LANA CLELLAND una scozzese col fiuto del GOAL!
- Mario Merati
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La storia calcistica e umana di questa bionda ragazza scozzese è indubbiamente molto interessante e direi in alcuni suoi aspetti anche avvincente.
Lo sport del calcio la attrae subito, comincia a 6 anni a correre dietro ad un pallone, a sette gioca già con un certo successo in una squadra di maschietti dove in campo si fa sempre valere e ammirare per il suo gioco e i suoi goal! All’età di 11 anni, inizia a giocare nella sua prima squadra tutta al femminile, dove alla prima partita, e qui credo si possa affermare che si batta ogni record calcistico, perché la sua squadra vince 12 a 0 e lei segna TUTTI i dodici goal!
Tanta bravura non poteva non essere notata da alcuni tecnici del Glasgow Rangers che la inseriscono immediatamente a soli 13 anni nel loro organico. Gioca nelle squadre giovanili, poi l’Under17 e il passaggio alla prima squadra avviene quasi subito con successo perché vince il campionato nella First Division e con questa vittoria la squadra va in Premier League nella quale gioca due anni. A 18 anni passa, sempre, nella massima divisione inglese all’ Edinburgo Spartans women.
Gioca nella Nazionale Under 19 scozzese 16 partite realizzando 13 reti e poi con la Nazionale maggiore facendo un goal.
Poi ecco la sfortuna accanirsi su di lei, Lana subisce nel giro di poco tempo due gravi infortuni, operazione, riabilitazione lenta e faticosa, insomma negli ultimi tre anni è stata lontana dai campi per ben 21 mesi!
All’impegno sportivo poi si è aggiunto quello lavorativo, Lana ha lavorato full time in un ufficio, spesso per fare gli allenamenti con la nazionale si doveva alzare prestissimo e dopo il lavoro correva all’allenamento con la sua squadra di club.
Nel 2014 le hanno proposto di venire in Italia a giocare, la stagione in Scozia era appena terminata e ha accettato di fare questa esperienza. Lana è arrivata a Bari dopo la lunga sosta per l’infortunio, ha trovato l’ambiente adatto che l’ha aiutata nella sua ripresa fisica e tecnica. Nella Pink Bari ha giocato 16 partite con 12 goal all’attivo!
Alla fine di quel campionato, il Tavagnacco le ha fatto una proposta interessante e Lana è giunta in Friuli dove è rimasta anche questa stagione; con notevole successo sia a livello personale che di squadra: come si può vedere, guardando la classifica cannonieri, lei è PRIMA con 10 goal e la squadra è seconda in classifica a soli tre punti dalle due capo liste Fiorentina e Brescia.
Per Lana è un momento positivo e ho voluto con un’intervista farla conoscere meglio a tutti gli sportivi italiani e ai suoi tanti tifosi e amici in Italia che in Scozia.
Ciao Lana, nella premessa iniziale ho raccontato, anche seppur velocemente, la tua storia calcistica, hai qualche aneddoto particolare di quegli anni che ci vuoi raccontare? Citare qualche Mister che ti ha seguito sin dall’inizio al quale sei particolarmente legata, qualche tua compagna di squadra che ti ha aiutata nella tua crescita calcistica?
Ciao, non ho particolari aneddoti da raccontare, ho iniziato che ero una bambina e pensavo solo a divertirmi giocando.
Ho avuto modo di lavorare con molti Mister, ma voglio citarne due in particolare: il Sig. Gibson che allenava quando ero nella squadra dei Glasgow Rangers e la Mister che ho avuto in Nazionale U-17 e U-19 la Sig.ra Kerr con cui mi capita ancora di parlare e avere un confronto riguardo al calcio.
Non mi sento di citare singolarmente qualche compagna di squadra perché sono state molte le persone che ho incontrato dagli inizi ad oggi e da cui ho avuto modo di apprendere sempre qualcosa di nuovo ma devo dire che nonostante la distanza geografica da casa mia qui a Tavagnacco mi sento a casa e sento di poter crescere.
Da quanto ho intuito i tuoi genitori ti hanno sempre seguita nella tua passione sportiva, in Scozia, come in tutti i Paesi anglosassoni, la cultura e la mentalità sono molto differenti da quella italiana dove c’è ancora molto scetticismo sul fatto che una ragazza scelga il gioco del calcio come sport. Quali sono per te le differenze più evidenti che hai notato venendo in Italia?
Questa é una domanda difficile, la Scozia é un Paese piuttosto piccolo con una mentalitá simile a quella italiana dove lo sport del calcio viene associato alla figura maschile infatti quando ho iniziato non c'erano molte persone che seguivano le partite di calcio femminile, con il passare degli anni le cose sono leggermente migliorate anche se sinceramente non so quanti sappiano che la Nazionale scozzese femminile si é qualificata per la prima volta alla fase finale degli Europei 2017 che si giocheranno in Olanda.
In Inghilterra il calcio femminile é un po' più seguito forse anche grazie al fatto che a livello economico il movimento sta meglio.
In Italia penso ci sia ancora molto da fare, conosco questa realtà da pochi anni ma vedo che c'é ancora tanta strada da fare. Penso che lavorando a favore del calcio femminile, quello italiano possa diventare uno dei campionati più forti d'Europa. Si deve cambiare passo sul modo di pensare perché ormai il binomio donna/danza é parte del passato.
Purtroppo nella tua carriera sportiva hai avuto due bruttissimi infortuni che, con tenacia e forza di volontà, hai brillantemente superato. Mesi difficili…, hai mai pensato di non potercela fare? Cosa diresti ad una giocatrice che oggi vive quegli stessi tuoi momenti?
Purtroppo devo dire che mi é capitato spesso di pensare di non riuscire a tornare i campo come prima, c'erano giornate in cui sentivo di fare un passo avanti e poi il giorno dopo tornare due passi indietro! Ho avuto la fortuna di avere le persone giuste al mio fianco durante quella difficoltà per primi mia mamma e mio papá che hanno continuato a sostenermi.
Alle giocatrici che oggi vivono il periodo nero di un infortunio voglio semplicemente dire: NON MOLLATE MAI there is always the light at the end of the tunnel!!!
Quali sono, da un punto di vista tecnico-tattico, le differenze fra il calcio che si gioca in Italia e quello che si gioca negli altri paesi in Europa?
Posso dire che il calcio italiano é giocato molto sulla tecnica e soprattutto é molto tattico a differenza di quello giocato in altri Paesi europei che é molto più fisico.
Prima squadra italiana la Pink Bari, poi oggi qui a Tavagnacco, ci racconti brevemente queste due esperienze?
Sono arrivata a Bari quando il campionato era giá iniziato da qualche mese, é stata la mia prima esperienza fuori dal mio Paese, mi sono trovata a dovermi confrontare con una lingua per me totalmente nuova ma comunque con tanta voglia di giocare perché ero appena rientrata dai miei infortuni, é stata una sfida difficile ma ho ricominciato a giocare finalmente!
Il campionato successivo ho deciso di accettare la proposta del Tavagnacco, e rimanere in Italia spostandomi dalla Puglia al Friuli; qui ho trovato una squadra in cui crescere a livello calcistico e come persona, non é stato semplice all'inizio perché dovevo ricominciare un'altra volta e rimettermi in gioco ma man mano che le settimane passavano sentivo di stare bene.
E oggi sono ancora qui in Friuli, a Tavagnacco, in questa squadra che é diventata come la mia seconda famiglia dove tutte lavorano per raggiungere gli stessi obiettivi.
Sto lavorando per raggiungere sempre nuovi traguardi senza mai accontentarmi sempre con il supporto delle mie compagne di squadra.
Tavagnacco è una bella cittadina in una splendida regione come quella friulana, quali sono le differenze più evidenti con la Scozia?
In realtá devo dire che non trovo grandi differenze fra Tavagnacco e la Scozia, forse perché sento di essere a casa oppure perché qui in Friuli piove davvero spesso!! Scherzo! Tavagnacco per me é la "Scozia fuori dalla Scozia" perché le persone sono simpatiche e salutano sempre come da me, hanno una loro lingua, il friulano, come noi ne abbiamo una nostra, lo scozzese e devo dire che fa piuttosto freddo anche qui durante la stagione invernale.
Ora parliamo di calcio giocato. A Bari hai segnato molti goal, qui a Tavagnacco ti sei ripetuta alla grande, oggi sei in testa alla classifica cannonieri con 10 reti, raccontaci un po’ come stai vivendo questo momento positivo.
Sono felice per me ma soprattutto perché sto dando una mano alla mia squadra. É un momento positivo che vivo con serenità e con la voglia di continuare a fare bene così.
Ormai tu conosci molte giocatrici italiane con le quali “ti scontri” ogni sabato, tu giochi in avanti e quindi affronti dei difensori, ecco, citami tre-quattro difensori che quando le devi incontrare sai che devi dare il massimo!
So che ogni partita devo dare il massimo perché nessuno ti regala nulla durante le partite. Con questa domanda mi viene da pensare a Sara Gama del Brescia, Lisa Boattin del Verona, Elisa Bartoli della Fiorentina e vorrei aggiungere un nome anche se é un portiere e non un difensore: Chiara Marchitelli del Brescia.
Cosa pensi della nostra Nazionale e di quella scozzese?
Della mia Nazionale sono orgogliosa perché siamo finalmente riuscite ad accedere alla fase finale degli europei, i gironi sono già stati sorteggiati, penso che sará una bella battaglia da giocare sul campo e penso che, come sempre, ce la metteremo tutta.
Mi fa piacere che anche la Nazionale Italiana sará fra le 16 squadre partecipanti alla fase finale.
Ora entriamo nella tua sfera privata (ma non troppo…) Oltre il calcio hai qualche hobby particolare: leggere, vedere la tv, canzoni…segui altri sport oltre il calcio?
Mi piacciono i tatuaggi, la musica Pop e R'n'B, mi piace ballare questo tipo di musica e mi piace fare sci d'acqua.
Ti piace la CUCINA ITALIANA? Hai qualche piatto particolare che gradisci…friulano o anche di altre regioni?
Si mi piacciono soprattutto gli spaghetti alla carbonara, poi le ragazze qui mi hanno fatto assaggiare un tipico piatto friulano: il frico e devo dire che é davvero buonissimo!!!
Visitare paesi e città in tutto il mondo è il desiderio di tutti, se dovessi scegliere tre città Italiane e tre straniere dove passare qualche bella giornata dove vorresti andare?
In Italia mi piacerebbe andare a vedere Roma, Torino e Napoli e invece fra le cittá straniere vorrei visitare Amsterdam, Monaco e Copenaghen
Grazie Lana, per la tua disponibilità e simpatia, ma soprattutto per aver dimostrato che con la tenacia e la forza di volontà si può uscire dalle difficoltà che la vita spesso riserva, auguro a te e alla tua squadra le cose migliori da qui alla fine della stagione!
Mario Merati
calciodonne.it