Le Gare della Femminile Riccione Calcio e intervista al portiere Chiara Bagli
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Femminile Riccione calcio sempre attiva sul campo, nel week end diverse gare in programma previste a cominciare dalla Serie B in trasferta a Trento al cospetto dell' ACF Trento Clarentia. Le giovani promesse della Primavera, dovranno vedersela sabato 20 dicembre con il Sassuolo B alle ore 17.30 a Reggio Emilia, mentre ci sarà spazio anche al recupero della gara di campionato Serie D, domenica 21 gennaio ore 14.30 tra le mura del Fiorano, in attesa della ripresa del torneo prevista per il 4 febbraio.
Tra i pali una talentuosa Chiara Bagli, riminese, classe 2000 portiere proveniente dalla primavera biancazzurra.
Arianna Fabbri la definisce: "Bagli chiara anno 2000, classico esempio di chi attraverso il lavoro e la passione può con il tempo prendersi le proprie soddisfazioni. Approda a Riccione 5 anni fa e dire che, si trovava spaesata, spinta dalla passione per questo sport, ha cominciato dapprima a giocare fuori, presentando difficoltà motorie, ma come spesso accade ed è giusto così, nessuno di noi l'ha mai spinta a mollare, anzi. Durante un allenamento va casualmente in porta, e da lì non esce più, giorno dopo giorno, allenamento dopo allenamento, non mollando mai, neanche quando i palloni in porta erano più di quelli respinti, Chiara piano piano ha fatto grandi progressi. Oggi, a soli 17 anni, difende la porta e i colori della nostra serie D, con qualche presenza anche in primavera, destando la soddisfazione di tutti noi consapevoli, che ha ancora traguardi da raggiungere. Oltre ad essere un buon portiere Chiara è una persona veramente speciale, importantissima dentro lo spogliatoio".
Estroversa e socievole il giovane portiere adriatico frequenta il quarto anno del Liceo Linguistico San Pellegrino e svolge volontariato presso l'Associazione culturale "Mare di Libri", tra le sue passioni infatti la lettura e la letteratura, così come la scienza, aiutare la sorellina, uscire con le amiche e guardare un buon film. Da brava calciatrice non manca di seguire le partite della sua Juventus e del suo idolo Gianluigi Buffon, impegnandosi con determinazioni sul campo e fra i pali. Sportiva, dopo aver praticato diverse discipline in veste di attaccante, approda alla Femminile Riccione, dalla categoria Giovanissime, passando per la Primavera sino alla serie D, sotto l'attento occhio del suo primo maestro Andrea Alesiani. Un ruolo che le si è cucito addosso in maniera naturale, forse il destino che ci ha messo lo zampino, Chiara è diventata un punto di riferimento per le compagne, e lei stessa sottolinea le attenzioni che i panni di portiere richiedono: "Ci vuole tempo per entrare nell'ottica del portiere, è richiesta molta concentrazione, l'aspetto mentale è fondamentale, più di quello fisico, che di certo aiuta ma non è determinante, di certo un ruolo particolare che mi piace molto". "Mettiamo giù i remi e iniziamo a pedalare" come dice Chiara, felice dei successi raggiunti dalla Primavera, nella quale è arrivata nel 2014. Di quel campionato ricorda la partita con il Bologna in casa la passata stagione: " Una sfida molto sentita, ognuna di noi ad ogni incontro, faceva un discorso alla squadra nello spogliatoio, prima di scendere in campo. Vincemmo per uno a zero, una grande squadra, ci fu una grande festa. Poi ricordo con piacere la partita contro l'Imolese, di qualche settimana prima, mi sono divertita, bella prestazione!". Ancora indecisa su quale strada prenderà il suo futuro, una certezza però c'è: " Nella Femminile Riccione, c'è una grande vicinanza alla persona, Arianna, Federica e Claudia, sono sempre pronte ad ascoltarti nei momenti di difficoltà, anche a bacchettarti, e tra noi portieri, nonostante ci giochiamo il ruolo da titolare, c'è una splendida sintonia e amicizia. Arrivare al campo e condividere col sorriso la passione per il calcio è bellissimo, grazie alla società, alle calciatrici e ai mister per questa grande realtà. Il rispetto poi è l'elemento più importante, la bellezza dello sport si cela dietro i valori che racchiude, come ho avuto modo di leggere nel libro scritto dal Direttore di Tennis Club di Riccione Fabrizio Serafini "Sana Cultura Sportiva", è veramente metafora della vita".
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Dott.ssaVeronica Lisotti
Giornalista Sportiva
389 9899332
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