Venerdì, 22 Novembre 2024
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A tu per tu con Sarah Bandini, portiere del Molassana.

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molassana bandini
 
Intervista a Sarah Bandini, portiere del Molassana, che ci racconta la sua carriera.
 
Ciao Sarah, come ti sei avvicinata al mondo del calcio?
"Mi sono avvicinata a questo sport, iniziando a giocare con i maschietti: mio fratello maggiore portava me ed i miei amici a giocare con lui. Mio fratello giocava nella Sampierdarenese, per cui ero già nell'ambiente, anche se il calcio femminile era in una fase embrionale, più indietro rispetto ad oggi".
 
Come mai hai scelto di fare il portiere, ovvero il ruolo che comporta maggiore responsabilità?
"Penso di averlo scelto istintivamente, infatti, quando ho iniziato a giocare, sono andata subito tra i pali. Non credo, quindi, di aver ponderato la scelta dello sport, né quella del ruolo: è il ruolo che ha scelto me e non viceversa. Quello del portiere è un ruolo sicuramente non facile ed, inoltre, non semplice da capire: è un ruolo istrionico. Non ricordo di aver mai pensato ad un altro tipo di ruolo: forse era quello che volevo davvero fare, anche se all'inizio non ero molto motivata, perché da ragazzina ero in sovrappeso. 
Ero un po' demoralizzata perchè, fisicamente, non apparivo né come portiere né come calciatrice, poichè avevo praticato sport come judo e basket".
 
Oggi sei al Molassana, ma prima del rossoazzurro quali colori hai vestito?
"Gioco a calcio da 26 anni. Ho vestito le maglie di parecchie squadre, iniziando dalla Sampierdarenese di Mister Bracconi, per poi passare a Bogliasco, Pegliese, Ligorna, Savona e tante altre. 
Ho militato in tutte le categorie e in molte compagini, alcune delle quali anche fuori Liguria".
 
Quali sono i tuoi ricordi calcistici più belli?
"Rammento con piacere tutti gli anni in cui ho giocato: ho sempre almeno un ricordo positivo. I ricordi più belli sono, probabilmente, le vittorie dei campionati, delle coppe e di molte convocazioni importanti. Ci sono, poi, prestazioni e parate rilevanti che hanno pesato sul risultato delle partite. Quando si lavora correttamente, quando nello spogliatoio vi è unità di intenti, insomma, quando si è squadra si ottengono sempre risultati positivi che generano stupendi ricordi. Vincere un campionato, ad esempio, è difficile ed emozionante, anche per una persona come me che non si emoziona quasi mai. Non penso che, nello sport, ci siano emozioni più grandi del raggiungimento di un obiettivo sia individuale che di squadra".
 
Tu che sei nel calcio da tanto tempo, hai visto miglioramenti a livello di campionati e in ambito federale negli ultimi anni?
"Da quando ho iniziato, il calcio femminile italiano è cresciuto, ma molto più lentamente rispetto a quello di altri Paesi europei e mondiali. Ci sono ancora tanti pregiudizi, ma rispetto a 26 anni fa è tutt'altra cosa, anche se c'è ancora da lavorare molto. 
Secondo me si migliora solo attraverso l'impegno delle atlete e delle Società. L'impegno maggiore dovrebbero dimostrarlo i 'piani alti', soprattutto i Comitati Regionali. Vedo ancora persone che dimostrano scetticismo di fronte ad una donna che gioca a calcio. Tuttavia la situazione è, comunque, migliorata rispetto al passato.L'evoluzione del calcio femminile è passata attraverso persone importanti come, ad esempio, Rita Guarino (ex giocatrice della Nazionale Italiana, laureata in Psicologia ed attuale allenatrice della Nazionale Femminile U.17) ,la quale, ha fondato il Footballab, Centro di Formazione Tecnico Individuale, a Torino; che da anni sta ottenendo grande successo. A noi non interessa essere dei personaggi pubblici, ma è importante che, ultimamente, i Media ed i Social Network si stiano occupando del Movimento. Purtroppo tutto ciò non è abbastanza: è ancora troppo ampia la forbice tra noi ed i maschi (stipendi, sponsor, importanza politica e di immagine sociale). Fortunatamente qualche sponsor è comparso anche in Serie B, non grossissimi nomi, ma è già qualcosa."
 
Intervista di Federico Scarso.
Foto di Fabio Fazzari e Mara Ramella, "la Fotocoppia del Calcio Femminile".
Galleria completa delle foto di Sarah nella rubrica "Cartellino Rosa" sulla pagina "Chi dice Donna dice Calcio" al seguente link: https://www.facebook.com/chidicedonnadicecalcio/posts/1324706384247583

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Testata giornalistica registrata al Tribunale di Firenze il 15 settembre 2016  n. 6032.
Direttore Walter Pettinati - PROMOITALIA Editore.

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