà molto diverso da quello a cui sono abituata, in alcune cose sarà come tornare alle mie origini, ma di tanto in tanto non è male ricordare e riprendere la passione del primo giorno. Inoltre, il campionato è al 100% professionale, quindi le condizioni sono ottime e c'è un grande spazio per migliorare. Questo è stimolante e mi consentirà di dare il massimo per aiutare a raggiungere i nostri obiettivi.
Quanto ne sai del Beijing BG Phoenix Women's Football Club, le giocatrici, l'allenatore e il campionato?
Fino ad ora non avevo molte informazioni su questo campionato e sul club. So che la Cina sta cercando di promuovere questo campionato, sanno che da anni hanno smesso di essere un top mondiale nel calcio femminile e sono consapevoli del fatto che hanno bisogno di aiuto esterno per crescere, per questo che cercano allenatori stranieri e giocatori che possano contribuire con cose diverse.
Che l'allenatore e il preparatore atletico fossero europei (svedesi) era qualcosa di cui ho tenuto conto per la mia decisione perché, primo, dimostra che il club ha un progetto in mente, che vuole cambiare le cose rispetto agli ultimi anni, e vuole essere più competitivo. Secondo, sapevo che dal punto di vista calcistico avrei avuto una buona preparazione.
Ci sono alcune buone giocatrici e il livello della squadra può essere abbastanza buono da essere competitive anche dopo poche settimane di lavoro. Sappiamo che ci sono 2-3 squadre che dovrebbero lottare per i titoli, ma vogliamo crescere e poter essere tra loro presto.
In generale, quali sono le tue prime impressioni?
Siamo nel sud della Cina, in un centro di allenamento, tutte le squadre sono qui, usano le stesse strutture e domani (13 marzo) inizieremo a giocare, iniziamo la coppa. Le mie prime impressioni sono un misto, ci sono cose buone che mi piacciono e altre non così tanto, ma le prime settimane sono un momento di adattamento, accettazione e comprensione. La cosa importante è che la squadra si alleni bene, miglioriamo ogni giorno e il club ci dà tutto ciò di cui abbiamo bisogno. Il paese è un'avventura, molto diverso dall'Europa, in alcune cose sono indietro e in altre avanti.
Parlaci un po' delle tue nuove compagne di squadra. Chi dovremmo guardare in questa stagione?
Abbiamo titolari forti ed esperte, e una panchina con giocatrici molto giovani, alcune delle quali sono le migliori delle squadre nazionali U18 e U20. Stiamo lavorando molto sullo sviluppo del nostro gioco e su alcune tattiche offensive, quindi saremo una squadra che vuole la palla, che vuole creare il calcio. Ma sappiamo che contro le squadre migliori dobbiamo essere anche molto forti in difesa ..Nuovo allenatore, nuove giocatrici, nuova metodologia, nuovo stile di gioco, avremo bisogno di tempo per far funzionare tutto, ma stiamo già lavorando duramente e non vediamo l'ora di iniziare la stagione!
Come riassumeresti il tuo tempo al PSG, qual è stato il momento migliore e quello più basso della tua esperienza in Francia?
Sebbene la mia partenza non sia stata perfetta, ho passato un buon anno e mezzo a Parigi. Giocare per il PSG è stata una fortuna e un privilegio, è un club che terrò sempre nel mio cuore.
Momento migliore: la scorsa stagione, lo spareggio di Champions League contro il Bayern e raggiungere la finale di Champions League.
Momento peggiore: quella finale persa e soprattutto gli ultimi mesi a Parigi che sono stati difficili personalmente .. lasciare il PSG è stato triste.
Parlando del palcoscenico internazionale, quali sono le tue opinioni sulla prestazione della Spagna agli Europei del 2017?
Penso che la Spagna sia andata con grandi aspettative, tutti si aspettavano molto dalla squadra .. ed è per questo che il risultato finale è stato un po' deludente, avrebbe dovuto essere migliore perché ci sono sia la squadra che il talento ..Ma devi pensare che solo pochi anni fa la Spagna non giocava gli Europei e nel 2015 abbiamo partecipato alla nostra prima Coppa del Mondo !! Credo davvero che il calcio femminile spagnolo sia sulla buona strada e presto diventerà una nazionale forte in grado di lottare per i titoli.
Pensi che tornerai in nazionale? È qualcosa a cui stai lavorando?
No, non tornerò. So che il mio tempo in nazionale è finito e che le porte sono chiuse per me fino a quando ci sarà lo stesso allenatore. Ma va bene, per 14 anni ho dato tutto quello che avevo per il mio sport e per il mio paese, quindi sono felice e in pace con me stessa.
Come e è progredito il calcio femminile da quando hai iniziato a giocare e come pensi possa migliorare ulteriormente?
Il progresso è stato enorme e non può che continuare!! Quando ho iniziato a giocare, non avevo un modello femminile, non sapevo di poter essere una calciatrice professionista, non sapevo che ci fossero coppe del mondo e coppe europee femminili, che potessi giocare e vincere una Champions League ... Ora vediamo migliaia di ragazze che scelgono il calcio, leggiamo del nostro gioco sui giornali e sulle riviste, guardiamo tante partite in TV, vediamo gli stadi pieni...Le condizioni sono migliori, sempre più professioniste, con più sponsor, più fan .. e questo è proprio il modo di migliorare, con l'impegno di club e federazioni, con il supporto degli sponsor, con più spazio nei media che ci fa raggiungere più persone e ci aiuta a cambiare la mentalità della società. Sempre più persone si interesseranno al calcio femminile e presto sarà in grado di vivere su ciò che genera. Spero solo che non copieremo le cose brutte del calcio maschile, ma che sapremo come mantenere l'essenza e i valori puri dello sport.
Gina West
http://www.womenssoccerunited.com/vero-boquete-interview/
Traduzione: Elena Intra (calciodonne.it)
Nei prossimi giorni anche le nostre interviste alle calciatrici italiane approderanno su Women Soccer United