Giovedì, 21 Novembre 2024
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RUBRICA "AVANTI UN’ALTRA" (TERZO NUMERO) – INTERVISTA A STEPHANIE OHRSTROM, PORTIERE DELL’AGSM VERONA

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1) Iniziamo da un confronto tra Italia e Svezia:
- dove si mangia meglio?
Si mangia in due modi diversi, in Svezia si mangiano piatti unici e a volte mi mancano però devo dire che in Italia si mangia benissimo.

- dove si gioca meglio a calcio?
La Svezia è avanti in tanti punti di vista, è vero che ci sono squadre italiane che potrebbero competere ma la Serie A è ancora un pò troppo squilibrata. Comunque ogni anno che passa vedo grandi salti di qualità in Italia!

- dove ci sono gli uomini più belli?
(ride, ndr) Hanno qualità diverse ma… da tre anni ho un fidanzato italiano!

- dove si vive meglio?
Dipende cosa vuoi nella vita. Se penso con il cervello vado a vivere in Svezia dopo la carriera calcistica, lì ci sono strutture migliori ed è un paese più sviluppato ed organizzato. Ma se penso con il cuore posso anche dire Italia perché mi piace la mentalità italiana, tutti sono molto più aperti.

2) Quale è una cosa che ammiri dell’Italia?
L’estate che dura a lungo e la sensazione di avermi fatto sentire subito a casa.

3) E una che proprio non sopporti?
La mancanza di organizzazione: sono proprio svedese e voglio che le cose funzionino bene e vorrei che fossero subito tutti chiari. Qui la mia pazienza è stata messa a dura prova!

4) Tra le città italiane, hai deciso di trasferirti in una delle più belle: ti sei subito ambientata a Verona?
Ho veramente avuto fortuna ad arrivare subito a Verona, è una città meravigliosa e ha un pò di tutto. Ho cercato di girare un po’ l’Italia nel tempo libero ma Verona è sempre nelle mie top tre!

5) Ti ricordi il momento in cui hai detto a famigliari ed amici che saresti partita?
Si, ricordo che mio papà ha detto, con un pò di ironia, di fare questa avventura, ma di non tornare con un uomo italiano. Però adesso non sembra dispiaciuto (ride, ndr). Ovviamente la mia famiglia e gli amici, come me, erano dispiaciuti per la lontananza, ma sono fantastici ed ogni volta che li vedo è come se non fossi mai andata via.

6) Nel campionato italiano stai dimostrando di essere uno dei portieri più forti, può essere questo
l’anno giusto per la vittoria dello scudetto?
Noi abbiamo tutte le carte in regola poter vincere e la mia voglia di arrivare a questo traguardo è enorme. Non sopporterei di non poter avere lo scudetto tra le nostre mani quest’anno, mancano ancora tante partite e sarà dura ma spero di farcela.

7) Cosa manca ancora al Verona e in generale al calcio femminile italiano per competere con le grandi d’Europa?
Se vogliamo competere con loro dobbiamo far sì che il calcio diventi una priorità, questo succede in Svezia ed in Germania ad esempio. Se siamo disposti a fare questo, arriveremo al livello delle grandi squadre europee.

8) Con quale calciatore ti piacerebbe uscire a cena?
Buffon. Per me è ancora il portiere italiano più forte.

9) La tua compagna di squadra:
- più bacchettona in campo?
Marta Carissimi. Già prima di andare in Islanda era molto professionale ma penso che lì ha capito ancora di più quante responsabilità debba avere una calciatrice nel suo sviluppo personale.
- più innamorata?
Lilla Sipos. Si innamora di tutto quel che si muove (ride, ndr)!

- che ti ha aiutato maggiormente ad ambientarti?
All’inizio era un difficile perché nessuno nella squadra parlava inglese. Quando è arrivata Dayane Da Rocha ci siamo trovate subito molto bene insieme, anche perchè eravamo nella stessa situazione e da lì tutto è andato per il meglio.

10) Veronica Belfanti ci ha confessato che le sei stata molto d’aiuto per le decisioni calcistiche della sua carriera e che ancora oggi viene da te se ha bisogno di consigli: quale è il ricordo più bello che ti lega a lei?
Il primo anno abbiamo riso tantissimo insieme per alcune frasi dette in ”inglese” da lei,
era una bambina quando sono arrivata e la consideravo come la sorella più piccola. L’ho vista crescere sia come calciatrice sia come persona, ha preso molte volte calci nel sedere da me per capire dove può arrivare con la responsabilità e l'impegno giusto ed è bellissimo vederla raggiungere nuovi obbiettivi, sia in campo sia fuori.

11) Dall’estremo nord all’estremo oriente: hai scelto di nominare Miku Matsubayashi perchè il Giappone ti affascina?
Potevo anche scegliere una ragazza che conosco già, ma non avrei imparato niente di nuovo. Lei è come, me straniera in Serie A, e viene da un’altra realtà, sarà interessante vedere come pensa lei.

12) Lascia un saluto ai nostri lettori in svedese:
Tack till alla som stödjer damfotbollen. Vi ses på stadion!
(Grazie a tutti coloro che supportano il calcio femminile. Ci vediamo allo stadio!)

 

STEPHANIE ÖHRSTRÖM nomina Miku Matsubayashi come prossima protagonista di “Avanti un’altra”.

 

Alice Zangrandi

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Testata giornalistica registrata al Tribunale di Firenze il 15 settembre 2016  n. 6032.
Direttore Walter Pettinati - PROMOITALIA Editore.

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