Clarissa Romanzi: “Difficile spiegare il mondo Res, bisogna viverlo”
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Il calcio è fatto di atleti sopravvalutati, cioè idolatrati oltre i loro reali meriti, e di atleti sottovalutati, che hanno avuto poche copertine e pochi elogi, ma che meriterebbero fiumi di parole. Tra queste c’è sicuramente Clarissa Romanzi, esterno difensivo della Res Roma: atleta modello, sempre pronta a dare il massimo quando viene chiamata a giocare, persona solare e sempre disponibile.
Clarissa fa parte della storia della Res Roma e ci racconta il momento delle giallorosse, e ci parla del suo amore per l’universo Res.
Ultime due gare e due belle vittorie: partiamo descrivendo come hai vissuto i match contro Empoli e Verona
Vincere fa sempre bene al gruppo e avevamo bisogno di chiudere prima della pausa con questi punti importantissimi. Ad Empoli abbiamo iniziato un po’ timide ma piano piano siamo riuscite a prendere in mano la partita, mentre nello scontro con il Verona abbiamo saputo gestire tutto dal primo minuto e portare a casa il risultato. Sono state due gare dove sapevamo di poter fare tanto e dove non potevamo deludere le aspettative del mister.
Sei tra le colonne storiche di questa squadra: cosa ti lega maggiormente alla Res Roma?
Non basterebbe un’intervista sola per spiegare tutto, e dire l'amore per la maglia sarebbe davvero riduttivo e scontato; in poche squadre si provano le stesse emozioni e le stesse sensazioni che si provano qui, a livello personale devo tanto alla Res e devo tanto al mister, sempre presenti nei periodi buoni e meno buoni della mia vita. Quando si entra a far parte di questo mondo uscirne è sempre difficile e una volta usciti ci si rende conto che nulla ti da quanto la Res!
Quali sono i tuoi pregi e i tuoi difetti e quali quelli della Res Roma?
Un mio pregio è che sono una persona sempre sorridente anche quando le cose non vanno nel verso giusto tendo sempre a sdrammatizzare, un difetto è che sono tanto istintiva e un pò mi penalizza anche a livello calcistico. Per quanto riguarda la Res: un pregio è che una volta entrati ci si sente dentro una famiglia. Un difetto: mi verrebbe da dire che siamo una squadra troppo impulsiva e testarda ma forse a volte non sono dei difetti.
Molte squadre maschili hanno investito nel calcio femminile: cosa pensi di tutto ciò, e cosa daresti affinché la Roma di Pallotta faccia con voi quello che Della Valle ha fatto con il Firenze?
Il calcio femminile sta prendendo sempre più piede, negli ultimi anni qualcosa si è mosso, questo fa piacere perché finalmente possiamo far conoscere la nostra realtà caratterizzata da tanto amore e tanti sacrifici, mi piacerebbe se la Roma di Pallotta prendesse in considerazione il progetto Res, il mister ha tirato su tutto questo da solo e sarebbe una soddisfazione immensa vederlo realizzare il suo sogno.
La Res ha le giovani migliori d'Italia, e i tre scudetti Primavera ne sono la prova: dove possono arrivare questi giovani talenti?
La Res ha sempre avuto un vivaio molto buono sotto un punto di vista calcistico e questi tre scudetti consecutivi sono stati strameritati, non so dirti dove arriveranno le giovani ma sono sicura che ognuna di loro farà tanta strada nella massima serie. Sperando che continuino a portare alto la maglia della Res.
Melillo, Nagni e Fracassi: tre aggettivi per tre persone che hanno fatto la storia di questo club...
Melillo: Ambizioso Buono e tanto Logorroico
Nagni: Responsabile Realista e Istintiva
Fracassi: Umile Combattente e Riservata
Chiudiamo con uno sguardo alla gara contro il Bari, subito dopo la sosta: che match ti aspetti?
Abbiamo già incontrato il Bari e sappiamo che è una squadra molto fisica e che non molla facilmente, non sarà facile come nessuna gara lo è stata e lo sarà; sono sicura che prepareremo la partita al meglio e che la squadra darà il massimo per portarsi a casa i 3 punti.