ATTENZIONE ALL'ARBITRO COLINUCCI DI CESENA: NON INDOSSATE MAI LA MAGLIA ROSSO-BLU!
- Walter Pettinati
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Quello che è capitato ad alcune calciatrici del Vittorio Veneto ha dell'inverosimile ma purtroppo rispecchia una squallida realtà, che troppo spesso si ripete! Il nostro sito in passato ha denunciato, con i racconti delle protagoniste, ciò che le nostre calciatrici devono subire in campo, mettendo in risalto i comportamenti poco nobili degli arbitri. Questa vicenda prende piede in seguito alla pesante squalifica subita, in occasione della partita del Vittorio veneto con il San Zaccaria, dal capitano Giulia Da Re (5 giornate) e da Natasha Piai (3 giornate) nonche la multa alla società per il comportamento dei propri tifosi.
Non conosco i fatti che hanno portato al pesantissimo referto arbitrale pertanto mi limito a riportare ciò che scrive il quotidiano - La Tribuna di Treviso -: "5 turni alla Da Re ricorso (e lettera) contro l'arbitro. Non è ancora finita la partita di calcio femminile di serie A/2 tra San Zaccaria e Vittorio Veneto: la società vittoriese ha presentato infatti ricorso contro le squalifiche di 5 giornate alla capitana Giulia Da Re e di 3 a Natasha Piai, oltre ai 500 euro di multa per le presunte intemperanze dei tifosi vittoriesi presenti. Se l'impressione di essere incappati in un arbitro (il 23enne cesenate Alessandro Colinucci) era apparsa evidente già durante la partita, a provocare la reazione della società vittoriese sono stati il referto pesantissimo (che ha portato alle squalifiche), ma soprattutto la scoperta sul profilo Facebook personale (ora oscurato) dello stesso arbitro che si lamentava di dover arbitrare una partita di calcio femminile, pubblicando altresì – riferendosi ad una partita di settembre in Sardegna – volgari apprezzamenti nei confronti delle giocatrici, ree anche di indossare (come il Vittorio) i colori rossoblù del Bologna, da lui odiato in quanto tifoso del Cesena. E navigando in rete si è scoperto anche che lo stesso ha lasciato il segno (negativo) anche in campo maschile, quando in dicembre ha arbitrato una gara di Eccellenza siciliana, dando del "terrone" al presidente di casa che chiedeva spiegazioni delle tre espulsioni comminate.
Nei giorni scorsi, la capitana delle vittoriesi Giulia Da Re (in foto), valente studente di ingegneria a Udine, già convocata nelle giovanili della nazionale, ha anche scritto una lettera aperta a federazione, Aia e alle società, per manifestare la sua amarezza per essersi vista umiliata come giocatrice e come donna dall'abuso di potere di quel direttore di gara».(a. t.)"
Il ricorso della società è stato accolto e questa è la dichiarazione apparsa sul sito ufficiale del Vittorio Veneto: "la corte di Giustizia Federale ha deliberato in data odierna sul ricorso presentato dalla nostra società. Ha parzialmente accolto il ricorso, si fa per dire, portando a 4 le giornate di squalifica per Giulia Da Re lasciando invariato tutto il resto (3 giornate a Natasha Piai e 500 euro di multa alla società record per il femminile). come si poteva immaginare "can no magna can !!!" detto che significa: L'uomo non mangia mai l'uomo e difenderà sempre la sua specie.
Leggi la Fonte: La Tribuna di Treviso
Non ci meravigliamo della sentenza emessa dal Giudice Sportivo. Questa è l'Italia dalla giustizia mite contro chi stupra, della giustizia che toglie l'obbligo dell'arresto preventivo per gli stupri di gruppo, del maschilismo e delle impari opportunità riconosciute alle donne.
.... e mi raccomando! non mettete mai la maglia rosso/blu o blu rossa quando vi arbitra il Sig. Colinucci di Cesena e soprattutto... quando fa la chiama, al posto del nome, rispondete: "forza Cesena"
Rimando i visitatori a leggere altri fatti che hanno turbato la dignità delle calciatrici tra cui spicca: DONNE PRIMA CHE CALCIATRICI
Walter Pettinati
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